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Edizione del 16/11/2021
Estratto da pag. 1
Regioni in pressing sul governo: “Stretta sui No Vax”, ma la maggioranza è divisa - La Provincia Pavese
I governatori: nuove restrizioni riguardino i non vaccinati. Salvini dice no, Conte: «Contrario a ulteriori giri di vite»
Da palazzo Chigi fanno sapere che, al momento, l’ipotesi di seguire l’esempio austriaco «non è allo studio». Non ci sono le premesse per immaginare restrizioni selettive per gli italiani non vaccinati contro il Covid (sono più di 7 milioni, il 13% della platea dai 12 anni in su), né dal punto di vista sanitario, visto il livello di contagi e ricoveri ancora lontano da quello di Vienna, né guardando alla fattibilità tecnica. «Il governo ha assunto decisioni che consentono al nostro Paese di restare aperto, per il momento ci fermiamo qui – dice la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini -. Valuteremo strada facendo se servirà cambiare l’assetto che ci siamo dati». Ma il suo collega dell’Agricoltura Stefano Patuanelli non esclude l’esenzione dei vaccinati dalle future restrizioni: «È una delle ipotesi su cui si lavora». Il passaggio in giallo, probabile per 4 o 5 regioni da qui a Natale (Alto Adige e Friuli Venezia-Giulia su tutte) non preoccupa più di tanto, perché comporta solo il ritorno dell’obbligo di mascherina all’aperto, lo stop alle tavolate al ristorante e una riduzione della capienza di cinema e teatri.Palazzo Chigi: non allo studio Altro discorso sarebbe, invece, ritrovarsi in arancione, con un impatto ben più pesante sulle attività economiche. E allora meglio mettere le mani avanti, ha pensato Giovanni Toti, condividendo la linea con il collega del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, numero uno della Conferenza delle Regioni. «Chiediamo che le misure restrittive legate alle fasce di colore valgano solo per le persone che non hanno fatto il vaccino», spiega il presidente della Liguria. Mentre Fedriga, che l’esempio austriaco ce l’ha a pochi chilometri di distanza, la rigira così: «Non vogliamo maggiori restrizioni per i non vaccinati, ma che, in presenza di chiusure generalizzate, si lasci loro più libertà». Il fronte si allarga al presidente della Lombardia, Attilio Fontana, che vuole tutelare «gli oltre 8 milioni di lombardi vaccinati, che hanno dimostrato fiducia, consapevolezza e senso del bene comune». Poi al presidente del Piemonte, Alberto Cirio, perché, a suo avviso, «sarebbe un’ingiustizia profonda» far pagare nuove restrizioni ai vaccinati, la cui «fiducia nelle istituzioni deve essere ripagata». E al neoeletto presidente della Calabria (dove c’è quasi il 19% di non immunizzati), Roberto Occhiuto: «Nuove restrizioni dovrebbero coinvolgere esclusivamente coloro che non si sono vaccinati». Toti, Fedriga, Fontana, Cirio, Occhiuto: tutti governatori del centrodestra. L’unica voce fuori dal coro, al momento, è quella del presidente veneto Luca Zaia, che assicura di «non avere in animo nessun lockdown per i non vaccinati, di difficile applicazione anche dal punto di vista costituzionale».Friuli e Alto Adige verso il gialloÈ anche il solo a restare vicino alla posizione di Matteo Salvini: «L’impegno su cui stiamo lavorando è per non chiudere, non restringere, non proibire per nessuno – avverte il leader della Lega -. Siamo tra i paesi più vaccinati al mondo, mi rifiuto di pensare ad altri lockdown, smettiamo di terrorizzare gli italiani». Mentre Giorgia Meloni ricorda che «siamo la nazione che ha usato il Green Pass in modo più energico: mi sarei aspettata che, a fronte di quella scelta, non si sarebbe parlato di nuove restrizioni». Usa toni diversi, per esprimere lo stesso concetto, Giuseppe Conte: «Le misure vanno dosate con equilibrio, se non sono percepite come necessarie e adeguate la popolazione non ti viene dietro – spiega il capo del Movimento 5 stelle -. Il Green pass credo sia una buona soluzione, ci consente di affrontare questa quarta ondata con la dovuta sicurezza. Sono contrario a ulteriori strette». Guarda caso, non è d’accordo con Matteo Renzi, che spinge sull’ipotesi di lockdown selettivo alla viennese: «Le restrizioni devono essere come in Austria: sei vaccinato? Ti muovi liberamente. Non sei vaccinato? Vai in lockdown», ha scritto il leader di Italia Viva nella sua e-news. Secondo un sondaggio Emg, il 70% degli italiani (poco meno della popolazione vaccinata) l
a pensa come lui.

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