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Edizione del 21/02/2020
Estratto da pag. 1
Fimmg:?“Pareri favorevoli di Mef e Salute su convenzione mmg sono un importante passo in avanti”
Il segretario generale Silvestro Scotti commenta la notizia del parerefavorevole espresso dal Mef, su impulso del ministro Roberto Gualtieri,rispetto all’Atto di indirizzo per il rinnovo dell’Accordo collettivo nazionaledella medicina convenzionata. "Ora toccherà alla Conferenza delle Regioniattivare sulla base del parere favorevole la bozza preliminare già stilata il 5settembre scorso".[front325780]21 FEB - "Un passo avanti fondamentale affinché i medici della medicinagenerale possano vedere finalmente riconosciuto una parte del loro diritto allaevoluzione del proprio reddito troppo ritardato dalla necessaria complessità didiscussione del rinnovo normativo dell'Acn. Il percorso non è ancora alla fine,ma grazie alla primaria attenzione del ministro Roberto Speranza, prima, e delministro Roberto Gualtieri, ora, entro qualche mese la partita si potrebbefinalmente chiudere". Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, commenta lanotizia del parere favorevole espresso dal Mef, su impulso del ministro RobertoGualtieri, rispetto all’Atto di indirizzo per il rinnovo dell’Accordocollettivo nazionale della medicina convenzionata. L’Atto di indirizzo, come previsto per legge, era stato inviato alla Presidenzadel Consiglio per una valutazione del Ministero della Salute e del Ministerodell’Economia e delle Finanze. Dopo qualche momento di impasse, grazie allasensibilità politica mostrata dal ministro Roberto Speranza e ora da RobertoGualtieri, si apre il percorso verso una determinazione definitiva dell’Atto. "Ora toccherà alla Conferenza delle Regioni – ricorda Scotti – attivare sullabase del parere favorevole la bozza preliminare già stilata il 5 settembrescorso". Un percorso che dovrà ancora dipanarsi attraverso diversi step, ma che"se si evitano complessità burocratiche, a questo punto non più tollerabili,potrà concludersi entro pochi mesi". Dal momento dellaformalizzazione dell’accordo tra sindacati e Sisac si passerà alla firma delpresidente del Comitato di Settore, all’analisi della Corte dei Conti chedescrive il proprio parere (nel termine di 15 giorni, parere per legge nonvincolante) per poi, infine, passare in Conferenza Stato Regioni per laratifica dell'Atto di Intesa, ratifica che corrisponderà in termini di dataalla decorrenza dell'Acn. Entro breve, quindi, si potranno ottenere l’adeguamento degli stipendi deimedici al 2017 e il riconoscimento delle quote arretrate relative al 2018, 2019e parte realizzata del 2020. Integrazioni dei trattamenti economici nellemisure dell’1,09% per il 2017, valore a cui si aggiunge l’incrementocorrispondente dell’indennità di vacanza contrattuale pari allo 0,75%, per untotale dell'1,84%. L'approvazione dell'Atto di indirizzo crea poi anche ladefinizione dei contenuti economici a definirsi al completamento dell’Acn peril 2018 con un incremento previsto per il conseguimento di un beneficiocomplessivo a regime del 4,23%. "Questo risultato – conclude Scotti – è molto importante ma non puòessere visto come un traguardo fine a se stesso, perché è parte del più ampiopercorso che deve condurre alla definizione dell’Accordo collettivo nazionale,che ,va ricordato, sta subendo notevoli ritardi dovuti alla necessariadiscussione di un normativo che deve omologare tutti gli articoli alleevoluzioni legislative degli ultimi 10 anni, evoluzioni che non sempre sonocoerenti tra il livello nazionale e gli sviluppi regionali, che creano lanecessità di una attenzione alla omogeneizzazione di tutte le norme e al lorocoordinamento, che non metta in discussione quanto realizzato in questi anni mache soprattutto non tarpi le ali allo sviluppo del territorio nella direzioneche Fimmg auspica". "Tutto questo però non poteva, e non può continuare a mettere in discussione lelegittime aspettative economiche di una categoria ferma al 2010 e che,ricordiamo, assume nel proprio reddito anche i costi dell’assistenza, costi chein questi anni non si sono certo fermati per attendere l'Acn ma hanno seguitol'evoluzione delle situazioni economiche finanziarie e i medici se le sonocaricate, di fatto, riducendo ulteriorment
e il proprio margine di redditoprofessionale. Oggi grazie al Governo e ai ministri Gualtieri e Speranza diamoun segnale di attenzione a tutto questo e speriamo che le Regioni rispondanocon la stessa attenzione". 21 febbraio 2020