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Edizione del 03/08/2021
Estratto da pag. 1
Giorgetti (Mise): "Mirafiori sarebbe l`ideale per la fabbrica di semiconduttori di Intel”
Il ministro dello Sviluppo economico conferma le ipotesi circolate negli ultimi giorni: la multinazionale americana dell''hitech potrebbe insediarsi in un''area del polo automobilistico torinese. Leggi la notizia su Quattroruote.it
Persa la chance di ospitare una delle gigafactory del gruppo Stellantis, per Torino, e in particolare per Mirafiori, si apre la possibilità di un insediamento produttivo del tutto slegato dalla sua storia automobilistica ma in grado, per importanza e dimensioni, di rilanciare la tradizione industriale dell’intera area. Da alcuni giorni, infatti, circola l’ipotesi che parte delle vecchie strutture del polo della Fiat possano essere scelte dalla Intel per realizzare una mega-fabbrica per la produzione di semiconduttori. Al momento non ci sono progetti concreti, ma la questione è all’esame del governo, e in particolare del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. Il quale, proprio oggi, ha affermato che: “Mirafiori soddisfa tutti i requisiti per ospitare una fabbrica dell’Intel”. 



Gli incontri. L’argomento è stato affrontato nel corso di un incontro con diversi esponenti delle istituzioni locali, tra cui il sindaco di Torino, Chiara Appendino, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. "Il Mise ha approfondito la questione Intel”, ha aggiunto Giorgetti ricordando di aver "personalmente incontrato, nelle settimane scorse, anche l'amministratore delegato”, Pat Gelsinger. Proprio il manager statunitense, in un’intervista concessa a Repubblica a inizio luglio, dopo aver incontrato anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha parlato di un progetto da 100 miliardi di dollari per la realizzazione in Europa di una fabbrica di semiconduttori e ha indicato proprio l’Italia tra le possibili localizzazioni. 

Le altre candidature. Torino sembra essere entrata tra le candidate, insieme con altre località europee, tra cui una ex base aerea a Penzing-Landsberg, non lontano da Monaco di Baviera. Il capoluogo piemontese e l’intera regione possono contare su una serie di vantaggi, come la presenza di atenei di alto livello, competenze diffuse nel settore tecnologico e aziende attive direttamente nel comparto dei semiconduttori. Servono, però, ingenti finanziamenti pubblici: si parla di almeno 8 miliardi di euro. Anche per questo Giorgetti ha parlato di un "progetto con un impatto enorme per tutto il territorio e la sua economia. Ho pensato che abbiamo già un'area infrastrutturata per questa realizzazione, che è quella di Mirafiori, nella parte non utilizzata. Secondo me soddisfa tutti i requisiti: non è l'unica candidata ma quella più qualificata". "Cosa farà Intel non lo sappiamo" ha proseguito Giorgetti "ma vista l'entità dell'investimento, anche per il contributo statale, ritengo che si arriverà a una diffusa rete sul territorio europeo. In questa logica penso a due o tre realtà, di cui una in Italia”, ha proseguito. "Così, ritengo che possa esserci anche il via libera dell'Italia all'investimento dello Stato per oltre 8 miliardi e che ci siano ragionevoli speranze su Torino, ma è bene non creare facili aspettative ed entusiasmi”. In ogni caso, l’arrivo della Intel sotto la Mole rappresenterebbe una grande opportunità di rilancio per una città sempre meno legata all’auto e alla Fiat e alla ricerca di un futuro alternativo.