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Edizione del 29/11/2021
Estratto da pag. 1
Rai, Tg regionali: rivolta bipartisan di sindaci e governatori contro soppressione dell`edizione notturna. | sindacati: "Pronti allo sciopero"
Rai, Tg regionali: rivolta bipartisan di sindaci e governatori contro soppressione dell'edizione notturna. I sindacati: "Pronti allo sciopero" L'ad Fuortes in Vigilanza: "Scelta squisitamente editoriale" legata anche ai bassi ascolti. Dal laziale Zingaretti (Pd) al marchigiano Acquaroli (Fdi) fino a Toti ed Emiliano, l'invito a fare marcia indietro su quello che è considerato "un errore" È rivolta contro la decisione dei vertici Rai, anticipata da Repubblica e confermata dall'ad Carlo Fuortes in Vigilanza, di sopprimere l'edizione notturna dei Tg regionali. Non solo il sindacato interno, ma pure sindaci e governatori - riuniti in un'alleanza bipartisan - chiedono ai nuovi manager di Viale Mazzini di ripensarci. Mentre in azienda monta il malumore. L'assemblea di tutti i Cdr Rai che si riunirà online mercoledì è pronta a proclamare una giornata di sciopero dell'informazione locale: quasi un inedito, nella storia del servizio pubblico. Mentre il rappresentante dei dipendenti in Cda, Riccardo Lagaña, ha contestato per ¡scritto il modo in cui si è arrivati al taglio - con una semplice "presa d'atto" dei palinsesti invernali, che non ha consentito ai consiglieri di rendersi conto della cancellazione - e ha sollecitato un voto in Cda su questo specifico punto. La mobilitazione in Rai è iniziata venerdì scorso con l'invio di una lettera al direttore della TgR, Alessandro Casarin, firmata dal coordinamento sindacale delle venti sedi regionali. Con toni piuttosto bruschi l'Usigrai ha domandato se non sia "arrivato il momento di rompere un silenzio che dura da troppi mesi" e chiesto una risposta rispetto alla "chiusura di un pezzo di informazione regionale". Esigendo soprattutto di sapere "cosa ne pensa la direzione" - così da allontanare il sospetto che la recente conferma del capo della redazione nasconda in realtà uno scambio inconfessabile - e "cosa è stato fatto per evitare questa cancellazione fuori da qualsiasi progetto editoriale". Convinti che non possa bastare "un presidio per coprire il web, preparare le produzioni del mattino e assicurare la presenza della Rai sul territorio dopo le 20". Non persuade la spiegazione offerta dall'ad Fuortes, che in Vigilanza ha parlato di "scelta squisitamente editoriale" legata anche ai bassi ascolti: la terza edizione regionale, ritagliata dentro Linea Notte, l'approfondimento del Tg3 condotto da Maurizio Mannoni, ha difatti uno share del 5%, tré volte inferiore a quello dell'edizione pomeridiana e persino più basso del talk che precede e segue il notiziario flash dalle sedi locali. A dirlo chiaro e tondo è la politica. Dal laziale Zingaretti (Pd) al marchigiano Acquaroli (Fdi), dal toscano Giani al siciliano Musumeci, dall'umbra Tesei (Lega) al sardo Solinas, dal campano De Luca all'abruzzese Marsilio, dal ligure Toti fino al pugliese Emiliano passando per il Piemonte di Cirio (Fi), è trasversale l'invito dei governatori a fare marcia indietro su quello che è considerato "un errore" poiché "proprio durante la pandemia abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione di quanto sia necessaria l'informazione territoriale", ha detto fra i primi l'emiliano Bonaccini. Abolire l'edizione nottura dei tg regionali, anche per il governatore leghista del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. rappresenta "un segnale allarmante" per questo ha già avviato "delle interlocuzioni aftinché tale patrimonio collettivo non venga sacrificato sull'altare di decisioni aziendali che rischiano di ripercuotersi negativamente sulle comunità locali". D'accordo il collega Attilio Fontana, presidente della Lombardia: "La chiusura delle edizioni notturne è un segnale difficilmente comprensibile. Confido che la Rai sappia trovare una soluzione mantenendo questi necessari spazi di informazione in un quadro di maggiore sostenibilità". Anche per il governatore del Veneto, Luca Zaia, i Tg regionali non vanno toccati. Un appello poi rilanciato da molti sindaci, tra cui il torinese Lorusso e il napoletano Manfredi. Un pressing che tuttavia non dovrebbe cambiare d
i una virgola la situazione: per il settimo piano di Viale Mazzini la decisione è presa e non si torna indietro. A meno che non sia Palazzo Chigi a chiederlo. -tit_org- Rai, Tg regionali: rivolta bipartisan di sindaci e governatori contro soppressione dell'edizione notturna. | sindacati: "Pronti allo sciopero"