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Edizione del 22/11/2021
Estratto da pag. 1
Super Green pass Italia, cos`è l`ipotesi al vaglio del governo
24 Ore (Adnkronos) - Un super Green pass Italia per contrastare l'ondata dicontagi da coronavirus nel Paese, con stretta sulle regole e maggiorirestrizioni nei confronti dei non vaccinati e a favore di chi, invece, haricevuto la somministrazione del vaccino anti Covid. Ecco cos'è e qual èl'ipotesi sulla quale le Regioni - "compattissime" - sono in pressing e ilgoverno "riflette" dopo l'incontro di ieri tra governatori ed esecutivo. Nullaè ancora deciso, ma i tempi stringono e si va verso una cabina di regia, e unConsiglio dei ministri a seguire, che Palazzo Chigi spera di tenere già domanio al più tardi giovedì.L'obiettivo è quello di tenere aperto il Paese edevitare contraccolpi alla ripresa economica che finalmente muove passi decisi.Come? L'ipotesi sul tavolo è quella di rimodulare la durata del certificato etutelare le cosiddette 'due G' ovvero guariti e vaccinati secondo la formulamutuata dalla Germania: un 'super' documento verde, quindi, che consenta solo aqueste due categorie di accedere a cinema, teatri, palestre e altre attivitàludiche finendo così per limitare gli irriducibili contrari al vaccino.Premiarei cittadini vaccinati e offrire certezze alle categorie produttive quanto hannochiesto infatti le Regioni al governo durante il vertice di ieri. "Le ipotesidiscusse con il governo sono di far sì che nel passaggio di zona e quindi ingiallo, arancione e rosso, ci sia maggiore possibilità di svolgere attività perchi è vaccinato", ha spiegato presidente della Conferenza delle RegioniMassimiliano Fedriga a Tg2 Post dopo l'incontro. "Non abbiamo raggiunto unasoluzione definitiva", avveha avvertitorte, ma "il governo ora farà le proprievalutazioni e le porterà in Consiglio dei ministri. In ogni caso prima del Cdmci sarà un ulteriore confronto con le Regioni", che il presidente ha definito"compattissime" sin dall'inizio della pandemia e "indipendentemente dallacollocazione geografica o dal colore politico".E il fronte delle regioni si èin effetti presentato compatto all'incontro col governo, chiedendo a gran voceche i vaccinati viaggino in corsia preferenziale e dietro restino i no vax.Eventuali strette andrebbero quindi misurate sui 'ribelli' del vaccino: nonpaghino tutti gli italiani, la richiesta dei governatori. Fino alla possibilitàdi superare la famosa divisione per 'colori', lasciando fuori dalla vitasociale solo i no vax 'premiando' gli altri, chi ha scelto la scienza peruscire dalla pandemia.Ma il governo non si sbottona e sui prossimi passi che èin procinto di compiere concede 'solo' la notizia dell'anticipo della terzadose: non più sei ma cinque mesi. C'è l'ok dell'Aifa e del Comitato tecnicoscientifico, quindi la 'sforbiciata' sui tempi del cosiddetto 'booster' cisarà. Per il resto, tutto verrà deciso nelle prossime ore, anche se viene datoquasi per scontato che l'obbligo vaccinale non toccherà solo personalesanitario e Rsa -come è stato finora- ma con ogni probabilità verrà estesoanche ad altre categorie più a contatto col pubblico.Dal governo trapelainoltre la volontà di ampliare il più possibile la fascia d'età del Green passche dunque potrebbe scendere sotto i 12 anni, possibile motivo di scontro conla Lega e Matteo Salvini che, su questo, ha già detto di essere "nettamentecontrario". Non pare esserlo invece il governo, che nelle prossime ore saràchiamato a decidere insieme al super Green pass.La posizione dell'esecutivonelle ultime ore è stata intanto delineata dal sottosegretario alla SaluteAndrea Costa: "Non parlerei di lockdown per non vaccinati. Ma, con ilpeggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione dialcune Regioni - ha spiegato -, di un provvedimento che prevede già inautomatico una serie di restrizioni. Penso che queste limitazioni non debbanoessere pagate da chi è vaccinato. Penso, tolto l'accesso al lavoro e ai bisognidi prima necessità, che per certe attività come i ristoranti, i cinema, ilteatro, si debbano limitare solo a chi vaccinato".