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Edizione del 23/11/2021
Estratto da pag. 1
Anche oggi, due grafici parleranno al posto di molte parole. Sia per unaquestione di efficacia, sia perché con il passare dei giorni le formulesufficienti a dipingere il degrado in cui sta precipitando il residuo dirappresentatività di questo Paese appaiono in rapido esaurimento. Il primografico, in realtà, è una mappa. Questa, la quale mostra il livello direstrizioni in atto in Europa oggi per contrastare la quarta ondata di Covid.Colloquio Draghi-Putin/ Confronto su migranti e Bielorussia[Covid_EU]Doveva essere tutto finito: balle. Dopo la Delta che infettava 15 volte di piùe bucava i vaccini, oggi abbiamo la Delta Plus che sarebbe 50 volte piùcontagiosa e la certezza che dopo sei mesi (ma, vedrete, fra poco salterannofuori studi che abbasseranno quel termine a tre o due) l’efficacia dei vacciniequivale a quella di un Aulin. Fallimento totale. Della politica, in primis. Enon perché abbia sbagliato tutte le mosse, ma per la fiducia cieca riposta neimedici: i quali, dati alla mano, hanno dimostrato di capirci poco o nulla.Quasi certamente per la natura senza precedenti di questo virus, per carità. Maresta un fatto: se avessi preso lo stesso numero di cantonate di untelevirologo a caso, io non scriverei più nemmeno su un mio blog personale.Loro, invece, continuano a pontificare. E dettare le regole in un quadro chenon è quello di un articolo ma della vita reale.SCENARIO COLLE/ Mannino: 6 mosse per fare un accordo "impossibile"C’è però un lato positivo in questo precipitare degli eventi: più saràdraconiano il nuovo regime di restrizioni che uscirà dal Consiglio deiministri, più avremo delle certezze riguardo il futuro non solo del Governo madello stesso assetto politico italiano. «Vogliono votare nel 2022», ha dettochiaro e tondo Matteo Renzi alla Leopolda 11, chiudendo la kermesse. Per unavolta, sono d’accordo con lui. Ma non è detto che davvero si vada alle urne. Dicerto, c’è una cosa: se Matteo Salvini pensava di aver schivato il redderationem interno con Giancarlo Giorgetti, convocando un Consiglio federale chegli rinnovasse formalmente la fiducia, ha sbagliato in pieno i calcoli.L’ammutinamento rispetto alla linea ufficiale sulla pandemia posto in essere inqueste ore dai suoi presidenti di Regione, il rampante Massimiliano Fedriga intesta, parla chiaro e si configura come una clamorosa e implicita mozione disfiducia alla sua leadership.FINANZA E POLITICA/ Tim "media company" senza rete: se torna il piano RovatiDopo mesi di aperturismo e appelli al ritorno alla vita e al non gestire lacosa pubblica con eccessiva carica ansiogena e limitante verso i cittadini,sono infatti i governatori del Nord a imporre a Mario Draghi la linea dura sunuove limitazioni per i non vaccinati. E qui si apre un’altra partita, unoscenario nello scenario. Perché se dopo aver predicato prudenza per 48 ore,l’esecutivo dovesse capitolare e mostrare il pugno di ferro, altre duedinamiche verrebbe disvelate.Primo, si cerca lo scontro sociale. Come già accade nelle strade di Rotterdam,L’Aja, Bruxelles, Vienna. Secondo, Mario Draghi ha deciso di andare alQuirinale. Perché varcare il Rubicone del divieto di utilizzo dei mezzipubblici ai non possessori di green pass – in assenza però di obbligovaccinale, come si sente ventilare – si configurerebbe platealmente comesequestro di persona. E Mario Draghi non è uomo che voglia seguire propriol’esempio di Matteo Salvini e dover avere a che fare con i tribunali. I mezzipubblici, di fatto, sono tra i pochi luoghi della società dove la mascherina èancora obbligatoria. Per tutti, vaccinati e non. Basta aumentare le corse einstallare degli ionizzatori come fatto in Israele per renderli totalmentesicuri (e, magari, ridurre contestualmente anche un po’ il traffico veicolareprivato). Perché se tu Stato non ti prendi l’onere di impormi l’obbligo delvaccino, allora non puoi vietarmi di muovermi. Perché io al lavoro devo poterciandare e, se non vaccinato, già oggi magari lo faccio pagandomi il tampone, ilquale invece nell’Austria del lockdown è gratuito per tutti i lavoratori che lonecessitino.Vuoi, sempre come
