polisblog.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 95
Edizione del 01/03/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus: Regione Lombardia richiama al lavoro medici in pensione
In un’intervista rilasciata oggi a Il Giornale, il presidente della Regione Lombardia annuncia il richiamo al lavoro dei medici in pensione per
Coronavirus: Regione Lombardia richiama al lavoro medici in pensione



.article .post-info {

margin-bottom: 5px;

display: inline-block;

}

.post-info>span {

padding-right: 5px;

border-right: 1px solid #ddd;

margin-right: 0;

}

.post-info>span:last-child {

/* border-right: 0; */

border-right: 1px solid #ddd;

}

.article .related-category {

display: inline-block;

margin-bottom: 0;

font-size: 12px;

width: unset;

vertical-align: text-top;

}

.related-category ul {

list-style: none;

padding: 0;

display: inline-flex;

margin: 0 !important;

}

.article .related-category li {

float: left;

padding-right: 0;

margin-right: 2px;

border: 0;



}

Di redazione Blogo.it



domenica 1 marzo 2020

Notizie

In un’intervista rilasciata oggi a Il Giornale, il presidente della Regione Lombardia annuncia il richiamo al lavoro dei medici in pensione per l’emergenza coronavirus

Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, annuncia in un’intervista a Il Giornale il richiamo al lavoro dei medici in pensione. "Se abbiamo deciso di richiamare i medici pensionati è perché la situazione è critica", dichiara il governatore in merito all’emergenza coronavirus. "Li richiamiamo in servizio - continua - e gli specializzandi sono già utilizzati, in più c’è un piano di assunzioni. Devono assolutamente lavorare in sicurezza, anche solo per ragioni egoistiche: se qualcuno dovesse essere contagiato sarebbe una risorsa in meno".

Coronavirus: American Airlines sospende voli da e per Milano

American Airlines sospende tutti i voli da e per Milano fino al 24 aprile dall'aeroporto Jfk di New York e da quello di Miami: allerta di livello 4

Nonostante le difficoltà, Fontana è comunque sicuro che con il passare dei giorni la situazione tornerà alla normalità e i cittadini lombardi potranno riprendere a fare la vita di sempre, con tutti ciò che ne consegue in termini di benefici per il tessuto produttivo. "Credo - insiste il presidente della Lombardia - che questo allarme rientrerà, anche perché abbiamo a che fare con una sanità efficiente, organizzata, con medici e infermieri di grande valore, e possiamo contare sulla collaborazione anche degli ospedali privati". Un ostacolo, purtroppo, è stato rappresentato dai vincoli di bilancio posti dalle istituzioni centrali: "Senza quei vincoli avremmo molti più medici e infermieri. Anche perché ne avremmo le risorse", insiste Fontana.

Quanto alle scuole, confermata un’altra settimana di chiusura: "In ogni caso io avrei insistito in tutti i modi perché venisse confermata la misura: se è vero che il problema ora è impedire la diffusione del virus, il rischio - conclude - era che le scuole diventassero un mezzo di diffusione".