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Dir. Resp.
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Edizione del 28/02/2020
Estratto da pag. 1
Boccia: "Lo Stato è con voi marchigiani. Ceriscioli vi ha messo nelle blacklist coronavirus, disastro economico"
INTERVISTA ESCLUSIVA Il Ministro per gli Affari Regionali risponde alle critiche arrivate da molti esponenti del Pd e ha parole dure per il Presidente: “Avevamo mediato per limitare a Gabicce o al solo Pesarese le restrizioni, ma non ci ha dato ascolto. Si fanno danni inenarrabili, perché? Per fare il John Wayne per qualche giorno?”[Francesco-Boccia-ministro-per-gli-Affari-Regionali-780x492] Francesco Boccia,ministro per gli Affari RegionaliQui il testo dell’ordinanza unica. Ordinanza Ministero della Salute 26febbraio.pdfASCOLI PICENO – “Il Partito Democratico che conosco io è rigorosonell’osservazione delle regole dello Stato”: inizia con un pizzico di sarcasmola nostra intervista a Francesco Boccia, pugliese, Ministro per gli AffariRegionali dopo i giorni di forte polemica con il Presidente della RegioneMarche Luca Ceriscioli, culminata, nella notte di giovedì, in una sollevazionesocial nelle sue pagine da parte di militanti marchigiani del Pd (clicca qui).“Sono abituato a confrontarmi con chi ha onestà intellettuale e quando non latrovo nelle parole soprattutto in rappresentanti delle Istituzioni mi irrito”,continua Boccia.Ministro, le viene contestata la scelta di aver impugnato l’ordinanza diCeriscioli e non quella di altre regioni con casistica analoga sulla diffusionedel coronavirus, come Liguria, Piemonte o Friuli-Venezia Giulia.“Liguria, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia si sono inserite immediatamentenelle aree cluster, già la settimana prima rispetto a Ceriscioli, non appenascoppiato il contagio. Quando sono partite le prime ordinanze in Lombardia,Veneto ed Emilia-Romagna il contagio era appena esploso e le regioni limitrofehanno pensato di seguire le stesse ordinanze”.Parla di una settimana ma sarebbe corretto dire che le decisioni sono stateprese tra venerdì e sabato, mentre Ceriscioli voleva emettere l’ordinanzalunedì…“Stiamo parlando sempre di una settimana precedente e per la vicenda cheabbiamo vissuto è una eternità, è cambiato tutto. Le aree cluster sono,dopotutto, relative a delle province e non ad intere regioni. Se potrebberotornare indietro quelle regioni inserirebbero nei cluster solo le province,ovvero Lodi, Cremona, Bergamo e Pavia in Lombardia, le campagne del Padovano inVeneto e Piacenza in Emilia-Romagna. Le aree limitrofe hanno subito deciso diseguire quella linea e nei giorni successivi è accaduto di tutto e quelleregioni sono finite in tutte le black list del mondo”.Cosa intende per “black list”? Ha usato questa espressione anche sul suoprofilo social, per rispondere ai cittadini e rappresentanti istituzionalimarchigiani.“Sono liste fatte da diversi paesi come Israele, Arabia Saudita, Giordania, eaumentano di giorno in giorno. In questo modo stabiliscono ufficialmente di nonvoler ricevere persone che arrivano dalle aree black list, di non mandare inquelle zone propri connazionali e di non voler ricevere le merci di quellearee. Un disastro economico. Quando alcune di queste regioni si sono rese contodegli effetti successivi a questa decisione hanno chiesto informazioni alloStato centrale su come comportarsi. Tutte le regioni, in special modo quelledel Sud, hanno iniziato a contattarci, prima ancora che aumentassero i contagi,successivamente diffusi in maniera più limitata certo ma a tante altre zoned’Italia”.E con le Marche e Ceriscioli, invece?