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Dir. Resp.
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Edizione del 29/12/2021
Estratto da pag. 1
Passare dalla quarantena all'autosorveglianza per i vaccinati con dose booster entrati a contatto con positivi, riducendo il ricorso ai tamponi, e indirizzare l'attività di contact tracing sui non vaccinati e sui contesti di maggior rischio di diffusione del coronavirus. Stop ai tamponi per terminare la quarantena, dopo 10 giorni di isolamento, per chi ha la terza dose e non ha sintomi. E' quanto scrivono i governatori nel documento condiviso in Conferenza Regioni e inviato al governo sulla riduzione della quarantena per i vaccinati con dose booster.
Quarantena covid, Zaia: "Cambiare regole o ci mandiamo mezza Italia"
La proposta dei presidenti di Regione è di ''mantenere la quarantena per tutti i contatti non vaccinati'' e di mantenere una strategia di testing nelle persone a rischio, come gli immunocompromessi, o per i contesti sanitari e socioassistenziali.
Infine i governatori chiedono al governo di permettere la graduale attivazione di meccanismi di automatizzazione per la comunicazione dell'isolamento e della quarantena e per la raccolta di informazioni sullo stato di salute e sui contatti.
TOTI
"Niente quarantena per chi ha già fatto la terza dose di vaccino o la seconda negli ultimi 4 mesi; stop ai tamponi per terminare la quarantena (dopo 10 giorni di isolamento) per chi ha la terza dose e non ha sintomi; estensione del Super green pass al mondo del lavoro. Queste sono le principali richieste che come Conferenza delle Regioni abbiamo fatto al Governo per modificare le regole della quarantena e del contact tracing", scrive il presidente della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.
"Il virus circola veloce ma i vaccini hanno cambiato i suoi effetti sui cittadini, non possiamo non tenerne conto. Le Regioni, che da quasi due anni sono in prima linea contro il Covid, ancora una volta sono unite sulla strada del buonsenso, l'unica percorribile. Abbiamo gli strumenti per non bloccare il Paese, usiamoli in fretta", aggiunge.
Capodanno 2022, Sileri: "Sarà ultimo con Covid"
Il Capodanno 2022 sarà l'ultimo con il Covid secondo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, che invita a "festeggiare la fine dell'anno in pochi e possibilmente tutti vaccinati, perché ciò che riduce i rischi di contagio". "Credo che questo sarà l'ultimo Capodanno che avremo con questo virus. Non voglio essere troppo ottimista, ma credo che davvero ci siamo e basta guardare i numeri", ha detto a 'L'aria che tira' su La7.
"Se prendiamo i dati dello scorso anno nella stessa giornata di oggi - sottolinea - vediamo che sicuramente i positivi erano molti, molti meno, ma era un altro virus, o meglio era questo ma non con la variante Omicron, ma i posti letto occupati in terapia intensiva erano largamente superiori. E ciò grazie al fatto che oggi abbiamo un vaccino e un virus più leggero", conclude.
Sileri parla poi della riapertura delle discoteche: "Io da sempre sono stato un 'aperturista' rispetto alle discoteche, ma è evidente che con questa variante alcune attività sono state messe all'angolo. Credo però che, passate le festività, forse una riflessione su una riapertura precoce dovrà essere fatta".
"Guardando come si comporta la Omicron e i danni che sta facendo, mi riferisco alle persone che vanno in isolamento e quarantena e non ai danni sanitari, come numero di ricoveri, che sono in crescita ma sotto controllo - sottolinea - probabilmente vietare tutto ciò che era assembramento in piazza e altri luoghi è stato sensato. Mi dispiace per le discoteche ma - assicura - faremo tutto per riaprirle prima possibile".