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Edizione del 25/02/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus. Conte attacca le Regioni: “Senza coordinamento pronti a togliere competenza sanitaria”. La replica: “Attacco ignobile per coprire falle Protezione civile”
Il premier: “Il sistema sanitario in Italia è di competenza regionale e non èpredisposto per una emergenza Nazionale. Per questo un coordinamento ènecessario”. Non ci sta il governatore lombardo, Fontana: “Parole in libertàche mi auguro siano dettate dalla stanchezza e dalla tensione di questaemergenza”. Gallera: “Conte non conosce i protocolli e getta la palla intribuna per coprire le falle gigantesche di un sistema di protezione Civile chenon sta dando alcun tipo di risposte”. [front9883575]25 FEB - Se il coordinamento tra i sistemi sanitari nazionali non riuscisse acontenere il coronavirus, il governo “è pronto a misure che contraggono leprerogative dei governatori”. La frase bomba è del presidente del ConsiglioGiuseppe Conte in una intervista a Frontiere che andrà in onda su Rai 1. Esubito si scatena la polemica, soprattutto con la Regione Lombardia. Ma andiamo per ordine. “Il sistema sanitario - ha osservato Conte - in Italia èdi competenza regionale e non è predisposto per una emergenza Nazionale. Perquesto un coordinamento è necessario. Se non siamo coordinati non riusciremo acontenere il virus in modo efficace. Per questo domani mattina parlerò contutti i governatori in videoconferenza, anche quelli delle regioni che non sonocoinvolti. Tutti dobbiamo perseguire un coordinamento. Se non ci riuscissimosaremmo pronti a misure che contraggano le prerogative dei governatori. Ma nondobbiamo arrivare a questo Anche perché per ora la collaborazione è accentuata.il coordinamento funziona Ci aspettiamo un impatto sul contenimento. Ma sefosse necessario occorreranno misure centralizzate efficaci. Misurestraordinarie”, ha concluso Conte E ancora: “Abbiamo due focolai uno dei quali è nato complice un ospedale chenon ha osservato determinati protocolli favorendo la nascita di uno dei duefocolai. Comunque al momento abbiamo due precisi focolai che cerchiamo dicontenere con misure draconiane”. Poco dopo l’uscita delle agenzie Conta prova a fare una parziale retromarciacon una nota: “Il Presidente Conte, come ribadito tutti i giorni, è pienamentesoddisfatto del livello di collaborazione sin qui attuato con i Presidentidelle Regioni interessate nella gestione della emergenza sanitaria. Ilcoordinamento tra i vari livelli istituzionali funziona molto bene ed èfondamentale per riuscire a contenere nel migliore dei modi questa emergenzacosì è stato ad oggi e così, è l'auspicio, dovrà essere anche in futuro contutte le Regioni, con le quali bisogna essere pronti a creare iniziative ancorapiù coordinate laddove fosse necessario”. In ogni caso la frittata è fatta. “Irricevibile e, per certi versi, offensiva”.Replica a Conte il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, giudical’ipotesi tracciata, seppur come extrema ratio, dal premier Giuseppe Conte diavocare a sé e quindi al Governo i poteri in materia sanitaria. “Parole in libertà – aggiunge Fontana – che mi auguro siano dettate dallastanchezza e dalla tensione di questa emergenza. Domani riferirò al presidenteConte che la Lombardia sta dimostrando di essere all’altezza della situazione esta gestendo con competenza cio’ che sta accadendo. “E tutto ciò – conclude ilgovernatore – alla faccia dell’autonomia e dei pieni poter Più duro l’assessore alla sanità della Lombardia. “Noi veniamo in manieraignobile attaccati da un presidente del Consiglio che non sapendo di cosa parladice che noi non seguiamo i protocolli, quando Regione Lombardia i protocollinon solo contribuisce a livello nazionale a realizzarli, ma li segue in manierapuntuale”. Afferma Giulio Gallera, assessore al Welfare della RegioneLombardia, ad Agorà Rai Tre. “Il problema – ha continuato - è che il Presidentedel Consiglio non conosce i protocolli e getta la palla in tribuna per copriredelle falle gigantesche di un sistema di protezione Civile nazionale che nonsta dando alcun tipo di risposte ai problemi organizzativi e gestionali cheavrebbero dovuto prevedere e predisporre”. 25 febbraio 2020