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Edizione del 22/12/2021
Estratto da pag. 1
La seduta del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) ha affrontato, tra i vari punti, l’aggiornamento dell’Accordo di Cooperazione per l’affidamento delle tratte in concessione A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova-Udine, A28 Portogruaro-Conegliano, A57 Tangenziale di Mestre per la quota parte e A34 raccordo Villesse-Gorizia in capo alla società alla Società Autostrade Alto Adriatico Spa che subentrerà all’attuale Autovie Venete.
L’approvazione da parte del CIPESS di quello che rappresenta di fatto il rinnovo, di durata trentennale, della concessione autostradale dell’autostrada A4 Venezia-Trieste, arriva al termine di un lungo iter iniziato nel 2016 con un protocollo di intesa stipulato tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e le regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, e rappresenta l’ultimo passaggio fondamentale prima della sottoscrizione dell’accordo di cooperazione che sancirà, appunto, il rinnovo della concessione. Quest’ultimo è in capo a Società Autostrade Alto Adriatico Spa, società interamente pubblica e “in house” di Friuli Venezia Giulia e Veneto, che subentra alla società Autovie Venete Spa.
«Questa delibera del Cipess è frutto di un grande lavoro fatto negli ultimi anni dalla Regione Veneto e Friuli Venezia Giulia con il commissario Massimiliano Fedriga – afferma la vicepresidente del Veneto, Elisa De Berti -. Ora dobbiamo arrivare velocemente alla definizione dell’iter burocratico per il passaggio concreto della concessione e rispettare i tempi che ci siamo prefissati per la realizzazione della terza corsia fra San Donà e Portogruaro. In accordo con la Regione Friuli sono stati spostati 50 milioni di euro sulla tratta veneta per anticipare l’adeguamento dei cavalcavia e provvedervi entro fine 2022».
«La prosecuzione del completamento del Corridoio Mediterraneo, attraverso l’ampliamento e la gestione dell’autostrada A4, rappresenta una priorità per l’intero NordEst, ma anche per il Paese – sottolinea De Berti -. Si tratta infatti di un significativo intervento infrastrutturale di potenziamento, anche in un’ottica di intermodalità, allo scopo di sviluppare e migliorare la mobilità di passeggeri e merci, sia in termini di gestione di volumi di traffico che di sicurezza».
«L’approvazione del Cipess era il passaggio fondamentale per l’iter di rinnovo della concessione – commenta l’assessore alle Partecipazioni Societarie del Veneto, Francesco Calzavara -. Con la concessione in capo a Società Autostrade Alto Adriatico potranno ripartire i lavori della terza corsia del tratto A4 Venezia-Trieste, che porteranno beneficio anche a quei comuni del Veneto Orientale che per anni sono rimasti nella morsa del traffico ma soprattutto di pericolosi incidenti. Anche se ci sono voluti 5 anni si tratta di un risultato storico che vede due regioni, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, fautrici insieme a questo Governo del rinnovo ad una propria società in house, 100% pubblica, modello di cooperazione tra Stato (concedente) e Regioni che potrà essere replicato anche in altri contesti».
Per il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, «si sblocca il subentro di Autostrade Alto Adriaticoad Autovie Venete e di pari passo la realizzazione dei tratti mancanti della terza corsia per opere del valore di 1 miliardo di euro. È una notizia di enorme importanza per la mobilità e l’economia del Friuli Venezia Giulia. Ora la nuova società potrà gestire per 30 anni l’arteria che insiste in uno dei tratti più importanti del corridoio Mediterraneo e rientra nelle reti di collegamento internazionale Ten.T».
«Il progetto – ha affermato l’amministratore unico della Società Autostrade Alto Adriatico, Anna Di Pasquale – garantisce la prosecuzione dei posti di lavoro agli oltre 600 dipendenti di Autovie Venete e quindi serenità a loro e alle rispettive famiglie. Le tariffe saranno quelle derivanti dal meccanismo stabilito dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti la cui applicazione non porta comunque in
campo aumenti tariffari come previsto nell’attuale Piano economico finanziario approvato dal Cipess. L’Accordo di Cooperazione – ha concluso Di Pasquale – ha inoltre il pregio non solo di prevedere l’affidamento “in house” della concessione, ma interviene anche nel definire la destinazione delle risorse derivanti dalla gestione medesima attraverso la realizzazione di opere e iniziative infrastrutturali funzionali allo sviluppo sostenibile del territorio delle Regioni attraversate dall’infrastruttura autostradale»
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