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Edizione del 13/08/2021
Estratto da pag. 1
Incendi: siamo allo scaricabarile tra governo e regioni
Incendi: siamo allo scaricabarile tra governo e regioniGli ambientalisti minacciano di denunciare la Regione Siciliana: in pienacatastrofe incendi pensa all’apertura anticipata della caccia[13 Agosto 2021][incendi-governo-regioni-640x468]Sta facendo rumore l’Intervista alla Stampa del sottosegretario agli interniCarlo Sibilia (M5S) che ha detto. «Purtroppo paghiamo la mancanza diprevenzione. E le responsabilità delle Regioni sono molte».Un’intervista che ha suscitato subito l’adirata replica del presidente evicepresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga (Lega, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia)e Michele Emiliano (PD, presidente della Regione Puglia), che in un comunicatocongiunto scrivono: «Il sottosegretario Sibilia si astenga dallo scaricare leresponsabilità sulle Regioni ed eviti, specie in un contesto delicato comequello attuale, di alimentare pericolosi scontri tra istituzioni. E’ noto atutti infatti che il raggio d’azione delle Regioni in materia di politicheforestali sia fortemente incentrato alla fase programmatoria di prevenzione maallo stesso tempo condizionato dalla presenza di norme nazionali che limitanogli interventi e che non consentono di predisporre le infrastrutture necessariealle azioni di contrasto delle emergenze, anche per gli adeguati finanziamentiin materia di difesa del suolo che sono mancati in questi anni».Un vero e proprio scontro istituzionale tra le maggiori forze che appoggianogoverno di (quasi) unità nazionale di Mario Draghi e che Fedriga ed Emilianoattizzano facendo finta di volerlo spegnere: «Le Regioni e le Province Autonomesi sono sempre distinte per senso di responsabilità e spirito collaborativonelle relazioni con il Governo, superando le divisioni di natura politica infavore della ricerca della massima intesa sui temi di interesse collettivo: unapproccio costruttivo che ci ha più volte suggerito di non alzare i toni e dinon sottolineare con la giustificata enfasi alcune perduranti mancanze degliEsecutivi nazionali che ai sono succeduti in questi anni nei confronti delleAmministrazioni territoriali. Scaricare la responsabilità sulle Regioni e sulleProvince Autonome, come qualche frangia neocentralista ha già tentato di farenel corso di più fasi dell’emergenza Covid, è non solo sleale, ma profondamenteirrispettoso in primo luogo nei confronti dei cittadini, che dalla politica simeritano risposte concrete e non prese di posizione di comodo».Sulla sua pagina Facebook il sottosegretario pentastellato ha replicatoindirettamente ieri ricordando il lavoro del governo centrale nella lotta agliincendi: «Come abbiamo disposto dal Centro Operativo Nazionale di Roma, oggisono in arrivo nuovi rinforzi in Calabria, dove giungeranno nelle prossime ore130 Vigili del Fuoco provenienti da Lazio, Lombardia, Toscana, Marche, Veneto,Emilia-Romagna. Siamo in emergenza roghi e ciò per le mancanze di chi ha lacompetenza della prevenzione e contrasto agli incendi boschivi sul territorio.La prevenzione va fatta in tempo di pace e non ad emergenza in corso. In ognicaso c’è il massimo supporto del Ministero dell’Interno e del Corpo Nazionaledei Vigili del Fuoco per risolvere il prima possibile la situazione ed aiutarele Regioni colpite dai roghi. I nostri uomini sono pronti a spegnere incendi ea salvare vite, non dobbiamo permettere a nessuno di scaricare leresponsabilità su di loro. Sono stati effettuati ben 528 interventi dei Vigilidel Fuoco nelle ultime 12 ore: 230 in Sicilia, dove la situazione è sottocontrollo, con 84 squadre al lavoro. 100 interventi in Calabria, dove lemaggiori criticità si riscontrano nel reggino, catanzarese e cosentino. Eattualmente sono in volo 5 Canadair. Grazie a tutti per il lavoro che statefacendo ogni istante».In Sicilia la situazione è così sfuggita di controllo che il 10 agosto Wwf,Lipu, Legambiente Sicilia, GRE, Gruppi Ricerca Ecologica – Sicilia, ItaliaNostra Sicilia e MAN – Associazione Mediterranea per la Natura hanno inviatouna diffida al presidente e agli assessori all’agricoltura e all’ambiente dellaRe
gione Siciliana (e per conoscenza al governo), perché mentre infuriano gliincendi la Regione pensa all’apertura anticipata della caccia l’1, 4, 5, 11 e12 settembre e all’apertura generale dal 19 settembre 2021 al 31 gennaio 2022. Secondo gli ambientalisti, così la Regione violerebbe le disposizionidell’Ispra in caso di vulnerabiltà della fauna a causa di siccità e incendi ele direttive europee Habitat e Uccelli.Le 6 organizzazioni ambientaliste chiedono al presidente della RegioneSiciliana di «Attivarsi con i poteri sostitutivi previsti dalla legge in casodi inerzia o di inadempimento da parte dei competenti Assessori» e al ministrodella transizione ecologica di «Intervenire presso la Regione Siciliana in casodi difetto o inerzia in ordine al doveroso intervento di cui sopra, anche coipoteri sostitutivi e contingibili previsti ex Legge n. 59/1987, onde impedirel’ulteriore compromissione della fauna selvatica e del patrimonio naturalisticoe di biodiversità».Wwf, Lipu, Legambiente, GRE, Italia Nostra e MAN avvertono che nel cui le lororichieste non avessero risposta entro giorni 7 giorni «Saranno costrette apromuovere le azioni giudiziarie ritenute più opportune, affinché non soltantovengano assicurate il rispetto della legalità e la tutela della faunaselvatica, ma venga anche valutata la responsabilità personale – di naturacivile, penale e amministrativo-contabile verosimilmente insita nelleillegittime azioni e statuizioni sopra rappresentate – alla quale rimangonoesposti il Presidente della Regione e gli Assessori in indirizzo, perdeliberata, immotivata e continuativa violazione di norme regionali, statali edeuropee».