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Edizione del 20/09/2021
Estratto da pag. 1
Il grido d`allarme dei parchi a tema. Ira: "I ristori non sono ancora arrivati"
L’associazione Parchi Permanenti Italiani interviene sulla gestione dei 20milioni di ristori che, seppur stanziati, non sono stati ancora erogati. Iparchi tematici italiani si preparano infatti a chiudere la stagione estiva conuna perdita media tra agosto e settembre del 35% rispetto allo stesso periododel 2019. La stima è di chiudere l’anno in calo del 50% sul 2019, purché nonintervengano ulteriori misure restrittive o lockdown. L’introduzione del Greenpass ai primi di agosto ha bloccato il trend positivo di inizio stagione,spingendo molti potenziali visitatori a optare per attività alternative.Articoli di approfondimentoIncoming10/08/202108:02Parchi di divertimento:“Visite in calo del 50%,giovani siano esentatidal Green Pass” PubblicitàGiuseppe Ira (nella foto), presidente dell’associazione e di Leolandia, haspiegato: “I parchi a tema credono fortemente nel Green pass e sono stati tra iprimi ad introdurlo. Inevitabilmente questa misura ha causato delle perdite,anche per la concorrenza che si è generata nei nostri confronti da parte dialtre categorie che non sono state inserite nel provvedimento. Il risultato èche molte realtà si trovano in una condizione di sofferenza finanziaria e nonhanno la possibilità di recuperare perché l’autunno è notoriamente menoremunerativo rispetto all’estate e le scadenze di tasse e imposte non si sonofermate. Ci aspettavamo che la fiducia dimostrata nei confronti del governofosse ripagata con provvedimenti adeguati a sostegno della categoria, comeavviene in Francia. Al contrario, stiamo ancora aspettando i 20 milioni di eurodel decreto Sostegni Bis, successivamente convertito in legge: l’unicocontributo stanziato in 18 mesi”.Mancano inoltre criteri chiari per l’assegnazione delle risorse, con unevidente rischio di sperequazioni. La Conferenza delle Regioni, ad esempio, hadisposto la ripartizione del contributo tra le Regioni, comprendendo anchequelle nel cui territorio non ci sono parchi di divertimento.Per questo motivo, l’associazione ha scritto, senza ricevere al momentorisposta, al presidente della Conferenza delle Regioni Giuseppe Fedriga, alministro per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini e a tuttii presidenti delle Regioni suggerendo una serie di parametri utili aidentificare le aziende della categoria e scongiurare la dispersione dellerisorse.