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Edizione del 19/08/2021
Estratto da pag. 1
Fishman, il guru dell’immagine non lavora più con Manfredi: «Iniziative non gradite ai dem»
Versione ufficiale: serviva soltanto per la prima fase. Il dietro le quinte: perplessità su manifesti e slogan
politica e comunicazione

Mezzogiorno, 19 agosto 2021 - 08:14

Fishman, il guru dell’immagine non lavora più con Manfredi: «Iniziative non gradite ai dem»

Versione ufficiale: serviva soltanto per la prima fase. Il dietro le quinte: perplessità su manifesti e slogan

di Fabrizio Geremicca

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Un matrimonio di breve durata ed un divorzio repentino. È quello tra Gaetano Manfredi, l’ex ministro e rettore federiciano candidato dal Pd, dai Cinque Stelle e da altre forze politiche alle amministrative di Napoli in programma in autunno, e Daniel Fishman, il guru della comunicazione che era stato chiamato all’inizio della campagna elettorale a curare l’immagine del docente di Ingegneria. Fishman non lavora più per Manfredi da qualche settimana ormai e sui motivi della separazione, come accade spesso quando si sfalda un matrimonio, non c’è unanimità. O, meglio, c’è una versione ufficiale, che proviene dallo staff della comunicazione del professore universitario prestato alla politica, e c’è un dietro le quinte, che alcuni esponenti del partito democratico raccontano con la garanzia di rimanere anonimi. La versione ufficiale, dunque. «Non c’è stata alcuna interruzione traumatica del rapporto con Fishman – sostengono i collaboratori di Manfredi sul fronte della comunicazione – perché era previsto sin dall’inizio che quella con il fondatore dell’agenzia Consenso sarebbe stata una collaborazione limitata nel tempo. Gli è stato chiesto di dare una mano all’inizio della campagna elettorale, quando si è trattato di impostare il lavoro, e lo ha fatto. Ha ideato tra l’altro il primo manifesto che è stato affisso in città alcune settimane fa. Quello con la scritta Ricomincio da te». Aggiungono: «Esaurita questa prima fase, il lavoro va avanti con il resto dello staff della comunicazione e ad esso, a riprova che non c’è stato alcun contrasto, collabora anche un esponente della agenzia fondata da Fishman».

Aveva lavorato con BonacciniEppure, in una intervista a firma di Simona Brandolini pubblicata il 10 luglio dal Corriere del Mezzogiorno il guru della comunicazione, l’uomo che aveva contribuito a sconfiggere l’incubo Salvini in Emilia Romagna ed a far conquistare a Stefano Bonaccini il secondo mandato da presidente della giunta regionale, non dava l’impressione di parlare come se il suo fosse un incarico in scadenza, a tempo determinato, della durata di poche settimane. «Sto scrivendo in queste ore – diceva – un documento strategico. Lavoreremo su Napoli, città che funziona, più moderna». Pareva, insomma, che Fishman si ponesse un orizzonte temporale che andasse almeno dall’estate all’autunno, alla scadenza elettorale. «La verità – sostengono alcune voci di dentro del Pd – è che non sono piaciuti alcuni atteggiamenti di Fishman. In particolare una certa sovraesposizione mediatica, della quale certamente è parte anche l’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno. Ha dato l’impressione di essere il professorino che è venuto a Napoli a mostrare il da farsi». Le stesse fonti sostengono poi che il primo manifesto, quello che immortalava un Manfredi molto casual, senza grisaglia e senza occhiali, e che parafrasava il celebre film di Troisi ha destato qualche perplessità, è sembrata alla cerchia più vicina al candidato una fuga in avanti poco consona alla natura dell’ex ministro ed alla sua stessa personalità. Tesi peraltro smentita con forza dalla squadra che continua a curare la comunicazione del candidato del centrosinistra: «Non è vero. Quel primo manifesto è piaciuto e la stessa immagine di Manfredi piuttosto casual sarà riproposta anche sui successivi, che saranno affissi in città nelle prossime settimane».

19 agosto 2021 | 08:14

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