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Edizione del 15/10/2021
Estratto da pag. 1
PNRR, Cnappc: ‘architetti esclusi dai 1.000 incarichi di collaborazione’
15/10/2021 - “Tra le tipologie di professionisti a cui verranno conferiti incarichi di collaborazione per il supporto nella gestione delle procedure complesse nel territorio connesse all’attuazione del PNRR non viene mai prevista la categoria professionale degli Architetti”. Questo nonostante la nor...
15/10/2021 - “Tra le tipologie di professionisti a cui verranno conferiti incarichi di collaborazione per il supporto nella gestione delle procedure complesse nel territorio connesse all’attuazione del PNRR non viene mai prevista la categoria professionale degli Architetti”.

 

Questo nonostante la normativa vigente riconosca la piena competenza degli Architetti su materie come Valutazioni e autorizzazioni ambientali (VIA, VAS, AIA ed AUA), Edilizia e Urbanistica (Permesso di costruire e Procedura di variante urbanistica) ed Appalti (Progettazione, affidamento ed esecuzione di lavori ed Acquisti di forniture e servizi). Attività queste, quotidianamente svolte dagli architetti in base alle vigenti disposizioni di legge (DPR 380/2001, Dlgs 50/2016, Dlgs 152/2006)”.

 

Lo denuncia il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Francesco Miceli, riferendosi allo schema di DPCM recante il riparto delle risorse per il conferimento di 1.000 incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del PNRR, al quale la Conferenza Unificata ha dato il via libera la scorsa settimana.

 

Il DPCM per il reclutamento di 1000 esperti per il PNRR

Il decreto prevede un contributo di 320,3 milioni di euro a valere sul Fondo di rotazione per l’attuazione del Next Generation EU-Italia destinato al conferimento di incarichi di collaborazione a professionisti ed esperti per il supporto alla gestione delle procedure complesse.

Il contributo sarà erogato dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri a favore delle Regioni e Province autonome. Il riparto del fondo è operato, per un 30% in parti uguali tra tutte le Regioni e per un 70% in base alla popolazione. Il 40% delle risorse è destinato al Mezzogiorno.

 

Miceli ha inviato i rilievi sul DPCM con una lettera al Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Maria Stella Gelmini nella qualità di Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, al Capo del Dipartimento della Funzione Pubblica, Marcello Fiori, oltre che ai Presidenti di Anci e Upi.

 

“Mentre l’Europa punta sulle nuove tecnologie, creatività e competenze, il nostro Paese, escludendo gli Architetti, dimostra di sottovalutare le strategie connesse con il New European Bauhaus e con l’Agenda europea. La lettera inviata ha il fine di evitare che nel DPCM vengano disconosciuti i più elementari principi di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza e proporzionalità che sono alla base del conferimento degli incarichi. Non aver compreso gli architetti rappresenta, infatti, una grave discriminazione”.

 

“L’auspicio - conclude Miceli - è quello che, in sede di approvazione definitiva, le categorie del prospetto 2 allegato al DPCM relative alle “Valutazioni e autorizzazioni ?ambientali”, “Edilizia e Urbanistica” ed “Appalti” possano essere integrate, inserendo anche questa figura professionale”.