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Edizione del 09/11/2021
Estratto da pag. 1
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ufficializzato l’arrivo di una nuova indennità per medici e infermieri che lavorano nei pronto soccorso. Un incentivo che viene introdotto per riconoscere il lavoro svolto dal personale sanitario durante l’emergenza coronavirus e per evitare che medici e infermieri lascino i pronto soccorso per andare a lavorare nei reparti.
Speranza conferma una notizia trapelata nelle scorse ore attraverso un post su Facebook nel quale ricorda come il personale sanitario che lavora in pronto soccorso affronti quotidianamente situazioni complicate e lavori spesso in condizioni di stress: “Per questo ho proposto che dal prossimo anno venga aggiunta alle loro retribuzioni un’indennità accessoria. Servirà a rendere più forte la prima linea del nostro Servizio Sanitario Nazionale”.
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Aumento indennità per personale sanitario: come e quando
L’aumento in busta paga per medici e infermieri dovrebbe scattare a partire da gennaio del 2022. I fondi stanziati dovrebbero essere 90 milioni, di cui 27 per i medici e 60 per gli infermieri. L’incentivo dovrebbe essere introdotto attraverso la legge di Bilancio 2022 che deve essere approvata in Parlamento entro la fine dell’anno. L’obiettivo del governo è quello di evitare che gli operatori sanitari lascino i pronto soccorso dove il lavoro è spesso più gravoso.
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Come funziona il bonus per medici e infermieri del pronto soccorso
Il bonus dovrebbe essere erogato direttamente in busta paga come indennità accessoria allo stipendio. Non si tratterà di una cifra fissa ma verrà calcolata sulla base delle ore di lavoro effettivamente svolte nel pronto soccorso.
Per il finanziamento si ricorrerà alle risorse del Fondo sanitario nazionale che con la manovra viene incrementato di 2 miliardi di euro per ogni anno per i prossimi tre anni. L’indennità verrà erogata dalle singole Regioni.
Il bonus per chi lavora in pronto soccorso
L’annuncio del ministro Speranza viene accolto positivamente dal presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, che ritiene importante il tentativo di rendere attrattivo il sistema pubblico. La richiesta aggiuntiva invece è quella di eliminare il tetto di spesa sul personale e investire maggiormente sui medici del territorio.
Anelli sottolinea come sia in corso un’emorragia di professionisti nei pronto soccorso a causa di ritmi insostenibili, alti livello di stress, rischio di aggressioni e denunce. Stessa attenzione, secondo il presidente Fnomceo, andrebbe riservata al personale del 118.
Anche le Regioni accolgono positivamente l’arrivo del bonus in busta paga per medici e infermieri. Raffaele Donini, coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, parla di decisione “estremamente positiva”, peraltro più volte sollecitata dagli enti regionali. L’obiettivo è quello di fermare l’esodo del personale sanitario dai pronto soccorso verso i reparti o nel privato.