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Edizione del 08/09/2021
Estratto da pag. 1
Test salivari a scuola: anche le famiglie dovranno raccogliere i campioni
Il documento messo a punto dall'Iss e dal Governo prevede che i tamponi venganofatti inizialmente da personale sanitario nelle scuole, poi saranno le famigliea raccogliere autonomamente i campioni e consegnarli in punti di raccoltadi Viola Rigoli • • • I test salivari sono fondamentali per riportare a scuola gli studenti insicurezza, evitando che si alzi il numero dei contagi col rischio di fartornare le lezioni in DAD.Leggi anche› Rientro a scuola: quali sono le regole e le novità. La sfida per non tornarein DADXTest salivari a scuola, chi li fa e comeLa proposta su cui sta lavorando il Governo insieme all’Iss, l’IstitutoSuperiore di Sanità, è contenuta, con tutte le specifiche, in un documento incui si prevede che i tamponi vengano fatti inizialmente dal personale sanitarionelle scuole. A seguire, invece, saranno le famiglie a raccogliereautonomamente i campioni al mattino appena svegli e a consegnarli in punti diraccolta. Verranno effettuati ogni 15 giorni agli alunni delle scuole primariee secondarie (6-11 e 12-14 anni).C’è ancora da discutere qualche punto: infatti sono senz’altro test che, comeviene spiegato sul documento, «offrono un’alta precisione del risultato egarantiscono il vantaggio della facilità della raccolta del campione». Ma hannoun limite: quello del tempo. Ovvero i risultati arrivano dopo 6-12 ore, quandoil bambino è già entrato in classe.Leggi anche› Scuola, perché è ora di dare a tutti il tempo pienotest salivariMap road dei test salivariLa map road la spiega il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri:«Verranno introdotti progressivamente e il loro uso, soprattutto in alcunefasce della popolazione come i bambini sotto i 10 anni, sarà sempre maggiore».Dalla Conferenza delle Regioni è emersa poi la richiesta di migliorare alcuniaspetti in merito ai test per gli studenti. Il presidente della LiguriaGiovanni Toti, ha sottolineato come sia evidente la necessità di «applicare ilprotocollo con test salivari a campione, perché è impossibile farne milioni: inuna scuola con mille ragazzi significherebbe convocarli alle 3 di mattina».Leggi anche› Ritorno a scuola: quanto è sicuro per i bambini fragili?XI risultati dello studio dell’Ospedale Bambino Gesù a RomaUno studio dell’Ospedale Bambino Gesù mostra che i test salivari sono un ottimosistema per monitorare la situazione nelle scuole. In un anno sono stati fattimonitoraggi mensili in due istituti di Roma. Solo 21 i casi positivi rilevati (lo 0,2% su oltre 11mila test) e nessuna diffusione del contagio all’internodelle aule.Secondo Carlo Federico Perno, direttore dell’Unità di Microbiologiaall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, però è molto importante che cisia un coordinamento a livello nazionale e che le Regioni non si muovano dasole come sempre. iO Donna Beauty ClubEntra in un club fatto di novità,consigli personalizzati ed esperienze esclusiveIscriviti alla newsletterPer te subito in regaloUn anno di Amica in DigitaleInoltre mette in risalto l’aspetto della marcata differenza dell’attendibilitàdei test, a seconda che si tratti del molecolare o dell’antigienico, ovvero ilrapido. Aggiungendo che le due modalità dovrebbero essere integrate senza maidimenticare le vecchie buone regole delle mascherine, del lavaggio delle mani edel distanziamento. iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA