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Edizione del 03/12/2021
Estratto da pag. 1
Avvistamento lupi, aperto un tavolo di lavoro in Regione - Cronaca
Sul territorio al lavoro la polizia provinciale: l''animale appartiene alla specie protetta per eccellenza
Arezzo, 3 dicembre 2021 - Gli ultimi avvistamenti alle porte della città, tra San Leo e Quarata, ora resta altissima l’attenzione sul caso lupi. Specie super protetta per eccellenza, viene lo stesso monitorata ed è adesso al centro di un tavolo di lavoro in Regione. Animale schivo, che difficilmente viene in contatto con l’uomo, il lupo nei giorni scorsi sarebbe stato avvistato per ben due volte. E altrettante segnalazioni sono arrivate fino agli uffici della Regione da parte dei cittadini che lo avrebbero visto nei campi a ridosso delle ultime abitazioni di San Leo. La seconda volta invece in località Ortali a 600 metri circa dalla vicina e trafficata frazione di Quarata. In tutti e due i casi i cittadini hanno avvisato della situazione le autorità regionali. Esiste infatti una procedura per i casi di avvistamento e sono attivi sia la mail lupo@regione.toscana.it che in alternativa il numero whatsapp 3666817138. E proprio sulla questione lupi c'è la massima attenzione da parte della Regione Toscana che ha aperto un tavolo di lavoro che riunisce tutte le nove polizie provinciali toscane oltre a quella della città metropolitana di Firenze. Un problema che conosce bene anche la nostra polizia provinciale, il braccio operativo della Regione sul territorio. E se sul fatto che il lupo sia una specie super protetta nessuno discute, come tale va però trattata. Così adesso il dialogo sull'argomento è aperto e coinvolge il nostro braccio faunistico e la Regione, con un tavolo di lavoro nato allo scopo di creare uno scambio di informazioni costante sul tema lupo anche alla luce dei recenti avvistamenti.

Gli interlocutori, oltre alle polizie provinciali sono anche Conferenza Stato Regioni e Ministero. Sul territorio di Arezzo è impegnata la polizia provinciale che presta la massima attenzione al fenomeno ma anche alla diffusione delle buone pratiche e dei corretti comportamenti da parte della popolazione. Come quelli diffusi di recente in una nota del Comune che invita a segnalare proprio alla Regione eventuali avvistamenti. Il lupo per natura schivo, fugge dall'uomo e solo in rari casi si avvicina. Ma gli esperti fanno sapere che i vari lockdown dovuti alla pandemia hanno cambiato in alcuni periodi le carte in tavola, permettendo all’animale di avvicinarsi di più a zone non frequentate prima. E se in generale il lupo resta un carnivoro, a scapito spesso di pecore, maiali e aziende agricole del territorio montano come nella più classica delle fiabe (a inizio novembre proprio un branco di lupi aveva fatto strage di pecore in un'azienda di Poppi), di solito però sta lontano dall'uomo. Proprio ai cittadini sono richiesti comportamenti responsabili: “Occorre seguire alcune regole di comportamento da tenere in caso di incrocio con il canide- aveva ricordato il Comune - Prima di tutto non lasciare liberi animali da affezione e non farli allontanare dalla sorveglianza. Inoltre non si deve mai cercare di avvicinarlo ma bisogna allontanarsi senza voltargli le spalle e senza correre, poi non depositare rifiuti organici fuori dai cassonetti appositi». La polizia provinciale sarà impegnata sia nel tavolo tecnico con la Regione sia nel controllo sul proprio territorio, sempre in base alle normative vigenti. Le stesse che fanno del lupo la specie protetta per eccellenza tra tutta la fauna selvatica.

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