ilpiccolo.gelocal.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 116651
Edizione del 14/08/2021
Estratto da pag. 1
Ponte Morandi, la commemorazione a tre anni dal disastro: “Qui per non dimenticare i 43 morti”
Sono passati tre anni esatti dal disastro del Ponte Morandi, a Genova, il viadotto Polcevera, sulla A10, crollato alla vigilia di Ferragosto. Erano le 11.36 e quel giorno la città era sferzata da un temporale violentissimo, quando il viadotto cedette portando via con sé la vita di 43 persone. Altre 11 restarono ferite, 600, infine, gli sfollati.Tre anni dopo e con un’inchiesta giudiziaria ancora aperta ( il 15 ottobre inizierà l’udienza preliminare per le 59 persone indagate: il giudice ha fissato tre udienze la settimana fino a tutto dicembre) oggi è tempo di commemorazioni. Iniziate con la celebrazione della messa celebrata dall’Arcivescovo Marco Tasca: «È davvero importate che chi soffre non si senta mai solo. Non so quanto possa alleviare il dolore, ma è importante che tutti si sentano impegnati ad ascoltare, a dialogare, a non lasciare niente di intentato» . In chiesa i ministri della Giustizia e delle Infrastrutture Marta Cartabia e Enrico Giovannini, con il sindaco Marco Bucci, il presidente della Regione Giovanni Toti, familiari delle vittime, cittadini comuni. Molte le reazioni del mondo politico. Anche nelle altre zone della città, i nquartieri più colpiti dalla tragedia (Sampierdarena, Cornigliano e Certosa) è stato ricordato l’evento.Con un colpo di benna su un piccolo edificio da demolire sono cominciati, nel terzo anniversario del crollo di Ponte Morandi, i lavori propedeutici alla realizzazione del "Memoriale 14.08.2018" in ricordo delle 43 vittime. Alla cerimonia oltre al sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, i ministri alle Infrastrutture Enrico Giovannini e alla Giustizia Marta Cartabia, una rappresentanza dei familiari delle vittime del crollo Ponte Morandi, l'architetto Stefano Boeri, progettista del memoriale. È stato lui a presentare il progetto alle autorità: «Ormai un anno e mezzo fa abbiamo visitato questo spazio, sono stati i familiari delle vittime a volere che fosse realizzato qui, dove c'era la pila 9 (quella che cedendo ha innescato il crollo del viadotto) - ha detto - la forza delle macerie era già un invito a costruirlo qui». La struttura sarà ricavata, in parte, da un ex capannone che ospitava mezzi della municipalizzata per i rifiuti Amiu nella zona della pila 9 del vecchio Ponte Morandi e sotto uno degli impalcati del nuovo viadotto. Nel capannone principale si trovano ancora alcune macerie del ponte, i reperti in vista del processo, ed è per questo che per l'avvio del cantiere vero e proprio servirà prima il dissequestro da parte della procura. Alla "prima picconata" presenti anche l'ex procuratore capo di Genova Francesco Cozzi e il questore Vincenzo Ciarambino e il prefetto Franceschelli. In un'intervista al Secolo XIX la ministra della Giustizia ha assicurato che «il processo per il Ponte Morandi non corre alcun rischio" aggiungendo di aver ricevuto a proposito del dibattito sulla riforma del processo penale "legittime preoccupazioni dei familiari delle vittime». Mentre in un’intervista a La Stampa Giovannini sottolinea che «il dramma del ponte di Genova ha determinato un cambiamento culturale a favore della sicurezza che ora va rafforzato grazie alle risorse disponibili». Aggiungendo: «In questi sei mesi di governo - spiega - abbiamo rafforzato le linee guida per l'analisi della sicurezza di ponti e gallerie, gli obblighi per i gestori di fare indagini regolari e periodiche, redigendo un "registro"delle opere e dei piani di manutenzione. Abbiamo rilanciato e avviato la piena operatività Ansfisa, l'Agenzia per la sicurezza delle ferrovie e delle Infrastrutture, che ha iniziato le ispezioni, e rafforzato i controlli eseguiti dagli ispettori del ministero».Per il presidente della regione Giovanni Toti: «È doveroso ricordare le 43 vittime del crollo del ponte Morandi, ma è doveroso soprattutto venire qui ogni anno a promettere che non accada mai più». E ancora: «Il memoriale non è solo un ricordo per chi non c'è più, è soprattutto un monito per chi c'è e chi ci sarà, che una cosa del genere non possa accadere nuovamente».