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Edizione del 24/12/2021
Estratto da pag. 1
Contagi mai così alti, ecco le regioni in zona gialla e arancione a Capodanno. Rischio rossa
Impennata di contagi in Italia a poche ore dal Natale. Nel bollettino di ieri, 23 dicembre, è stato registrato il dato più alto di sempre. Sono stati ?44.595 i nuovi positivi ai test Covid individuati nelle 24 ore precedenti, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono salite a 168 in un giorno. Salgono anche le terapie intensive 1.023 (+13). L’incidenza nazionale è di 350 casi ogni 100 mila abitanti.
In questo contesto, il governo Draghi ha approvato il nuovo decreto Natale per arginare la circolazione del virus. Aggravata dall’arrivo della variante Omicron. I contagi sono esplosi e la regione con il maggior incremento (oltre 12 mila nuovi casi in un giorno) è la Lombardia. Ma quali zone d’Italia passeranno in zona gialla e arancione nel corso del periodo di festa? E c’è anche un’allerta zona rossa. Entriamo nel dettaglio.
Le regioni in zona gialla e arancione
La quarta ondata sta colpendo duramente l’Italia, con un’impennata di contagi che ieri ha superato quota 44 mila nuovi casi in un giorno. Il dato più alto dall’inizio della pandemia. Ma non ci sarà un Natale «in giallo» per tutte le regioni. Attesa per oggi l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che sancisce il passaggio in zona gialla del Piemonte.
La regione presieduta da Alberto Cirio era sul filo del rasoio da giorni. Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è dell’11% (la soglia d’allerta per il passaggio in zona gialla è il 10%). Mentre per quanto riguarda il dato dei reparti ordinari, la percentuale è del 15% (limite massimo per l’accesso in zona gialla). L’incidenza è di 290,02 nuovi casi ogni 100 mila abitanti.
Peggiorata anche la situazione in Lombardia (la regione con l’incremento di casi più elevato), nel Lazio e in Emilia Romagna. Ma per queste regioni il passaggio in giallo dovrebbe essere sancito la prossima settimana.
In Lombardia il tasso di occupazione dei posti letto in area critica è dell’11% (sopra la soglia d’allerta del 10%). Mentre per quanto riguarda l’area non critica, la percentuale è del 14% (appena sotto il 15%, limite massimo). L’incidenza è di 344,64 nuovi casi ogni 100 mila abitanti.
Situazione simile nel Lazio, dove i reparti di terapia intensiva sono occupati al 13% (oltre la soglia massima per la zona gialla) e l’area medica al 14% (appena sotto il limite del 15%). L’incidenza è di 164,77 nuovi casi ogni 100 mila abitanti.
In Emilia Romagna, il tasso di occupazione dell’area critica è del 12%, stesso dato per i reparti ordinari. L’incidenza è di 213,16.
Restano in zona gialla Friuli Venezia Giulia, province autonome di Bolzano e Trento, Calabria, Veneto, Liguria e Marche. Al momento, nessuna regione rischierebbe nel breve termine la zona arancione. Anche se Trento ha superato la soglia d’allerta per il passaggio in arancione per quanto riguarda le terapie intensive: il dato del Trentino è del 24%, mentre il limite massimo è il 20%. I reparti ordinari restano però ancora con dati da zona gialla (19%, la soglia da superare per il passaggio in zona arancione è il 30%).
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Impennata di contagi, allerta zona rossa
Nonostante dunque l’impennata di contagi spinta anche dalla variante Omicron, l’Italia dovrebbe «trascorrere» il Capodanno tra il bianco e il giallo. Restano valide ovunque le restrizioni introdotte con il nuovo decreto.
Ma è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a lanciare l’allarme nel corso di un’intervista a Fanpage: «Al momento non è previsto un lockdown, ma resta l’impianto dei colori. Se in alcune regioni i contagi dovessero superare le soglie d’allerta, si passerà in zona rossa».