“Nessuno ha avuto una reazione simile alla sua. Ha emesso l’ordinanza lasettimana successiva come se nelle Marche vi fosse un cluster. Martedì abbiamofatto una riunione ad hoc su questo, abbiamo detto che non è necessariochiudere gli uffici pubblici, e prima si è tenuta una Conferenza delle Regionie poi una Stato-Regioni. Abbiamo detto: costruiamo un percorso ordinato,adottando una ordinanza unica che è molto rigorosa e che protegge i cittadini,gli anziani e garantisce un certo comportamento nelle scuole e negli ufficipubblici. Questa è la famosa ordinanza unica, quella che Ceriscioli non havoluto firmare e che le garantisco è molto più sicura di quella che ha firmatoCeriscioli, se non altro perché è scritta dall’Istituto Superi
ore di Sanità edalla Protezione Civile. Quella di Ceriscioli non mi pare”.Perché la definisce più sicura?“Primo tema, lo Stato. Se io fossi un marchigiano vorrei delle cose scritte esicure, a livello di informazione e prevenzione, sulla profilassi, sulle misureurgenti di contenimento del contagio di chi ha soggiornato nelle aree cinesi enei comuni italiani dove si è diffuso il coronavirus, sulle modalità diisolamento. Invece Ceriscioli non le ha firmate. L’ordinanza unica è statascritta dall’Iss e dalla Protezione Civile. Ceriscioli ha fatto una suaordinanza, simile ma non uguale a quella ligure o del Friuli Venezia Giulia eaveva un solo obiettivo: chiudere le scuole, chiudere gli uffici pubblici,chiudere le manifestazioni. Per questo ho parlato di John Wayne. Per lui nonesiste l’Iss, la Protezione Civile e il Governo, ma per quest’ultimo me ne faròuna ragione. Ha deciso di testa sua, una settimana dopo rispetto alle scelte dialtre regioni le quali adesso stanno tornando indietro”.Che intende per tornare indietro?“Le do una notizia. Sia la Liguria che il Friuli-Venezia Giulia stannoaspettando con ansia domenica, in modo da aderire, lunedì, all’ordinanza unica.Mentre abbiamo organizzato una riunione con tutti i ministri, il Presidente delConsiglio, il Presidente dell’Iss, il capo della Protezione Civile e poiabbiamo preparato un accordo, ovvero l’ordinanza unica, firmata da 14 regionipiù le due province autonome di Trento e Bolzano c’è una sola regione, leMarche, la quale, mentre completiamo questo lavoro, se ne esce con uncomunicato col quale se ne frega di questo percorso e si aggancia alle altresei regioni. Ceriscioli si è auto-inserito nella black list dei contagiati.Impugnando l’ordinanza noi abbiamo aiutato tutti i marchigiani ad uscire daquesto pasticcio”.L’ordinanza però è stata emessa nuovamente.“Io vorrei che fosse chiaro quello che ha fatto lo Stato, e vorrei che fossecompreso da tutti, con onestà intellettuale a maggior ragione dagliamministratori. Abbiamo anche parlato con Ceriscioli, prima del Consiglio deiMinistri nel quale abbiamo deciso la sospensione e l’impugnativa. Gli abbiamodetto: se hai un problema di confine, come si diceva per Gabicce, eravamodisposti a mediare soltanto su Gabicce. L’ultima mediazione è stata fatta dame, dopo quella precedente del Ministero della Salute, e può testimoniarla ilsindaco di Pesaro Matteo Ricci. Se bisognava intervenire sulla Provincia diPesaro saremmo intervenuti solo sulla provincia di Pesaro, per qualche giorno.Ci è stato risposto di no, Ceriscioli ha fatto a modo suo”.Come si spiega questo contrasto?