sembra, eliminare la possibilità di ottenere il green passcon il tampone, vincolandolo unicamente alla vaccinazione o alla guarigione?Devi mettere l’obbligo vaccinale come in Austria. Altrimenti, il primo Tar conancora un minimo di indipendenza e senso del diritto ti smonta l’interoimpianto come mezza sentenza. E Mario Draghi lo sa. Benissimo. Se quindiaccetta la linea dura delle Regioni, è perché sa che quando arriverà il redderationem politico-giuridico di questo periodo di quarta ondata, lui sarà alColle. Intoccabile, praticamente. Lontano da beghe e polemiche.In compenso, lo stesso Massimiliano Fedriga che vuole imporre un’impronta dalaw and order alle nuove linee guida di contrasto pandemico è, oltre che ilpresidente della Conferenza delle Regioni, anche il governatore delFriuli-Venezia Giulia. Non solo Regione a forte rischio di cambio immediato dicolore, ma anche epicentro del nuovo contagio, a detta di molti. E quasi tutticonvinti che il motivo scatenante siano state le proteste no-vax senzaprecauzioni, in primis quelle molto a orologeria al porto di Trieste. Balle. Laragione sta nel fatto che ogni giorno in quella Regione entrano – senza alcuncontrollo sanitario alla frontiera – 12.000 lavoratori pendolari sloveni, Paesecon un’incidenza di contagi al livello dell’Austria, come mostra questo graficocontenuto nello studio ad hoc appena pubblicato da Deutsche Bank: un tampone sudue è positivo.[Lockdown1-e1637591587270]Il buon Fedriga, così rigido e draconiano nel voler imporre restrizioni ai nonvaccinati, non si era accorto di questo quotidiano flusso biblico di potenzialivettori di contagio nel suo territorio? Perché oggi strepita per vietare imezzi pubblici e imporre il lockdown ai non vaccinati su tutto il territorionazionale ma non si è sentito un fiato al riguardo di questa criticità enorme etutta di sua competenza locale, anzi ha pateticamente sposato per giorni lavulgata del cluster triestino da assembramento no-vax?Capite perché dico che ormai la rappresentatività in questo Paese è ridotta apericolosa barzelletta, tanto da intravedere ormai la deriva in farsa? Incompenso, l’agenda parallela prosegue alla grande. Con un’Europa ridotta comequella mostrata dalla cartina iniziale, quale falco oserà dire qualcosa alboard Bce del 15-16 dicembre, quando verrà annunciato il prolungamento degliacquisti anche dopo il 31 marzo 2022? Unite questo agli aiuti di Stato giàprorogati dalla Commissione Ue e fatevi un’idea di dove finiranno i deficitsovrani, da qui alla fine del prossimo anno.Signori, nessun pasto gratis: occorrerà ripagare tutto. Con le vostre pensioni,in primis. Dopo toccherà a figli e nipoti. E poi, quale miglior strategia chefar balenare il rischio di un cenone di Natale con la mascherina e solo quattroinvitati, al fine di spostare l’attenzione generale dal fatto che un fondo Usavoglia acquistare TIM? Oltretutto, saltando fuori con un blitz d’altri tempiproprio adesso (timing politicamente perfetto, non a caso si è andati giùgenerosi con la valutazione dell’azienda, a livello di prezzo dell’offerta perazione) e con anticipazione sul Corriere della Sera, quasi si trattasse dellaversione economica dell’avviso di garanzia a Silvio Berlusconi? E poi, chiparla più di Mps? E delle altre 72 crisi che giacciono senza soluzione sultavolo dei ministri Orlando e Giorgetti?E non sentite puzza di bruciato nell’aumento esponenziale di intervisteallarmate di banchieri ed economisti, ultima quella dell’ad di Intesa Sanpaolodomenica su Repubblica, rispetto alla nuova ondata che metterà a rischio laripresa e, quindi, anche il mitologico Pil al 6%? Ma, soprattutto, chi parladel fatto che fra 48 ore atterrerà a Roma il Presidente francese EmmanuelMacron per firmare il cosiddetto Patto del Quirinale di collaborazione fraItalia e Francia in campi di interesse strategico come economia, difesa,immigrazione e industria? Un patto dei cui contenuti concreti, il Parlamento –un tempo sovrano – è totalmente all’oscuro. Come d’altronde accaduto per laManovra economica 2022, arrivata blindata già in CdM. Siete sicuri di vivereancora in
una democrazia o non, piuttosto, in una viruscrazia?— — — —Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazionedi qualità e indipendente.SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI© RIPRODUZIONE RISERVATA