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Edizione del 01/03/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus, Zaia chiede scusa ai cinesi dopo frase choc
Dopo l’aspra e dura polemica montata sulle sue parole choc contro la comunità di cinesi, il governatore della Regione Veneto Luca Zaia fa un passo indietro c...
Coronavirus, Zaia chiede scusa ai cinesi dopo frase choc

Il governatore del Veneto ha scritto una lettera all'ambasciatore cinese per chiedere scusa per la frase choc pronunciata nel corso di un'intervista

Dopo l’aspra e dura polemica montata sulle sue parole choc contro la comunità di cinesi, il governatore della Regione Veneto Luca Zaia fa un passo indietro chiedendo scusa alla Cina. Il presidente veneto, che aveva puntato il dito contro i cinesi accusandoli di essere “persone che mangiano topi vivi“, ha inviato una lettera all’ambasciatore cinese cercando di fare chiarezza sulla frase in questione.

“Sono davvero dispiaciuto per quanto accaduto. Le scrivo non per accampare scuse: quando si sbaglia, si sbaglia. E a nulla valgono giustificazioni basate sulla stanchezza accumulata in questi giorni di grande tensione o sulla frettolosità di esposizione di concetti e di ragionamenti” le parole di Zaia rese note da Ansa.

Per il governatore si tratta di “ragionamenti più articolati che sono relativi alla diversità di contesti nei quali il virus si trova ad agire, facilitato in particolare dalle differenti norme igieniche e dai protocolli alimentari identificabili in Cina e in Italia”.

“Ho, più semplicemente sottolineato le differenze di usi e costumi, così come avrei potuto farlo con le differenze tra noi e alcuni paesi europei, fra cui la stessa Europa e gli Stati Uniti, tra l’Ue e il Giappone. Insomma, Signor Ambasciatore: non è mio stile e mio costume – prosegue – aggredire e sottolineare diversità di pelle di religione, di religione, di genere, di scelte sentimentali. Chi mi conosce lo sa”.

Poi scrive: “Sono il primo a dire che la Cina, Governo e popolo, in queste settimane hanno fornito una grande prova di fermezza, resistenza e determinazione nel combattere il virus. Una lotta per proteggere tutto il mondo, non soltanto la Cina. Volevo con questa mia frettolosa osservazione dire esattamente questo. Nulla di più. Chieda alla comunità cinese del Veneto e scoprirà che non mi sono mai negato e sottratto alla partecipazione a eventi pubblici e privati organizzati da operatori economici. Ribadisco che non volevo offendere nessuno“.



VIRGILIO NOTIZIE | 01-03-2020 13:27

Fonte foto: Ansa