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Edizione del 16/11/2021
Estratto da pag. 1
Ecco il conto del Covid: «Ci costa 600 milioni», 138 euro a piemontese
È un conto salato quello lasciato dal Covid al Piemonte: quasi 600 milioni di euro. Serve ora un intervento dello Stato.
È un conto salato quello lasciato dal Covid al Piemonte: quasi 600 milioni di euro. E per assicurare uno stato di normalità dei servizi a partire dal prossimo anno serve un intervento dello Stato. Una nuova iniezione di liquidità che si stima in almeno 100 milioni di euro. In altre parole, è tempo di bilanci e ieri presso la sede dell’Unità di crisi del Piemonte, il presidente della Regione Alberto Cirio e il suo assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi hanno affrontato il tema dei costi generati dal Covid sul sistema sanitario piemontese. Si tratta, nel dettaglio, di 595 milioni di euro per il 2021, di cui 400 per le spese e i servizi e 195 per il personale. La ricaduta per ogni cittadino del Piemonte è stata di circa 138 euro a persona, in linea con la media nazionale (135 euro). Ben più salato si è rivelato lo scontrino per la Regione Lombardia ed Emilia-Romagna, che sono arrivate a spendere fino a 180 euro a cittadino.

LA “BATOSTA” COVID

Per far fronte alle spese in più derivate dell’emergenza sanitaria degli ultimi due anni, la Regione ha fatto ricorso alle «economie del fondo sanitario, utilizzando le risorse del Fesr, il Fondo europeo per lo sviluppo regionale, che l’Ue ha autorizzato per fronteggiare i costi della pandemia» fanno sapere dall’Unità di Crisi. Questo ha consentito al Piemonte di mantenere «un equilibrio e di garantire il servizio sanitario anche guardando al prossimo anno». Ma i fondi non bastano e, «e poter mettere in campo nuovi investimenti nel 2022 sarà fondamentale un intervento dello Stato» sottolineano dalla Regione.

L’ALLARME PER IL 2022

Proprio per discutere delle criticità dei prossimi anni con le altre Regioni, oggi l’assessore Icardi sarà a Roma per un incontro prima con i capigruppo di Camera e Senato e, a seguire, con i coordinatori e vice coordinatori della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni con il ministro della Salute Speranza. Il “salvagente” del Governo è stato quantificato in due miliardi complessivi, secondo una ripartizione che dovrebbe portare al Piemonte circa 100 milioni di euro.

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