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Edizione del 24/10/2021
Estratto da pag. 1
Zaia: "La Lega torni di lotta e di governo"
Il governatore del Veneto intervistato dalla Stampa: "Le due componenti sono inscindibili. Gli alleati di Forza Italia mi definiscono sovranista? Non mi offendo"
Roberto Serra - Iguana Press via Getty ImagesBOLOGNA, ITALY - NOVEMBER 14: Italian politician Luca Zaia Governor of Veneto region of Lega party attends a political meeting of Lega italian political party at PalaDozza on November 14, 2019 in Bologna, Italy. (Photo by Roberto Serra - Iguana Press/Getty Images)La Lega riscopra la sua identità e sia “di lotta” e “di governo”. Questa l’esortazione del presidente del Veneto Luca Zaia che, intervistato dalla Stampa, dichiara: “La Lega sa che il coefficiente di consenso è legato alla sua identità e la difenderà”. Secondo il governatore bisogna “portare avanti un’azione di lotta insieme a quella di governo”. Queste per il leghista “sono due componenti inscindibili”. Zaia non mette in discussione il ruolo di Salvini, che deve restare, a suo parere, il leader del partito. “La linea politica la decide il segretario e il segretario non è in discussione”, dichiara Zaia.Quando gli viene chiesto del congresso Zaia risponde: “al momento non è nei miei pensieri, non dopo 20 mesi di Covid, ma quando si dovrà fare, si farà”. Zaia parla anche degli alleati di Forza Italia, che lo definiscono sovranista. Dice però di non sentirsi offeso da queste parole, però, commenta, “devono spiegarmi cosa vuole dire essere sovranista”.Nell’intervista si affronta anche il tema dell’emergenza sanitaria e delle manifestazioni contro il Green Pass. Secondo il governatore veneto l’emergenza sanitaria ad oggi sembra sotto controllo, dunque, afferma, “se il 31 dicembre fosse oggi, potremmo affrontare questo tema con serenità e chiudere definitivamente questa pagina”. In quel caso, continua, “saremo fuori dall’emergenza”.Difficile, secondo Zaia, aumentare la quota di vaccinati, visto che ormai le dosi somministrate registrano un calo. “Arriva il momento in cui si deve prendere atto che oltre una certa percentuale non si va” osserva. Il leghista rimane contro l’obbligo vaccinale, ma resta “difensore della vaccinazione volontaria”. E sulle piazze di protesta contro il Green Pass afferma: “Il diritto di manifestare va sempre garantito, ma non deve ledere la libertà altrui o trasformarsi in violenza”. 

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