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Dir. Resp.
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Edizione del 29/12/2021
Estratto da pag. 1
Alleggerire e cambiare il sistema del contact tracing, azzerando la quarantena per i vaccinati con booster che sono venuti a contatto con un positivo e, in questi casi, effettuare il tampone solo a chi in seguito dovesse risultare sintomatico. E inoltre l'introduzione del Super Green pass sui luoghi di lavoro. E' quanto scrivono i governatori nel documento condiviso in Conferenza Regioni e inviato al governo sulla riduzione della quarantena per i vaccinati con dose booster.
La proposta dei presidenti di Regione è di ''mantenere la quarantena per tutti i contatti non vaccinati'' e di mantenere una strategia di testing nelle persone a rischio, come gli immunocompromessi, o per i contesti sanitari e socioassistenziali. Infine i governatori chiedono al governo di permettere la graduale attivazione di meccanismi di automatizzazione per la comunicazione dell'isolamento e della quarantena e per la raccolta di informazioni sullo stato di salute e sui contatti.
I governatori, dopo essersi riuniti, hanno inviato un documento al Cts che contiene una serie di richieste sulla gestione dell'autoisolamento: azzeramento della quarantena ma obbligo di Ffp2 e autosorveglianza per le persone che hanno copertura vaccinale completa, booster compreso, e un tempo di 5 giorni per chi ha già ricevute due dosi. Modifiche che, spiegano, sono necessarie alla luce di uno stravolgimento del sistema di contact tracing, 'saltato' in diversi territori.
Cancellare al quarantena per i vaccinati anche in ambito scolastico. E' l'ulteriore richiesta dalle Regioni al Governo "in modo da favorire il più possibile la didattica in presenza anche nei casi in cui si registrassero delle positività nelle classi". Lo spiega Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la Salute dell'Emilia-Romagna che è anche, in seno alla Conferenza delle Regioni, coordinatore della Commissione Salute. Nell'ambito dell'esigenza di ridefinire le regole per isolamento e quarantena e rimodulare il contact tracing per Covid, le Regioni hanno presentato al Governo due proposte: nei casi di soggetti positivi si propone la fine dell'isolamento dopo 10 giorni senza tampone di verifica, purché in assenza di sintomi da almeno tre giorni; per i contatti stretti, la proposta invece è di esonerare dalla quarantena i vaccinati con terza dose o chi abbia fatto la seconda dose da meno di quattro mesi, poiché in questi casi il grado di immunizzazione è sufficiente ad assicurare una copertura. "Le richieste - sottolinea Donini - seguono la decisione di alcune Regioni, fra cui l'Emilia -Romagna, di considerare come positività al Covid il tampone rapido svolto in farmacia, nei laboratori autorizzati e presso i medici di Medicina generale, senza necessità di verifica come tampone molecolare".
L'isolamento non è l'unico argomento sul tavolo del Governo, che dopo il pronunciamento degli scienziati potrebbe chiedere una condivisione politica per un eventuale ordinanza ad hoc del ministero della Salute. Tra i temi da affrontare anche quello dei prezzi calmierati per le mascherine Ffp2 il cui costo (obbligatorie sui mezzi Tpl, in cinema, teatri e altri luoghi) potrebbe aggirarsi intorno a un euro. Altra questione è il fronte scuola: una nuova stretta potrebbe arrivare proprio sulla gestione dei contagi in classe. Non è escluso che, a fronte dei numeri in ascesa dei positivi, si torni a prendere in considerazione da gennaio la proposta (già avanzata ma poi ritirata) di prevedere la quarantena per un'intera classe nel caso di un solo alunno positivo (al momento l'isolamento per tutti scatta con tre contagi).
Aumenta anche il fronte dei favorevoli all'obbligatorietà del vaccino anche per altre categorie di lavoratori, dopo sanitari, insegnanti e forze dell'ordine. "Il governo è ancora in tempo per introdurlo", insiste il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. E il ministro per la Funzione pubblica Brunetta auspica "un super Green pass per tutto il mondo del lavoro, pubblico, privato e autonomo". Ormai "bisogna valutare misure più restrittive come l'obblig
o vaccinale" o "l'ipotesi di limitare la circolazione delle persone che non hanno la protezione, che rischiano di mettere sotto pressione il sistema sanitario", aggiunge il ministro per il Lavoro, Andrea Orlando, che rilancia sull'alternativa all'obbligo ovvero il lockdown dei no vax. Su quest'ultimo aspetto anche il governatore toscano Giani lancia un appello al Governo.