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Dir. Resp.
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Edizione del 26/02/2020
Estratto da pag. 1
Le Regioni chiedono la salvaguardia degli stipendi dei dipendenti che hanno sostato o transitato nella zona rossa e per il personale dei servizi che hanno chiuso a seguito dell'emergenza Coronavirus (dalle scuole ai musei, passando per gli uffici pubblici). Questi lavoratori non sono tenuti, si propone, ad "alcun recupero o ricorso a concessione di permessi retribuiti, fermo restando il diritto alla piena retribuzione", anche in deroga alla legge che per i dipendenti pubblici in malattia prevede, nei primi dieci giorni di assenza, l'esclusione da ogni indennità aggiuntiva. E' quanto scrive Stefano Bonaccini, presidente della conferenza delle Regioni, in una lettera che a quanto si è apprende è stata inviata ieri al governo, con le osservazioni dei governatori sul dpcm per le aree coinvolte dal Coronavirus. Questo tipo di assenze, è la condizione posta, "sono computate ai fini retributivi e pensionistici come prestazione effettuata". Le richieste delle Regioni guardano al decreto in preparazione con le misure economiche per le zone in emergenza.