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Edizione del 09/11/2021
Estratto da pag. 1
Manifestazioni no pass, stretta del Viminale
Il sottosegretario all''Interno Sibilia: sono concessi solo sit-in e fuori dai centri storici e saranno intensificati i controlli sul Green pass. Sangalli...
La risalita dei numeri dei contagi impone scelte più decise per prevenire la nuova diffusione della pandemia di Covid. Si annuncia, dunque, la stretta del ministerod ell'Interno nei confronti delle amnifestazioni di coloro che si oppongono all'obbligo del green pass e rifiutano i vaccini anti Covid. "Le manifestazioni cosiddette no pass stanno paralizzando ogni sabato, da settimane, il centro storico di tante città, creando disagi a cittadini e commercianti, oltre a generare assembramenti tra non vaccinati. Per ovviare a questi disagi il ministero dell'Interno ha varato una stretta e stabilito regole nuove: sono concessi solo sit-in e fuori dai centri storici. Vista la risalita dei contagi saranno anche intensificati i controlli sul Green pass. Vanno mantenute le misure di prevenzione in atto e le persone devono essere incentivate a vaccinarsi. Non possiamo correre il rischio di dover fronteggiare nuove emergenze, come altri Paesi UE stanno sperimentando. Ne va della salute pubblica e dell'economia del Paese". E' quanto afferma il sottosegretario all`Interno Carlo Sibilia. "La libertà di espressione deve essere garantita, ma la cosa importante è evitare che i cortei no Green pass possano diventare potenziali focolai di Covid", gli fa eco il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a margine della presentazione di una mostra a Palazzo Lombardia. Per la linea dura si schiera il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, amministratore di una città ormai "assediata" dal popolo no pass. "L`idea è di consentire solo le manifestazioni statiche in un luogo definito. Magari, li metteremo tutti a Porto Vecchio, lontano da alberghi, ristoranti e negozi che in questo periodo stanno subendo danni enormi», ha detto Dipiazza in un'intervista con il Corriere della Sera, riconoscendo il diritto a manifestare, ma con dei limiti. E il limite maggiore è il diritto degli altri alla salute e al lavoro. E queste continue manifestazioni lo violano, come dimostra il focolaio fra i manifestanti». Se fosse al governo "farei come ai tempi delle Brigate Rosse: leggi speciali. Allora c`era l`emergenza terrorismo, oggi c`è la pandemia ma il periodo è sempre drammatico. A mali estremi, estremi rimedi». Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, lancia invece un altro tipo di allarme. "Manifestare per le proprie idee è sacrosanto, ma nel rispetto della libertà di tutti. Questi cortei non autorizzati, che si susseguono ogni sabato, sono inaccettabili, perché mettono a rischio le attività delle città e la vita delle imprese del commercio e del tursimo che più di tutti hanno sofferto l'impatto della pandemia", ha detto il presidente di Confcommercio a margine del Forum di Conftrasporto, aggiungendo che "sono cortei che pesano molto perché fanno perdere il 30% del fatturato".