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Dir. Resp.
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Edizione del 30/08/2021
Estratto da pag. 1
Governo, Emiliano elogia Salvini: “Da lui uno sforzo di visione sul Paese”
Il governatore Puglia elogia pubblicamente il leader della Lega. La replica dell’ex ministro: «Conta solo il Paese»
Per l’ex alleato – ed ex premier -, Giuseppe Conte, Matteo Salvini fa «demagogia»; per l’avversario politico, Michele Emiliano, invece, «sta facendo un grande sforzo per delineare una visione di Paese, ed è uno sforzo che ha dei costi politici. Salvini è un politico che ha una sua onestà intellettuale».Leggi ancheReddito di cittadinanza, Conte all’attacco di Renzi e del Centrodestra: “Nessun passo indietro, non è nell’ordine cose”Dalla platea dell’evento “La Piazza” a Ceglie Messapica sono arrivate, un po’ a sorpresa, parole di elogio da parte del presidente della Regione Puglia nei confronti del segretario delle Lega, collegato in video che ha incassato i complimenti: «Ringrazio tutti gli 8mila sindaci italiani che sono in prima linea, partendo dalle parole del presidente. Lavorare per il bene del Paese deve essere interesse di tutto».Per Conte, invece, la gestione dell’immigrazione da parte di Salvini fu fallimentare: «Gli chiesi, senza successo, di migliorare il sistema dei rimpatri, ma non ci riuscì pur avendo i pieni poteri di ministro» ha detto in un’intervista al Corriere della Sera.Salvini, aggiunge, «avrebbe dovuto lavorare con costanza nella cornice europea, dove non è mai stato troppo presente. Senza contare che i decreti sicurezza hanno messo per strada decine di migliaia di migranti dispersi per periferie e campagne. L’eliminazione della protezione umanitaria ha impedito a molti migranti di entrare nel sistema di accoglienza e ad altri di farli uscire in quanto non aventi più titolo, con il risultato che migliaia di migranti sono diventati invisibili. Insomma, Salvini da ministro dell'Interno sui rimpatri e sull'immigrazione ha fallito. È un dato di fatto. Lamorgese - conclude Conte - è molto competente, sa come muoversi. A Malta riuscì a strappare un accordo che prefigurava la gestione Ue dei flussi mediterranei. Poi è arrivato il Covid, con il conflitto libico e la crisi tunisina. Situazioni che Salvini non ha dovuto fronteggiare». (fonte: La Stampa)