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Edizione del 14/09/2021
Estratto da pag. 1
Martina Luoni morta a 27 anni: malata di cancro, fu testimional anti-Covid dopo il rinvio di un`operazione
Addio a Martina Luoni, la giovane di Solaro (Milano), paziente oncologica che è stata una delle testimonial anti Covid della Regione Lombardia. Aveva 27 anni. Malata di cancro al colon...
Addio a Martina Luoni, la giovane di Solaro (Milano), paziente oncologica che è stata una delle testimonial anti Covid della Regione Lombardia. Aveva 27 anni. Malata di cancro al colon metastatico, si era vista lo scorso anno, in piena pandemia, rimandare un'operazione chirurgica. Muore di Covid a 28 anni dopo aver partorito, non era vaccinata. «All'ospedale le avevano detto di curarsi a casa» APPROFONDIMENTI INDIA Mamma di due figli muore dopo essere stata violentata con una spranga... L'INTERVISTA Covid a Napoli, morta mamma no vax: «Mia moglie uccisa da... PISTOIA Contrae il Covid da un'infermiera no vax, Mirella muore in... Covid, Barbara si ammala di nuovo e muore a 49 anni: attendeva la prima dose di vaccino Vicenda che aveva descritto in un video divenuto virale in cui descriveva le difficoltà di accedere alle cure da parte di una paziente oncologica. Tanto che la Regione Lombardia le chiese di diventare testimonial contro il Covid per invitare a proteggersi e a seguire le norme sanitarie, così da non intasare gli ospedali e garantire le cure ai malati oncologici. Il suo appello aveva raggiunto milioni di persone. Il 28 maggio scorso le era stato consegnato dalla Regione Lombardia il riconoscimento “Rosa Camuna”. Sui social Martina aveva raccontato la sua malattia, un tumore al colon che non le dava pace da più di quattro anni: lo scorso anno aveva raccontato le sue difficoltà a curarsi quando tutti gli ospedali erano pieni di pazienti Covid. I suoi video avevano raggiunto le 3 milioni di visualizzazioni. Aveva anche raccontato di essersi sottoposta a infiniti cicli di chemio e radio: per lei era in programma un'operazione chirurgica, rimandata poi con lo scoppio della pandemia.    Gli appelli - «Mi ero rivolta a un ospedale milanese per la conservazione ovarica prima di iniziare la chemioterapia e la radioterapia, ma ho perso questa possibilità a causa del Covid ora sono in attesa di sapere se la mia patologia renderà possibile un'operazione», aveva spiegato a marzo del 2020. Così si era rivolta ai cittadini e alle istituzioni: «La mia è sia una denuncia sia un appello una denuncia perché mi pare incredibile che non sia stato fatto di più per farsi trovare pronti alla seconda ondata ma anche un appello ai cittadini affinché rispettino le regole, in modo da non sottoporre le strutture sanitarie a una pressione eccessiva». Aveva parlato anche a chi durante l'estate del primo anno di pandemia, quando non c'era ancora il vaccino, usciva a ballare fregandosene nel virus: «Quando dite che questa è un’influenza e “tanto io sono giovane” dovete invece pensare a vostra sorella, a vostra mamma, vostro nonno. Le vostre famiglie – io non ve lo auguro – potrebbero aver bisogno di cure mediche, anche non per il Covid. Ma, ragazzi, le cure ci vengono tolte!». Da qui la richiesta a rispettare le norme anti Covid come il distanziamento e l'utilizzo delle mascherine: «Perché gli ospedali – e io ne giro tanti – sono al collasso. Non possiamo far spegnere la sanità per il Covid».  Il cordoglio - Per lei il cordoglio della Regione Lombardia, Attilio Fontana: «Stento ancora a crederci. Martina Luoni, la giovane di Solaro che ha contribuito in maniera convinta e importante a sostenere la nostra campagna per contrastare il Covid, ci ha lasciati. La malattia, che l'affliggeva da tempo, purtroppo ha avuto il sopravvento. Non dimenticheremo mai il suo sorriso. L'energia di una ventisettenne caparbia e determinata. Il suo sguardo solare con cui, camminando sul belvedere di Palazzo Lombardia, invitava tutti a combattere contro il virus».

Ultimo aggiornamento: 08:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA