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Edizione del 29/12/2021
Estratto da pag. 1
Unica condizione l'insorgenza di sintomi: in questo caso scatta normale protocollo (isolamento fiduciario e tampone). Ora la cabina di regia
Roma, 29 dicembre 2021 - Niente quarantena dopo il contatto stretto con un positivo al Covid se si è vaccinati con tre dosi (o due, compreso il booster, se si è fatto il monodose Johnson & Johnson). Sarebbe questa, a quanto si apprende, l'indicazione del Comitato tecnico-scientifico chiamato a rimodulare le quarantene, emersa dopo una riunione fiume durata oltre quattro ore. Non sarebbe prevista neanche l'esecuzione di un tampone di controllo in corso d'opera. Unica condizione, ovviamente, la mancata insorgenza di sintomi sospetti: in questo caso invece scatta il normale protocollo, con isolamento fiduciario e tampone prima possibile. Il parere del Cts, sempre a quanto appreso, conterrebbe comunque la raccomandazione, in caso di contatto stretto recente con un positivo, a evitare occasioni di contagio come concerti, stadi, feste ecc.
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La nuova ondata di contagi che sta investendo l'Italia (qui il bollettino di oggi) e tutt'Europa, impone un nuovo cambio di passo. E quindi dopo il Cts, si tiene ora la riunione della cabina di regia, che recipirà le indicazioni degli esperti e arriverà a delle decisioni. E a tal proposito, in giornata il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha spiegato che la cabina "sarà il luogo dove alla fine sarà fatta la sintesi. Come è stato fino a oggi di fronte a ogni scelta fatta nel corso della pandemia".
Presieduta da Mario Draghi, alla cabina sono presenti i capidelegazione di maggioranza, Mariastella Gelmini (Forza Italia= insieme al ministro della P.a. Renato Brunetta, Elena Bonetti (Italia Viva), Dario Franceschini (Pd), Giancarlo Giorgetti (Lega), Stefano Patuanelli (Movimento 5 Stelle) e il ministro della Salute Roberto Speranza (Leu), oltre al sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli. Alla riunione anche il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, coordinatore del Cts.
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Indirizzare l'attività di contact tracing sui non vaccinati e sui contesti di maggior rischio di diffusione del Covid e passare dalla quarantena all'autosorveglianza per i contatti di positivi vaccinati, riducendo per questi il ricorso ai tamponi. E' quanto hanno chiesto i governatori nel documento condiviso in Conferenza Regioni e inviato al governo sulla riduzione della quarantena per i contatti di positivi al Covid vaccinati con dose booster. La proposta dei presidenti di Regione è di ''mantenere la quarantena per tutti i contatti non vaccinati'' e di mantenere una strategia di testing nelle persone a rischio, come gli immunocompromessi, o per i contesti sanitari e socioassistenziali. Infine, i governatori chiedono al governo di permettere la graduale attivazione di meccanismi di automatizzazione per la comunicazione dell'isolamento e della quarantena e per la raccolta di informazioni sullo stato di salute e sui contatti.
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E proprio sulla possibilità che il Governo vada incontro alle richieste dei governatori, Costa ha anticipato che "la mia posizione personale è di condivisione delle proposte delle Regioni, per un cittadino che ha seguito le indicazioni del Governo, ha fatto due dosi e poi booster, credo che dobbiamo mettere in atto una distinzione per incentivare e accelerare la somministrazione della terza dose. Credo quindi che ci possano essere le condizioni per esentare dalla quarantena chi ha fatto il booster o chi ha fatto due dosi da meno di 4 mesi".
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