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Edizione del 22/11/2021
Estratto da pag. 1
PERUGIA - Fine settimana drammatico in Umbria, con altre due morti di Covid, che portano il totale delle vittime del virus dall'inizio della pandemia a quota 1.478. Con i dati dei contagi ancora in crescita, soprattutto tra i più piccoli. Tanto da arrivare alla chiusura di un'intera scuola: è il caso della primaria di Cenerente, a Perugia, dove sono stati registrati ben trenta nuovi positivi, quasi tutti alunni e qualche insegnante. In base a quanto appreso dal Messaggero, tutto è partito dalla scoperta di tre positivi: i successivi tamponi hanno dato l'infausta conferma. Troppi positivi per tenere la scuola aperta, con il Comune di Perugia pronto subito all'ordinanza per la chiusura e il tam tam tra genitori e insegnanti partito già dal sabato sera. Un caso simbolo, a conferma dei timori degli esperti che sottolineano come il virus adesso colpisca nelle scuole, soprattutto nelle età dei non vaccinati, considerando non solo le ore in classe, ma anche le varie attività o i viaggi con i pulmini scolastici. E in base agli ultimi dati, è chiaro come - anche se lentamente - ormai la curva ha ripreso a salire anche in Umbria: i nuovi casi di positività emersi nell'ultimo giorno sono 97 e gli attualmente positivi salgono a 1.656 (84 in più di sabato, quando ne erano stati registrati altri 113): solo un mese fa erano poco più di cinquecento. La media mobile (calcolata quotidianamente sui casi registrati nell'ultima settimana) da martedì a sabato è passata da 74,1 a 82, pari a 574 contagi settimanali, comunque sotto il massimo di questa fase raggiunto il 10 novembre (613 casi settimanali). L'incidenza cumulativa settimanale è quindi risalita a 66, ben al di sotto del dato nazionale, sopra 110 casi per 100mila abitanti. Per ora resta comunque sotto controllo il tasso di positività dei tamponi, considerando entrambe le tipologie - 9.218 test antigenici e 1.790 molecolari -: 0,88 per cento, il giorno precedente 1,07). Per il secondo giorno, è oltre il 5 per cento l'incidenza dei contagi sui tamponi molecolari che nell'ultima settimana sono 3,7 per cento (ne sono stati fatti 508 in più). I due decessi hanno ridotto da 7 a 5 i degenti in terapia intensiva, mentre si registrano due ingressi in area medica dove ora figurano 48 pazienti (il totale resta pari a 53, come sabato). Con i due di ieri, infine, i quattro decessi settimanali - 14 nell'intero mese - sono in linea coi casi letali di settembre e ottobre.
I VACCINI Intanto prosegue la campagna vaccinale, con 2.951 umbri che hanno ricevuto la terza dose nell'ultimo giorno. Sono 77.968 in tutto, come emerge dai dati della Regione aggiornati a ieri, con una percentuale del 9,67. La prima dose di vaccino anti-Covid è stata somministrata nelle ultime 24 ore ad altri 327 cittadini, che portano il totale a 692.021, pari all'85,69 per cento dei residenti vaccinabili. A questo proposito, torna l'appello della presidente della Regione Donatella Tesei che nei giorni scorsi ha ricordato come «oggi ancora di più ci vuole responsabilità del singolo e l'invito che rinnovo è quello di vaccinarsi e di mantenere le cautele», sottolineando come il tema delle misure differenziate tra vaccinati e non per ora non sia sul tavolo della Conferenza delle regioni. «Non escludo che presto la questione possa essere trattata», ha però specificato. Tesei ha ribadito ancora l’importanza della vaccinazione anche per chi ancora è senza copertura, in Umbria meno di 95mila persone secondo l’ultimo aggiornamento. «Nessuno ha mai detto che i vaccini ci rendono immuni dal Covid – la conclusione – ma possiamo constatare che i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono “non vaccinati”».
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