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Edizione del 02/12/2021
Estratto da pag. 1
Vaccini, effetto Omicron e Green pass: in aumento prime e terze dosi.
Secondo l’input indicato dal Commissario per l’Emergenza, Figliuolo la campagna vaccinale dovrà tornare a pieno regime con punte di 450 mila inoculazioni al giorno già dalla prossima settimana.  

Le Regioni sollecitano la riapertura degli hub. Ma la carenza di sanitari resta un problema Tweet Immagine di repertorioi Omicron, Spallanzani: possibile protezione con attuali vaccini Vaccini: In Italia 45 milioni di immunizzati, terze dosi a quota 5,8 milioni Palù: oggi il Cts dell’Aifa decide sul vaccino agli under 12, ma non c’è urgenza 01 dicembre 2021 In Italia la campagna vaccinale anti-Covid registra un balzo in avanti, per l’allarme sulla variante Omicron e per il green pass rafforzato: in un giorno 32mila prime dosi e circa 300mila booster.

Tornano gazebo, drive through e medici in caserme, piazze, padiglioni delle fiere e – a Palermo – perfino dal barbiere. L’input sul potenziamento della campagna vaccinale indicato dal Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, dà il via al rafforzamento della macchina delle somministrazioni, che dovrà tornare a pieno regime con punte di 450mila inoculazioni al giorno già dalla prossima settimana. E se il governo richiede in sostanza gli stessi numeri delle iniezioni effettuate quotidianamente mesi fa, le Regioni sollecitano la riapertura di hub vaccinali che saranno messi a disposizione dalla Difesa in accordo con la struttura commissariale. In base alle disponibilità, saranno dunque autorizzate ulteriori aperture di questo tipo di strutture, a partire dalla Calabria.

Ma non è l’unica necessità del momento: “Serve più personale per poter vaccinare di più”, dicono ancora dai territori.

In effetti, sulla spinta dei timori per il diffondersi della variante Omicron e dopo le misure previste sul Super Green pass dal 6 dicembre, le cifre dei vaccini crescono di giorno in giorno.  Sono state 32.473 le prime dosi somministrate nelle ultime 24 ore in Italia, un livello che non si aveva da oltre un mese (21ottobre), mentre le terze dosi continuano a correre con quasi 300 mila (293.177) booster, arrivando a 6.237.051. In tutto, comprese le 27 mila nuove persone vaccinate (con due dosi), sono state 352.683 mila le dosi giornaliere arrivando ad un totale di 95.984.088 di vaccini somministrati, pari al 94,3% del totale a disposizione delle regioni.

I numeri aumenteranno ancora progressivamente, dopo l’inizio delle inoculazioni della terza dose anche per gli over 18 a partire da queste ore, in attesa che arrivi il turno della fascia di età 12-17. Poi, probabilmente a fine dicembre, sarà possibile immunizzare anche i bambini dai 5 agli 11 anni.   E proseguono gli appelli del governo affinché l’Italia possa vincere la corsa contro il tempo in questa quarta ondata. Riguardo a Omicron “l’aspetto positivo è che sembra non eluda i test, quindi siamo ancora in grado di diagnosticarla e presumibilmente, se questo funziona per i test, dovrebbe funzionare anche per il vaccino”, assicura Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza.

Ma la carenza di sanitari in hub e ospedali resta un problema da risolvere, almeno in alcune regioni. Tra i territori dov’è stato richiesto un maggiore supporto di personale c’è anche il Friuli, che ha la più alta percentuale di sanitari No vax. “Abbiamo avuto un aumento delle richieste di vaccinazione, ma è chiaro che abbiamo dei limiti, ovvero il personale a disposizione”, dice il governatore e presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga – abbiamo una parte di personale che si è allontanata dall’attività sanitaria perché non si è vaccinata e abbiamo quelli che si sono contagiati, malgrado la doppia dose, e che stanno bene però sono fuori uso per qualche settimana. Stiamo però potenziando molto la campagna in tutte le tre aziende sanitarie e da qui ai prossimi giorni verranno ampliate ulteriormente le agende vaccinali”.

Questioni sulla mancanza di medici e infermieri sono state poste anche nelle Asl di Veneto e Piemonte. La Valle d’Aosta ha persino lancia
to un appello a medici, biologi, farmacisti e personale delle professioni sanitarie, tra cui ostetriche e fisioterapisti, anche in pensione, affinché diano la loro disponibilità ad effettuare le somministrazioni per alcune settimane. L’assessore alla Sanità, Roberto Barmasse, avverte: “Stiamo combattendo su molti fronti con un unico esercito, purtroppo anche un po’ decimato, e le possibilità di incremento delle forze è ostacolato dalla difficoltà a reperire figure professionali disponibili per l’assunzione”. Già lo scorso 23 novembre la struttura Commissariale per l’Emergenza di Francesco Figliuolo aveva siglato un’intesa con il Ministero della Salute, per prorogare fino al 31 luglio 2022 l’accordo con le agenzie per il lavoro relativo al personale sanitario.

A quanto pare -secondo diverse Asl ora alle prese con i tracciamenti e sequenziamenti della nuove varianti, aumento dei contagi e nuove fasce d’età da immunizzare – potrebbe non bastare. Speranza: “Numeri importanti e in crescita, siamo nel pieno della pandemia” “I numeri degli ultimi giorni sono molto incoraggianti, c’è una crescita importante delle terze e delle prime dosi, a riprova che le misure che abbiamo stabilito stanno dando un’ulteriore impulso alla campagna di vaccinazione”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza in un videomessaggio all’Healthcare Summit del Sole 24 Ore.

“Siamo ancora nel pieno della pandemia che vede numeri crescenti in tutti i Paesi europei e anche se leggermente più bassi, numeri importanti e in crescita anche nel nostro Paese. Non c’è alcun dubbio – ha sottolineato Speranza – che dovremmo continuare a investire sulla vera leva che abbiamo cioè, la campagna di vaccinazione”. Oggi la riunione Cts dell’Aifa sui vaccini per gli under 12 “Solitamente noi abbiamo sempre approvato quello che approvava l’Ema anche a distanza di poche ore. Direi che l’urgenza stringente in questo caso non c’è, perché devono arrivare le preparazioni vaccinali che, ricordo, sono pari ad un terzo rispetto a quelle che si fanno agli adolescenti e quindi in ogni caso i vaccini arriveranno verso metà dicembre“. Così il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, Giorgio Palù, ieri sera a Porta a porta, in merito alla attesa pronuncia dell’Aifa sulla vaccinazione per i bambini tra 5 e 11 anni

(Rainews)