Gli italiani che vivono fuori dall’Italia sono i soli a crescere, infatti, a fronte di un calo demografico costante per quanto riguarda la popolazione del Paese, la presenza dei nostri connazionali all’estero continua invece a registrare un incessante aumento, tendenza confermata nel 2020 malgrado le limitazioni poste agli spostamenti a causa dell’emergenza sanitaria. Negli ultimi dodici anni l’emigrazione italiana ha conosciuto un incremento pari a circa il 40% e oggi gli italiani residenti all’estero iscritti alle liste AIRE sono 6,5 milioni, praticamente come facessero parte di una ventunesima regione italiana, seconda in termini di popolazione soltanto alla Lombardia.

LA IV PLENARIA DI ROMA

Sono state stimolate da questi dati le riflessioni della IV Plenaria della Conferenza permanente Stato, Regioni, Province autonome e Consiglio Generale degli Italiani all’estero (CGIE), che ha avuto luogo la scorsa settimana a Roma. Un evento organizzato dopo una lunga attesa durata anni che ha costituito l’occasione per chiedere nuove politiche di coordinamento tra le Istituzioni al fine di meglio rispondere alle esigenze dei cittadini che risiedono all’estero, garantirne i diritti e creare le condizioni per una circolarità. Questo non solo nell’ambito degli spostamenti fuori dall’Italia e della mobilità tra paesi esteri, ma anche in quello dei rientri, favorendo un reinserimento dei cittadini espatriati nel tessuto sociale originario che tenga conto delle competenze acquisite, nel pieno rispetto dei diritti civili e politici sanciti dalla Costituzione della Repubblica.

PRINCIPALI OBIETTIVI

Nel documento finale redatto nel corso della Conferenza permanente sono stati indicati i principali obiettivi da realizzarsi a tutela degli italiani all’estero: continuità della Conferenza permanente, partecipazione del CGIE alla Conferenza Stato-Regioni, revisione e integrazione delle forme di rappresentanza degli italiani all’estero e potenziamento del Sistema Paese in Italia e all’estero.

«Gli italiani che vivono nel mondo con questo appuntamento hanno ritrovato una centralità nel sistema-paese e un riconoscimento nelle Istituzioni – ha commentato il segretario generale della CGIE Michele Schiavone –; il Governo, le Regioni e le Province autonome sono intervenute, hanno partecipato e hanno contribuito a indicare le linee programmatiche per la resilienza e la ripresa delle attività degli italiani che vivono nel mondo. A loro è stata dedicata questa assemblea e con loro l’Italia conta di diventare protagonista sulla scena mondiale».

Egli ha così voluto esprimere soddisfazione per lo svolgimento dei lavori, che hanno visto intervenire numerosi rappresentati del Governo e delle Istituzioni.

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