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Edizione del 14/12/2021
Estratto da pag. 1
VI Conferenza nazionale sulla disabilità: Toma, contributi e proposte delle Regioni in un’ottica di collaborazione istituzionale
Razionalizzare, incrementare e rendere strutturali i fondi esistenti per affrontare compiutamente in un’ottica di collaborazione istituzionale le tematiche della disabilità, realizzare insieme – Stato, Regioni ed enti locali – gli interventi previsti a riguardo nelle misure del PNRR, giungere nel più breve tempo possibile alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, anche in un’ottica di superamento delle disomogeneità territoriali esistenti.
Queste, in sintesi, le linee propositive ed il contributo che le Regioni sono pronte a dare per una piena inclusione delle persone con disabilità e che oggi, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni sono stati illustrati dal Presidente del Molise, Donato Toma, (che ha portato ai partecipanti anche il saluto del Presidente Massimiliano Fedriga) alla VI Conferenza Nazionale sulla Disabilità.
“Certamente la risposta più significativa a questa domanda di intervento sulla disabilità dovrà essere realizzata attraverso il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con la consapevolezza che la persistenza delle disuguaglianze e l’assenza di pari opportunità sono un ostacolo significativo alla crescita economica del Paese e non un mero problema del singolo. Tutte le missioni del PNRR prevedono misure per la disabilità, in particolare le Missioni “inclusione e coesione” e “Salute” fra le cui linee vi sono “percorsi di autonomia per persone con disabilità”, “sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione”.
Il tema della disabilità è un tema, quindi, trasversale ed è così che dovremmo percepirlo provando ad intercettare le grandi opportunità che il Piano ci presenta in termini di investimento”.“Un primo passo verso questi obiettivi è stato già compiuto grazie all’approvazione del Disegno di legge delega sulla disabilità, all’esame del Parlamento, un testo che raccoglie molte delle proposte delle Regioni ed ha un’attenzione alla visione promozionale e partecipativa della persona con disabilità ed alla individuazione dei criteri su cui costruire progetti personalizzati e di vita indipendente.
Le Regioni hanno già dato un parere favorevole sul provvedimento, condividendo obiettivi e finalità e apprezzandone lo spirito. Una volta che sarà approvata la delega, occorrerà però impegnarsi in maniera congiunta per la definizione dei decreti legislativi attuativi”.“Si dovrà procedere – ha ricordato Toma – all’aggiornamento e all’adattamento dei livelli essenziali di assistenza, soprattutto per la parte che riguarda l’integrazione socio-sanitaria, e verso la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (LEP), che rischiano di non esser garantiti se non adeguatamente sostenuti a causa del taglio di fondi che i territori hanno subito nelle ultime leggi di bilancio.
Ma c’è anche un tema di risorse dovuto all’esigenza di accompagnare l’attuazione della riforma prevedendo un incremento del Fondo Non autosufficienze e proponendo una razionalizzazione e unificazione dei diversi Fondi dedicati alla disabilità (Fondo per la disabilità e la non autosufficienza il c.d. Fondo “Dopo di Noi”). Così come c’è la necessità di incrementare le risorse per gli interventi per l’assistenza agli alunni con disabilità, i finanziamenti, per gli educatori che affiancano gli insegnanti di sostegno, a fronte delle spese sostenute per ausili, trasporti e attività extra scolastiche.
Un segnale in questa direzione – ha proseguito Toma – è in parte arrivato con il disegno di legge di bilancio 2022. Si definiscono infatti i Livelli essenziali delle prestazioni sociali e i LEP in materia di trasporto scolastico di studenti disabili, il “Fondo per la disabilità e la non autosufficienza” è ridenominato “Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità”, si interviene sul potenziamento dei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità della scuola con il “Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità”.
Ci sono interv
enti per l’offerta turistica in favore di persone con disabilitàInfine nella Conferenza Unificata del 2 dicembre scorso, abbiamo reso parere favorevole sullo schema di decreto legislativo recante l’”Istituzione dell’assegno unico e universale” per i figli a carico, che prevede anche una maggiorazione per i figli disabili. Sul provvedimento, che ci vede concordi, abbiamo chiesto con forza – ha concluso Toma – che i sostegni per le famiglie già previsti dalle Regioni e dalle Province autonome siano pienamente cumulabili con l’assegno erogato dallo Stato”.
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