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Edizione del 18/09/2021
Estratto da pag. 1
La denuncia dei parchi a tema: "Il governo non ripaga la nostra fiducia nel Green pass"
[GiuseppeIr]sabato, 18 settembre 2021, 10:29I parchi tematici italiani archiviano la stagione estiva registrandouna perdita media tra agosto e settembre del 35% rispetto allo stesso periododel 2019. La stima è di chiudere l'anno in calo del 50% sul 2019, purché nonintervengano ulteriori misure restrittive o lockdown. L'introduzione del greenpass ai primi di agosto ha bloccato il trend positivo di inizio stagione,spingendo molti potenziali visitatori a optare per attività alternative.Giuseppe Ira, Presidente dell'Associazione Parchi Permanenti Italiani e delparco a tema Leolandia, dichiara: "I parchi a tema credono fortemente nel greenpass e sono stati tra i primi ad introdurlo. Inevitabilmente questa misura hacausato delle perdite, anche per la concorrenza che si è generata nei nostriconfronti da parte di altre categorie che non sono state inserite nelprovvedimento. Il risultato è che molte realtà si trovano in una condizione disofferenza finanziaria e non hanno la possibilità di recuperare perchél'autunno è notoriamente meno remunerativo rispetto all'estate e le scadenze ditasse e imposte non si sono fermate. Ci aspettavamo che la fiducia dimostratanei confronti del governo fosse ripagata con provvedimenti adeguati a sostegnodella categoria, come avviene in Francia. Al contrario, stiamo ancoraaspettando i 20 milioni di euro del DL Sostegni Bis, successivamente convertitoin legge: l'unico contributo stanziato in 18 mesi".Mancano inoltre criteri chiari per l'assegnazione delle risorse, con unevidente rischio di sperequazioni. La Conferenza delle Regioni, ad esempio, hadisposto la ripartizione del contributo tra le Regioni, comprendendo anchequelle nel cui territorio non ci sono parchi di divertimento. "Ho già notizia –prosegue Ira – che in alcune Regioni si sta pensando di destinare parte delfondo ad altri settori dello spettacolo".Per questo motivo, l'Associazione Parchi Permanenti Italiani ha scritto, senzaricevere al momento risposta, al Presidente della Conferenza delleRegioni Giuseppe Fedriga, al Ministro per gli Affari regionali e leAutonomie Mariastella Gelmini e a tutti i Presidenti delle Regioni suggerendouna serie di parametri utili a identificare le aziende della categoriae scongiurare la dispersione delle risorse. Tra questi: apposizione di unbiglietto d'ingresso, licenza di esercizio, presentazione dei bilanci 2019 e2020 per individuare un'aliquota di intervento sulla perdita di fatturato equantificare l'ammontare del contributo destinato alle singole imprese.Fino al 2019 i parchi divertimento italiani, circa 230 tra tematici,faunistici, acquatici e avventura, generavano 1,1 milioni di pernottamenti ederano visitati ogni anno da 20 milioni di italiani e 1,5 milioni distranieri. Sempre nel 2019 il comparto ha generato un giro d'affari di 450milioni di euro riferiti alla sola biglietteria, cifra che sale a 1miliardo con l'indotto interno, come la ristorazione e il merchandising, e a 2miliardi considerando l'indotto esterno, relativo ad esempio a centricommerciali, hotel e altri servizi in prossimità dei parchi. A livello dioccupazione, il settore prima della pandemia impiegava 25.000 persone tra fissie stagionali, 60.000 con l'indotto. Nel 2020 le aziende del comparto in mediahanno registrato perdite del 75%, collocandosi a pieno titolo tra le piùcolpite dalla crisi: il 20% dei parchi ha rinunciato completamente all'aperturae alcune importanti realtà imprenditoriali italiane sono passate di mano afondi di investimento stranieri.???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????Questo articolo è stato letto volte.???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????