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Edizione del 12/08/2021
Estratto da pag. 1
Mesagne festaggia l`oro, Emiliano: “Ringrazio la città, i genitori di Vito e il maestro Baglivo”
Nonostante l’arrivo in forte ritardo alla manifestazione, il governatore della Puglia ha espresso parole di riconoscimento e di orgoglio, annunciando il Gala che onorerà gli atleti olimpici della regione
Nonostante l’arrivo in forte ritardo alla manifestazione, il governatore della Puglia ha espresso parole di riconoscimento e di orgoglio, annunciando il Gala che onorerà gli atleti olimpici della regione

MESAGNE – “Ecco, la musica è finita. Gli amici se ne vanno” canterebbe Ornella Vanoni sul palco a luci spente e il parcheggio svuotato dalle auto: una serata piena di emozioni la festa per il campione olimpico Vito Dell’Aquila che, si allontanava dallo stadio “Guarini” di Mesagne con l’amaro in bocca per non aver visto sul palco insieme a lui il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, come da scaletta.

E, invece, tre quarti d’ora dopo la chiusura della manifestazione, organizzata dall’amministrazione comunale, il presidente ha fatto il suo ingresso sul rettangolo verde, scusandosi per il ritardo, salutando Vito Dell’Aquila e stringendo la mano a mamma Pasana e a papà Leo.

“Sei piccolino e di una commozione incredibile, hai detto delle cose meravigliose sul maestro Baglivo e siamo orgogliosi di te” ha detto il presidente Michele Emiliano in un primo approccio con Vito Dell’Aquila, mentre Angelo Cito, presidente della Federazione italiana di Taekwondo dava a entrambe una pacca affettuosa sulla spalla.

Poi l’atleta dorato di Tokyo 2020, meglio noto in nazionale come “Il cavaliere nero”, ha donato al presidente il caschetto rosso calzato durante le Olimpiadi con il proprio autografo.

“Innanzitutto, è importante il sacrificio di questi ragazzi perché hanno lanciato un segnale a tutti, giovani e anziani. Perché senza sacrificio non c’è risultato. E per noi è motivo di grande orgoglio perché nel caso di Vito Dell’Aquila è stata premiata una delle scuole sportive più importanti d’Italia, quella del maestro Baglivo che ha centinaia di campioni mondiali, in Europa, la medaglia d’oro di Molfetta.

Una affermazione che è orgoglio della Puglia, ma soprattutto di Mesagne, perché Mesagne ha bisogno di questi ragazzi, ha bisogno del maestro Baglivo e io sono venuto qui soprattutto per ringraziare la città, i genitori di Vito, i suoi allenatori, i compagni che lo hanno aiutato ad arrivare a questo risultato e a dirgli che ci ha riempito di orgoglio e di felicità” dice il presidente Michele Emiliano, arrivato tardi a causa della presentazione del libro del governatore della regione Emilia, Stefano Bonaccini, nella città di Brindisi.

“I nostri atleti che hanno vinto le medaglie e anche quelli che si sono piazzati nella maniera più opportuna riceveranno il riconoscimento – anticipa il presidente Michele Emiliano riguardo alla serata di Gala che sta organizzando per gli atleti pugliesi di Tokyo 2020-.  Mesagne deve essere onorata tutti i giorni, non solo quando vince le Olimpiadi e certamente questa scuola, va sostenuta e va fatta crescere ulteriormente” conlcude dopo aver scattato le foto di rito con il sindaco Toni Matarrelli e il maestro Roberto Baglivo.

Condotta dal giornalista Cosimo Saracino, la serata organizzata dall’amministrazione comunale, ha avuto un grande successo: a intrattenere il pubblico nel momento iniziale e poi finale, il comico Gianluca Impastato (noto ai più come “Chicco d’oliva”), e poi gli interventi del primo cittadino Toni Matarrelli, dell’oro olimpico di Londra 2012 Carlo Molfetta, il maestro Roberto Baglivo che ha cresciuto nella palestra New Marzial entrambe gli atleti azzurri del gruppo sportivo dell’Arma dei carabinieri. L’intervento di Angelo Cito, presidente della Federazione italiana di taekwondo e le associazioni sportive locali che hanno voluto rendere omaggio a un campione esempio per tutti, simbolo di una speranza ritrovata al tempo del Covid-19.

Ma, certamente, il momento più emozionante è stato il racconto della vita di Vito Dell’Aquila attraverso l’intervista al giovane atleta e agli scatti che scorrevano sul maxischermo.

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