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Edizione del 09/12/2021
Estratto da pag. 1
Ciclovie turistiche e piste ciclabili urbane, in arrivo 600 milioni di euro
09/12/2021 - Ammonta a 600 milioni di euro lo stanziamento in favore di Comuni ed enti territoriali per la realizzazione di piste ciclabili turistiche e urbane. La Conferenza Unificata ha dato il suo via libera ai decreti del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) relativi...
09/12/2021 - Ammonta a 600 milioni di euro lo stanziamento in favore di Comuni ed enti territoriali per la realizzazione di piste ciclabili turistiche e urbane.

 

La Conferenza Unificata ha dato il suo via libera ai decreti del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) relativi al riparto dei fondi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Fondo Complementare.

 

Per lo sviluppo delle ciclovie turistiche, il decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, emanato di concerto con il Ministro della Cultura e con il Ministro del Turismo, assegna alle Regioni e alla Provincia Autonoma di Trento 400 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026, di cui 150 milioni di fondi statali a legislazione vigente e 250 milioni di finanziamenti europei.

 

I fondi, che per il 50% vengono assegnati ai territori del Sud, sono destinati alla realizzazione, entro giugno 2026, di 1.235 chilometri aggiuntivi di ciclovie turistiche.

 

In particolare, 51 milioni vengono assegnati alla ciclovia Vento (Venezia-Torino), 22,5 milioni alla ciclovia Sole (Verona-Firenze), 14 milioni alla ciclovia Grab (Grande Raccordo Anulare delle biciclette di Roma), 39,5 milioni alla ciclovia dell’Acquedotto pugliese (da Caposele in provincia di Avellino a Santa Maria di Leuca in provincia di Lecce attraverso la Campania, la Basilicata e la Puglia), 74 milioni a quella Adriatica, 44,5 milioni alla Tirrenica, 30 milioni alla ciclovia del Garda, 33 milioni alla ciclovia della Sardegna, 61,5 milioni alla ciclovia Magna Grecia (Basilicata-Calabria-Sicilia) e 30 milioni alla ciclovia Trieste-Lignano-Sabbiadoro-Venezia.

La Conferenza delle Regioni ha raccomandato al Governo di prevedere ulteriori stanziamenti di risorse nazionali, al fine di consentire l’effettivo completamento delle ciclovie come progettate, di effettuare una compensazione, a valere sui prossimi riparti, degli squilibri presenti nel presente decreto, utilizzando anche il criterio demografico, e di includere nella nuova programmazione anche le ciclovie di carattere nazionale ed europee come Eurovelo.

 

Per quanto riguarda, invece, le piste ciclabili urbane, il decreto specifica le modalità di utilizzo di 150 milioni di euro previsti dal PNRR per il rafforzamento della mobilità ciclistica. La cifra si aggiunge ai 50 milioni stanziati per progetti già in corso.

 

Le risorse, il 50% delle quali è destinato al Mezzogiorno, andranno alle 45 città con popolazione superiore ai 50.000 abitanti e sedi di università con oltre 5.000 studenti iscritti. Le risorse dovranno essere impiegate per la realizzazione di almeno 565 chilometri aggiuntivi di piste ciclabili urbane e metropolitane che collegano le stazioni ferroviarie agli atenei.

 

I Comuni dovranno realizzare almeno 200 chilometri aggiuntivi di piste ciclabili entro il 31 dicembre 2023 e ulteriori 365 chilometri entro il 30 giugno 2026, pena la decadenza del finanziamento. Per accedere al finanziamento, i Comuni devono inviare la propria manifestazione di interesse alla Direzione generale per il trasporto pubblico locale e regionale e la mobilità sostenibili del Mims entro 20 giorni dalla registrazione del decreto.

 

“A metà dicembre - ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini - contiamo di chiudere l’operazione di allocazione dei fondi. Parallelamente, siamo impegnati a supportare gli enti attuatori nella realizzazione dei progetti”.

 

“A tale scopo abbiamo creato la PNRR Academy per formare il personale delle stazioni appaltanti e abbiamo attivato, insieme a Sogei, un innovativo sistema di monitoraggio per seguire l’intero iter degli atti amministrativi di competenza dei soggetti attuatori, così da anticipare e risolvere rapidamente eventuali criticità”.