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Edizione del 26/10/2021
Estratto da pag. 1
Green Pass abolito dal Governo: ecco la data ufficiale!
Green Pass abolito? Spunta finalmente una data per l''abolizione delle certificazione verde: ecco cosa sappiamo e quando avverrà la sua sospensione.
Green Pass: mentre in tutta Italia continuano le proteste, spunta all’orizzonte la fatidica data della sua abolizione.Sono settimane che, in realtà, si susseguono voci poco attendibili sull’abolizione del green pass.Stavolta, però, la situazione è ben diversa; la voce che vorrebbe il green pass abolito, infatti, è stavolta reale: è stato Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Friuli-Venezia-Giulia a parlare, per primo, della sospensione della certificazione verde.Dal Governo la risposta non si è ovviamente fatta attendere.Scopriamo dunque cosa c’è di vero nella notizia che vede il green pass abolito a breve.E, soprattutto, cerchiamo di capire quale sarà l’esatta data in cui il certificato verde verrà sospeso.Si, perché c’è una data esatta.Green Pass abolito: cosa c’è di vero?La notizia del green pass abolito prende le mosse dalla recente intervista, rilasciata al Corriere, dal presidente del Friuli Fedriga; durante l’intervista, il presidente della regione Friuli avrebbe annunciato la data ufficiale dell’abolizione del green pass: l’1 gennaio 2022.Secondo il presidente Fedriga, infatti, con il raggiungimento del 90% di vaccinati, il green pass non avrà più ragione di esistere.E tale soglia, molto probabilmente, potrà essere raggiunta anche ben prima di fine anno, dato che il nostro Paese conta, il media, circa l’85% della popolazione con almeno una dose.E la percentuale di italiani che hanno completato l’intero ciclo vaccinale, con due dosi inoculate, è pari a più dell’80%.Ovviamente dobbiamo anche considerare che esistono differenze da regione a regione; in ogni caso, comunque, l’Italia è uno dei Paesi che può vantare il numero di vaccinati contro il Covid-19 più elevato.Con l’introduzione dell’obbligo di green pass anche sui luoghi di lavoro, infatti, le inoculazioni dei vaccini contro il Covid-19 sono aumentate sensibilmente: i dati lasciano pensare che, in un mese o poco più, l’Italia potrebbe addirittura raggiungere l’obiettivo del 90% della popolazione vaccinata.Dunque, anche ben prima del nuovo anno; tuttavia, la data del primo gennaio 2022, per l’abolizione del green pass, resta ancora quella più probabile.Abbiamo infatti un’altra sorta di conferma che rende plausibile il fatto che vedremo il green pass abilito dal primo gennaio: la data annunciata da Fedriga coincide infatti con lo scadere dello stato di emergenza che, per l’appunto, sarà in scadenza al prossimo 31 di dicembre 2021.Green Pass abolito a breve? Costa non è d’accordoTuttavia, faremmo bene a non esultare prima del tempo: anche se la data ipotetica c’è, questo non significa che vedremo necessariamente il green pass abolito.Dobbiamo, infatti, fare i conti con il Governo e, prima ancora, con il CTS, ossia il Comitato Tecnico Scientifico.Sulla possibile abolizione del green pass, tra l’altro, si è di recente espresso il sottosegretario alla salute Andrea Costa, come ci racconta Adnkronos a seguito dell’intervista che Costa ha rilasciato a RaiNews24.Commentando le numerose proteste contro il green pass, in particolare quella avvenuta a Trieste, Costa ha infatti frenato gli entusiasmi di coloro che vedono come certo il green passa abolito all’inizio del prossimo anno.Secondo le parole di Costa, per parlare di abolizione del green pass è infatti troppo presto, e il Governo non sembrerebbe intenzionato a cedere. Secondo il sottosegretario alla salute, tra l’altro, i dati relativi al green pass e alla campagna vaccinale in Italia sono incoraggianti, e“ci indicano che il percorso tracciato dal governo fino ad oggi ha portato a buoni risultati".Il Governo, insomma, sembrerebbe intenzionato a continuare sulla linea attualmente vigente, e il destino della certificazione verde è attualmente ancora incerto.Abolizione Green Pass: l’opinione (divisa) del Governo DraghiNel frattempo, le forze politiche continuano a discutere, e le opinioni sull’abolizione del green pass sono discordanti anche all’interno dell’esecutivo.La Lega, ad esempio, vorrebbe vedere il green pass abolito a breve. Il premier Mario Draghi, invece, sembra voler procedere con più ca
utela.In ogni caso, appare chiaro che, una volta raggiunto il 90% dei vaccinati a livello della popolazione italiana, dovrà essere intavolata una discussione governativa, che potrebbe portare alla rimodulazione del green pass.Insomma, inizialmente potremmo non vedere il green pass abolito dall’oggi al domani, ma la certificazione verde potrebbe diventare necessaria solamente in alcune circostanze ed in determinati luoghi.Rimodulazione di cui ha parlato anche il Giornale: Palazzo Chigi è in attesa che si registri almeno il 90% della popolazione con almeno una dose di vaccino, poi la certificazione verde potrà essere rimodulata.Prima di poter parlare di abolizione del green pass in maniera definitiva, comunque, dovremo sicuramente attendere l’inizio del prossimo anno.Green