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Edizione del 14/08/2021
Estratto da pag. 1
Ponte Morandi tre anni dopo: cosa sappiamo. Oggi il giorno del ricordo - Cronaca
A Genova verrà posata la prima pietra del Memoriale. Il procuratore Cozzi: "Catena di omissioni, chi doveva fare non ha fatto"
A Genova verrà posata la prima pietra del Memoriale. Il procuratore Cozzi: "Catena di omissioni, chi doveva fare non ha fatto"

Genova, 14 agosto 2021 - Erano le 11.36 della vigilia di Ferragosto 20218, come oggi tre anni fa. Una mattinata di pioggia incessante e temporali su Genova quando all'improvviso un boato impressionante e una gigantesca nuovola di fumo fecero piombare la città nell'apocalisse. Il viadotto sul Polcevera dell'autostrada A10, noto a tutti come ponte Morandi dal nome dell'ingegnere che lo progettò, crolla inghiottendo per sempre la vita di 43 persone e segnando una ferita che non si rimarginerà mai più nella pelle non solo di Genova ma dell'Italia intera.

Oggi - tre anni dopo - il Morandi ha lasciato il posto al nuovo ponte di Genova disegnato da Renzo Piano e costruito a tempo di record se consideriamo i tempi standard italiani. Ma il dolore, quello, è rimasto intatto. Giorno di ricordi, di emozioni mai sopite. Di rabbia per l'incuria nella manutenzione del manufatto. Di polemiche.

Sommario

Oggi dunque è il giorno del ricordo preceduto ieri sera da tre fiaccolate che hanno ricordato nei quartieri genovesi più colpiti il crollo. Sampierdarena, Cornigliano e Certosa hanno sfilato sotto il nuovo viadotto fino al ponte delle Ratelle, una passerella pedonale che da ieri sera è intitolata alle vittime. Oggi i ministri della Giustizia Marta Cartabia e delle infrastrutture Enrico Giovannini deporranno una corona d'alloro nella Radura e assisteranno alla posa della prima pietra del Memoriale disegnato dall'architetto Stefano Boeri.

Le cerimonie sono iniziate con la celebrazione della messa nella basilica di Certosa, celebrata dall'arcivescovo Marco Tasca. In chiesa i ministri della a Cartabia e Giovannini, con il sindaco Marco Bucci, il presidente della Regione Giovanni Toti, familiari delle vittime, cittadini comuni.

La maxi inchiesta coordinata dal procuratore capo di Genova Francesco Cozzi è stata chiusa dopo quasi due anni con 59 indagati oltre alle due società Autostrade per l'Italia e Spea Engineering, responsabile delle manutenzioni. Due gli incidenti probatori, oltre 200 testimoni ascoltati, migliaia di intercettazioni, 60 terabyte di materiale sequestrato. E il procuratore Cozzi in un'intervista a Repubblica spiega: "Quale è la verità alla fine lo stabilirà il processo, che dovrebbe iniziare nel primo semestre 2022 dopo la decisione sui rinvii a giudizio, ma secondo noi che abbiamo condotto le indagini, è emersa una catena di omissioni intollerabile che ha causato il disastro. Non c'erano società in difficoltà economiche, i bilanci erano sotto gli occhi di tutti. Chi doveva fare non ha fatto".

Al posto del ponte Morandi oggi c'è un nuovo viadotto, intitolato "Genova San Giorgio" e inaugurato poco più di un anno fa, il 3 agosto 2020, costruito in soli dieci mesi e pagato 450 milioni da Autostrade. Progettato da Renzo Piano e realizzato da oltre mille lavoratori, resistito anche alle difficolta' della pandemia, è un gioiello di efficienza, sicurezza e tecnologia.

 

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