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Edizione del 05/08/2021
Estratto da pag. 1
Hacker Regione Lazio, c`è tempo fino a sabato per il riscatto: poi? Cancellano tutte le prenotazioni mediche e il bollo auto?
di Lorenzo BriottiPubblicato il 5 Agosto 2021 11:13 | Ultimo aggiornamento: 5 Agosto 2021 11:17regione lazio ansaregione lazio ansaHacker Regione Lazio, c’è tempo fino a sabato per il riscatto: poi? Cancellanotutte le prenotazioni mediche e il bollo auto? Nella foto l’avviso pubblicatodagli hacker (Ansa) Hacker Regione Lazio, c’è tempo fino a sabato per il riscatto: poi? Cancellanotutte le prenotazioni mediche e il bollo auto? A partire da ieri (mercoledì 4 agosto) si è infatti attivato il conto allarovescia del malware che ha colpito il database cifrando milioni di dati, nonsoltanto sanitari.“Non si esclude che possa essere scattato un timer interno al virus collegatoal ransomware che contiene la richiesta di riscatto, come sempre avviene inquesto genere di intrusioni informatiche. Gli hacker avrebbero lanciato unultimatum di 72 ore allo scadere del quale non è ancora chiaro cosa potrebbeaccadere“, spiega il Corriere. Il rischio è che venga cancellato tutto. Sempre il Corriere aggiunge che “si teme che possano andare perduti per semprei dati criptati dai criminali, come anche che all’interno del file possanoesserci le istruzioni per il pagamento del riscatto”.Attaccco hacker Regione Lazio, indaga anche l’Fbi statunitenseAd indagare sull’attacco, alla Polizia Postale si è affiancata l’Fbistatunitense e l‘Europol, il centro europeo per la criminalità informatica.L”inchiesta è coordinata dal procuratore di Roma Michele Prestipino e dalprocuratore aggiunto Angelantonio Racanelli per i reati di accesso abusivo asistema informatico, tentata estorsione e danneggiamento ai sistemiinformatici. Tutti aggravati dalla finalità di terrorismo.Il Tempo parla di “stupore da parte dei tecnici dell’Fbi” i quali avrebberoscoperto che l’attacco hacker risalirebbe ad almeno due mesi fa. Il giornaleromano scrive che in questo “lungo tempo, oltre a criptare tutti i datisottratti gli hacker avrebbero comodamente distrutto ogni back up (non soloquelli sanitari, ma anche quelli sul bollo auto, licenze varie etc…) fatto chesarebbe stato essenziale per rimettere in piedi il sistema, anche di fronte alfurto della prima linea dei dati, quelli banalmente on line”.La Regione Lazio e le altre fonti di informazione non confermano quanto scrittoda Il Tempo. Bisognerà quindi aspettare le prossime ore per capire se davverosarà impossibile rintracciare dati o anche solo una parte di essi. Nessun sistema informatio è protetto al cento per centoQuello che è chiaro è che l’attacco hacker alla Regione Lazio riscoperchia unatriste realtà secondo la quale nessun sistema è protetto al cento per centorispetto alla pirateria informatica. A scriverlo è La Stampa citata da Dagospia. Bisognerà quindi trovare una modalità condivisa per mettere in sicurezza lereti informatiche mondiali, operazione non certo facile.Anche sul versante interno c’è molta fibrillazione. Specialmente tra le regionisiano esse governate dalla destra o dalla sinistra. “Fronteggiare a 360 gradiil rischio cybernetico oggi rappresenta una delle priorità per la sicurezzanazionale e locale” . A dirlo è Massimiliano Fedriga, presidente dellaConferenza delle Regioni. Il governatore del Friuli Venezia Giulia chiede unosforzo congiunto governo-Regioni e investimenti appropriati da inserire anchenel Pnrr.Anche il Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, èintervenuto sulla vicenda. Martedì ha scoltato il ministro dell’Interno LucianaLamorgese. Mercoledì è stato sentito invece il direttore generale del Dis(Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), l’ambasciatrice ElisabettaBelloni, e il vicedirettore, Roberto Baldoni.“Ci è stata fornita una ricostruzione ampia e circostanziata dell’evento”.Ricostruzione che ha chiaro chiarito “le dinamiche, l’impatto, le possibiliconseguenze, e prospettando le misure di contrasto più efficaci da adottare”. Adirlo è il presidente del Copasir, Adolfo Urso di Fratelli d’Italia. “Possiamodire che anche l’intelligence si è mossa subito per capire come contrastaremeglio e nel contempo l’amministrazione sta agendo per ripristinare ineffi
cienza il sistema”.Regione Lazio, assessore D’Amato rassicura: “Entro 3 giorni riprenderannoprenotazioni vaccini”L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, in prima linea fin dasubito, intanto rassicura: “Entro 3 giorni riprenderanno le prenotazioni deivaccini e Anagrafe Vaccinale Regionale. A seguire Asur-Anagrafe Sanitaria UnicaRegionale, cuore dell’Anagrafe Sanitaria condivisa con le anagrafi locali eaziendali”.“Poi Fse-Fascicolo Sanitario Elettronico e infine entro metà mese il nuovosistema Cup per la gestione delle prenotazioni di esami e visite”, ha spiegato.Amato ha garantito che l’attacco informatico non ha avuto alcuna ripercussionesu tutta la rete ospedaliera e dell’emergenza-urgenza e nessun dato sanitario èstato sottratto”.