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Dir. Resp.
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Edizione del 01/12/2021
Estratto da pag. 1
Federalberghi, Bocca: "La crisi continua"
[77129] “I dati ISTAT sul fatturato dei servizi delle aziende ricettive fotografanouna realtà tragica, che è sotto gli occhi di tutti, anche se molti si ostinanoa rivolgere lo sguardo altrove, illudendosi che l’andamento favorevole delladomanda italiana durante la seconda parte dell’estate sia stato sufficiente acompensare due anni di carestia.” Con queste parole il presidente diFederalberghi, Bernabò Bocca, commenta i dati diffusi oggi dall’IstitutoNazionale di Statistica sul fatturato dei servizi di alloggio nei primi novemesi del 2021, dai quali si può desumere un calo del 35,8% rispetto alcorrispondente periodo del 2019. “A questo punto dell’anno - evidenzia Bocca -i conti sono pressoché definitivi: ben che vada il settore ricettivo italianochiuderà il 2021 con un perdita di quasi 10 miliardi di euro rispetto al 2019.Nei due anni (2021 e 2020), la perdita complessiva è di circa 24 miliardi dieuro.” “In questo momento soffrono soprattutto le destinazioni e le strutturericettive che si rivolgono al mercato straniero, in specie quello di lungoraggio. Lavorano a scartamento ridotto pure i meeting e i congressi, anche acausa delle limitazioni alla capienza delle sale congressuali, per le quali piùdi un mese fa la Conferenza delle regioni aveva individuato una soluzione, cheperò stenta a materializzarsi. Attendiamo le festività di fine anno con ilfiato sospeso, nella speranza che l’andamento dell’epidemia e le nuove misuredi contenimento non procurino ulteriori danni”. “Nei giorni scorsi - segnala il presidente degli albergatori - il Governo èrimasto sordo alle nostre legittime aspettative e ha rigettato gli emendamential decreto fiscale che propongono di lenire le sofferenze delle struttureturistico ricettive prorogando l’esonero dal pagamento dell’IMU e del creditod’imposta sugli affitti per le imprese che versano in maggioridifficoltà.” “C’è ancora tempo per intervenire - conclude Bocca - e ciauguriamo che entrambe le misure vengano riconsiderate, quando il decretofiscale approderà in Aula o durante la discussione della legge di bilancio.”