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Edizione del 23/11/2021
Estratto da pag. 1
Covid, Luca Zaia: “Controlli alle frontiere, monitorare chi viene dall’estero, anche la Germania li fa e non vedo quale possa essere il problema”
Argomenti trattatiCovid, Zaia e il summti delle Regioni con il governo: “Controlli alle frontiere”Il Veneto, i casi covid e le preoccupazioni di Zaia: “Controlli alle frontiere”Quarta ondata di Covid, Zaia invoca il modello tedesco: “Più controlli alle frontiere”
In tema di Covid il governatore del Veneto Luca Zaia non ha dubbi e lo ha detto chiaramente in una articolata intervista al Messaggero: “Servono più controlli alle frontiere” e bisogna monitorare “chi viene dall’estero”. Zaia è reduce dal summit fra il governo Draghi e le Regioni con il quale fare il punto sulla quarta ondata di covid e fissare le nuove regole, in particolare sul Super Green Pass e sui distinguo protocollari fra popolazione vaccinata e non.
Covid, Zaia e il summti delle Regioni con il governo: “Controlli alle frontiere”
Un incontro che Zaia ha definito positivo, sereno e proficuo: “Tutte le Regioni hanno portato la loro preoccupazione e tutte hanno rimarcato che i non vaccinati, nonostante siano minoritari nella nostra comunità, hanno un impatto notevolissimo a livello sanitario. Il governo ha preso nota delle nostre posizioni e a breve interverrà con un provvedimento”.
Il Veneto, i casi covid e le preoccupazioni di Zaia: “Controlli alle frontiere”
Ma Zaia è anche il presidente di una regione che ha visto l’incremento dei contagi attestarsi su numeri più preoccupanti della stessa media nazionale, regione che occupa una posizione geografica di confine con quelle aree dell’Europa orientale in cui il coronavirus sta imperversando in maniera massiva.
Logico quindi che in tema di controlli alle frontiere Zaia abbia posizioni molto nette. E alla domanda se fosse preoccupato delle situazioni dei paesi che circondano l’Italia il governatore ha sposato la linea dell’opportunità di maggiori controlli su chi arriva dall’estero.
Quarta ondata di Covid, Zaia invoca il modello tedesco: “Più controlli alle frontiere”
Ha esordito Zaia: “Dal punto di vista sanitario si è rovesciata la situazione a nostro favore.
Io quindi tornerei alle vecchie pratiche dei tamponi agli aeroporti e dei controlli per chi arriva dai Paesi più in difficoltà”. E il governatore del Veneto, che ha il problema grosso dei frontalieri con la vicina Slovenia, ha invocato anche i modelli adottati da altri paesi europei: “Anche la Germania li fa, non vedo quale possa essere il problema”. Poi la chiosa operativa che rimanda a quanto messo in istanza con l’esecutivo: “Lì c’è una frontiera sanitaria, e ho chiesto al governo che venga imposta di nuovo anche qui”.