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Edizione del 04/10/2021
Estratto da pag. 1
Sci, gli impiantisti veneti attendono le linee guida: «Non faremo i gendarmi sulle piste»
Via libera di Anef al certificato verde per gli sciatori: «Ma lo controlleremo solo al momento della vendita dello skipass»
Via libera di Anef al certificato verde per gli sciatori: «Ma lo controlleremo solo al momento della vendita dello skipass»

FALCADE. Dal 27 novembre, neve permettendo, si scierà col Green pass. Il certificato verde dovrà essere esibito al momento dell’acquisto del skipass. Ma gli impiantisti, osservando che in pista non potranno fare i “carabinieri’, mettono le mani avanti: «Non lo controlleremo a ogni ingresso, ma a campione».

È una richiesta che l’Anef, l’Associazione nazionale delle società di gestione di funivie, telecabine, seggiovie e sciovie, avanzerà domani al presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. Si contestualizza nell’ambito delle “linee guida” che sono attese per la gestione delle ski area e che ancora non sono state formalizzate. Esistono, al momento, le direttive date un anno fa per l’inverno 2020/2021.

Un’altra richiesta delle società è quella relativa alla copertura di almeno l’80% dei posti, contro il 50% previsto per la scorsa stagione, quando poi le strutture sono rimaste bloccate per l’eccessivo numero di contagi. Gli impiantisti, di fatto, si rendono disponibili a contrastare gli assembramenti col minor numero di presenze. Accettano il Green pass, però sostengono che il controllo puntuale di tutti coloro che entrano in pista, ogni giorno, è impraticabile da parte loro. «Perché», dicono, «non possiamo assumere degli agenti, oltretutto questo non è il nostro compito». «Dunque», riassume Renzo Minella, presidente regionale dell’Anef, «non si può ricevere lo skipass se non si esibisce la cosiddetta “carta verde”. Ma il suo possesso non viene verificato di giorno in giorno, ai tornelli, se il Green pass è settimanale, mensile, annuale. Lasciamo alla responsabilità del possessore rinnovare il Green pass, dopo che è scaduto. E soprattutto», aggiunge Minella, «risponderà direttamente il non vaccinato se farà il furbo, entrando nella ski area senza aver rinnovato il tampone ogni 48 ore».

Nel territorio del Dolomiti Superski, la maggior parte degli impianti ha posto in cantiere l’apertura il 27 novembre, gli altri il 4 dicembre. Mancano ancora due mesi circa, le sospirate linee guida sono attese per le prossime settimane.

Il presidente Fedriga, una volta esaminate le proposte in sede di Conferenza delle Regioni le passerà al Comitato tecnico Scientifico che, a sua volta, farà avere al Governo il proprio parere ai fini della decretazione.

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