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Edizione del 23/09/2021
Estratto da pag. 1
Green pass, Franceschini vede Cts su capienza cinema-teatri. Regioni: “Subito 80%”
Aumentare la capienza di cinema, teatri, stadi e concerti dal 50 all''80%. Lo chiede a gran voce da settimane il mondo della cultura e dello spettacolo, adesso
Aumentare la capienza di cinema, teatri, stadi e concerti dal 50 all’80%. Lo chiede a gran voce da settimane il mondo della cultura e dello spettacolo, adesso anche la Conferenza delle Regioni. A giorni è attesa la risposta della politica che, dopo l’approvazione del decreto sul Green pass obbligatorio, attende un pronunciamento da parte del Comitato tecnico scientifico. “Domani avrò un’audizione con il Cts in cui cercherò di spiegare le buone ragioni che a mio avviso consentono di fare un passo avanti”, annuncia mercoledì nel corso del question time alla Camera il ministro della Cultura, Dario Franceschini, che già in occasione dell’ultimo Cdm aveva spinto per alzare l’asticella. A prevalere, però, era stata la linea del ministro della Salute, Roberto Speranza. Entro il 30 settembre comunque è atteso il parere del Cts.

“La decisione sarà su base scientifica come si è sempre fatto in questi mesi tenendo conto dei dati epidemiologici”, ricorda il ministro, secondo cui le nuove regole che hanno permesso di togliere diverse limitazioni in altri settori possono adesso essere applicate anche a un campo, quello della cultura, “che ha attraversato un deserto”. “Le modalità e le condizioni di questo allargamento saranno oggetto ovviamente di una decisione collegiale del governo”, aggiunge Franceschini, che si schiera al fianco delle imprese e degli artisti “che devono potersi esprimere”.

E uno di questi, Fedez, dopo aver partecipato attivamente nei mesi scorsi al dibattito sul ddl Zan, è tornato a mettere nel mirino la politica proprio per le limitazioni ancora imposte al suo mondo, mentre i comizi dei leader dei partiti e dei candidati alle amministrative vanno avanti “in piazze gremite senza tamponi e green pass”. “C’è un intero settore in ginocchio da due anni, dimenticato da tutti. La vostra propaganda non può venire prima delle persone” attacca su Instagram il cantante, postando le immagini delle piazze riempite dal presidente del M5S, Giuseppe Conte. “Se ne prende uno come esempio – aggiunge – ma credo che indiscriminatamente stiano facendo tutti la stessa cosa in questo momento di comizi di campagna elettorale. Tutto questo agli occhi di un lavoratore dello spettacolo potrebbe suonare come una grande ingiustizia”.

A stretto giro arriva via Twitter la replica dell’ex premier, Giuseppe Conte, che dà ragione a Fedez e a tutti quegli artisti “che si stanno lamentando delle attuali restrizioni per la cultura e lo spettacolo mentre invece gli incontri della politica avvengono con piazze gremite di gente”. “La filiera della cultura e dello spettacolo, ma anche degli eventi sportivi – ricorda l’avvocato -, che ha tanto sofferto deve poter ripartire, e non va bene portare la capienza all’80%. Dobbiamo portarla al 100%”. Una linea espressa a chiare lettere anche dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome alla luce del successo della campagna vaccinale e della diffusione del green pass. L’obiettivo, afferma il presidente Massimiliano Fedriga, è “superare gli attuali limiti di distanziamento ed arrivare in fissare dal mese di ottobre un limite di capienza all’80% nei luoghi destinati allo spettacolo dal vivo” per poi arrivare “in un breve arco temporale, se la curva epidemica darà indicazioni positive”, ad una capienza al 100%.

 

Intanto i produttori  di musica live e le associazioni di categoria dello spettacolo annunciano una conferenza stampa per domani, organizzata allo Stadio di San Siro a Milano, nella quale verranno presentate, si legge in una nota, “le proposte rivolte al Governo per uscire dal grave stallo in cui versa tutto il settore della Musica Live in Italia da ormai quasi due anni”.  

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