“Forse è più facile a voi nelle Marche, capirlo. La nostra azione è stata atutela assoluta della salute e della sicurezza dei marchigiani. Per noi vengonoprima le prescrizioni dell’Iss e della Protezione Civile e poi le convinzionipolitiche. Lui invece ha anteposto le sue convinzioni politiche, cioè chebisognava dare il segnale che le Marche erano come Codogno: noi non gli abbiamoconsentito di fare questa operazione. La mia reazione è venuta solo dopo lasospensiva, quando ho preso atto che Ceriscioli non ha mediato su nulla: nonpossiamo consentire a nessun presidente di Regione di fare l’opposto di quelloche dicono le autorità sanitarie italiane“.Ceriscioli afferma che durante la videoconferenza non sono stati dati indirizziomogenei alle Regioni.“Nella videoconferenza abbiamo detto che saremmo andati verso l’ordinanza unicae io avrei coordinato e nessuno ha mai dichiarato delle eccezioni in quellasede. La Conferenza delle Regioni, ovvero la loro organizzazione, ha fatto inprecedenza tre ore di videoconferenza con Bonaccini, presidenteemiliano-romagnolo, il quale ha trasmesso tutti gli atti e alcuni presidentihanno fatto anche delle proposte emendative, tra cui la Regione Marche, eabbiamo risposto a tutti in conferenza dicendo: firmate l’ordinanza unica e poisulle singole eccezioni vi facciamo firmare ordinanze separate, perché eranoemendamenti diversi che riguardavano casistiche diverse nelle varie regioni”.Qual era l’emendamento marchigiano?“La Regione Marche in quell
a sede, il 25 febbraio, ha chiesto di essereannoverata tra le Regioni destinatarie del provvedimento restrittivo come inLombardia o Veneto. E gli abbiamo detto di no. L’obiettivo in quel caso, perCeriscioli non era quel tipo di ordinanza, di cui qualcuno si è pentito, machiudere tutto. Gli abbiamo detto che le Marche non c’entravano nulla con lasituazione di altre zone, anche quei casi registrati non sono un focolaio didiffusione come nel Lodigiano. Si fanno dei danni inenarrabili, e per qualemotivo? Per lo sfizio di fare John Wayne per un giorno? Io resto disponibile adincontrarmi con tutti e penso che ancora oggi abbia senso firmare l’ordinanzacondivisa come stanno facendo tutti e come ho già detto a Ceriscioli”.Qual è un suo giudizio di sintesi su quello che sta avvenendo?“Trovo indecoroso l’atteggiamento di chi dice che difende così i marchigiani.No, disobbedendo allo Stato e a quello che indicano Iss e Protezione Civile sifanno danni ai cittadini. Per questo tutti hanno firmato, e se c’era unproblema specifico sul territorio si interveniva su quel territorio specifico,non su tutta la Regione”.Sul terremoto sia consiglieri comunali che sindaci accusano lei e il Governo diaver abbandonato le Marche.“Questa cosa mi dispiace perché io penso di essere stato uno dei pochi che hadifeso Ceriscioli. Sono venuto nelle Marche e ho preso atto delle difficoltàche aveva l’Amministrazione e me ne sono fatto carico. Ho portato l’istanzadell’omogeinizzazione delle misure delle Regioni che hanno avuto il terremoto eci stiamo lavorando. Il nuovo commissario Legnini è responsabilizzato suquesto. Le istanze che Ceriscioli ci aveva fatto le stiamo portando avantiperché alcune erano coerenti. Devo dire che nonostante la mia insistenza peromogeinizzare gli interventi mi sono sentito dire spesso in Parlamento dacolleghi parlamentari, e non solo, che qui nelle Marche si era perso tempo eche era colpa del governo regionale. Io per la verità li ho difesi chiedendoun’altra possibilità ed è il lavoro che il governo sta svolgendo. Ora che iodebba subire questa accusa mi sembra abbastanza folle, poi ognuno è giudicatoper quello che fa. Io posso essere messo in discussione per le mie ideepolitiche in altri campi, ma sull’organizzazione della cosa pubblica sonomaniacalmente rigoroso, e chi mi conosce lo sa”.