pass abolito? Le parole del generale FigliuoloDella necessità di attendere la quota 90% dei vaccinati ne è convinto anche il commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19, ossia il Generale Francesco Paolo Figliuolo.Secondo il generale Figliuolo, solo dopo aver raggiunto tale quota e solamente se le curve dei contagi e degli ospedalizzati registreranno un trend positivo, si potrà parlare seriamente dell’abolizione del green pass, o almeno di una sua revisione e rimodulazione.Insomma, se tutto andrà come speriamo, il green pass potrebbe non essere più necessario per poter entrare nei luoghi di ristorazione (ristoranti e bar in primis); ovviamente, la certificazione verde potrebbe essere ancora richiesta per avere accesso a luoghi ove sia possibile creare assembramenti, come ad esempio le discoteche.Abolizione Green Pass: le proteste continuano in tutta ItaliaMentre si attende quindi la fatidica quota 90% della popolazione vaccinata, continuano le proteste, soprattutto da parte dei lavoratori che, da quando l’obbligo di green pass è stato esteso ai lavoratori, si susseguono in tutta Italia.Nella maggior parte dei casi, per fortuna, si tratta di manifestazioni No green pass pacifiche, anche se non mancano i casi in cui individui con altri fini riescano a mescolarsi alla manifestazione causando danni.Un esempio?A Milano, durante la manifestazione No green pass del 23 ottobre, Enrico Fedocci, giornalista del Tg5, è stato aggredito.Green Pass al lavoro: i motivi delle protesteLe proteste in tutto il territorio italiano hanno preso avvio dopo il 15 ottobre, la fatidica data a partire dalla quale il Governo ha reso operative le misure che hanno reso, di fatto, il green pass obbligatorio per i lavoratori.Al momento, infatti, per accedere ai luoghi di lavoro è obbligo del dipendente mostrare al datore di lavoro il green pass; in ogni caso, il green pass non può essere ottenuto solamente mediante l’inoculazione del vaccino. Abbiamo infatti tre modi per ottenere il green pass da presentare al lavoro:vaccinazioneguarigione dal Covid-19tampone rapido con esito negativo Quest’ultimo metodo è il meno conveniente, in quanto il risultato ottenuto dura solamente 48 ore e, al momento, i tamponi si pagano.Tra l’altro, nel caso in cui un lavoratore dovesse rifiutare di esibire il green pass, il suo datore di lavoro sarebbe costretto a imporre al dipendente di restare a casa, senza che il lavoratore abbia diritto ad ottenere lo stipendio.Tra i motivi delle proteste in piazza, che sono organizzata in tutta Italia, oltre alla volontà di vedere il green pass abolito, c’è il fatto che i tamponi, per i lavoratori, sono a pagamento, così come per il resto della popolazione.Da più parti si chiede che i tamponi rapidi siano gratuiti, almeno per i dipendenti, dato che è scattato l’obbligo di green pass.Ricordiamo infatti che sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid-19 non è obbligatorio e non esiste nessuna legge che imponga agli italiani la vaccinazione.Dunque, il fatto che i tamponi siano a pagamento ha scatenato l’ira di coloro che non hanno intenzione o possibilità di vaccinarsi.Green pass abolito ad ottobre? La fake newsIn ultimo, dato che in molti se lo stanno sicur
amente chiedendo, analizziamo la notizia che vedrebbe il green pass abolito già a partire dalla seconda metà di ottobre.Sono infatti tantissime le notizie che, in questo periodo, si sono susseguite, e che davano per certa l’abolizione del green pass a breve.Purtroppo, come si capisce molto bene da quanto fino ad ora analizzato, la notizia del green pass abolito ad ottobre è una fake news.L’abbiamo già detto: lo stato di emergenza terminerà ufficialmente alla data del 31 dicembre 2021; dunque è molto difficile che avremo notizie sull’abolizione del green pass prima di quella data.Si dovrà quindi attendere dapprima il raggiungimento del 90% di vaccinati tra la popolazione abitante in Italia, poi si aspetterà la cessazione dello stato di emergenza.Solo a quel punto i Governo, in base ai dati rilevati dalle curve di contagi, morti e ospedalizzati potrà decidere se sarà più opportuna la rimodulazione o l’abolizione del green pass.Ma da cosa deriva, dunque, la falsa notizia del green pass abolito a ottobre?Come riporta bufale.net, sito che si occupa di smascherare le fake news promuovendo la diffusione di informazioni corrette, in questi giorni starebbe girando, sul web, la falsa notizia relativa al fatto che il green pass potrebbe essere abolito per coloro che sono in regola col pagamento dei contributi nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.Secondo la notizia falsa, infatti, il Governo avrebbe introdotto l’obbligo di green pass solo e unicamente per controllare i cittadini e per incentivarli a regolarizzare la propria posizione contributiva nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.Ma si tratta, lo ribadiamo, di una notizia falsa.Dunque, per adesso, niente green pass abolito: attendiamo notizie ufficiali da parte del Governo, la cessazione dello stato di emergenza e il raggiungimento della quota 90%. E tra qualche settimana, forse, potremo tornare a parlare di abolizione del green pass.