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Edizione del 28/07/2021
Estratto da pag. 1
Scuola, governo spaccato su vaccino obbligatorio anche per gli studenti | Il Primato Nazionale
Maggioranza divisa su obbligo vaccino anche per studenti e su green pass a scuola, no della Lega Il Primato Nazionale
Roma, 28 lug – Governo spaccato sul ritorno a scuola con vaccino e green pass: la Lega dice no all’obbligo anche per gli studenti. Settembre si avvicina ma il governo è diviso su come riaprire le scuole scongiurando una volta per tutte il ricorso alla Dad. Intanto l’associazione dei presidi chiede al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi il green pass non solo a professori e personale, ma anche agli studenti che possono farlo e alternative per i non vaccinati.

Si complica ulteriormente il quadro del ritorno in presenza in classe a settembre tra vaccino obbligatorio e green pass. I presidi chiedono maggiori restrizioni e controlli. “Le condizioni per un rientro duraturo e in presenza dipendono essenzialmente dall’esito della campagna vaccinale per personale della scuola e studenti. L’alternativa a questo, deve essere chiaro a tutti, è la didattica a distanza“. Così Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi. Dal canto suo, Bianchi conferma che “l’obiettivo del governo è il ritorno a scuola in presenza“. E assicura: “Siamo pronti per il Piano scuola che condivideremo con Regioni e autonomie locali in Conferenza unificata”, fissata per giovedì prossimo. Ora bisogna capire come intervenire.

Intanto sul fronte green pass arriva il no della Lega. “Il green pass per accedere agli istituti scolastici? Non scherziamo, piuttosto dobbiamo continuare a vaccinare gli anziani e le persone fragili”. E’ l’avvertimento di Matteo Salvini, stamani in Umbria, a margine della sua presenza a sostegno del referendum sulla Giustizia. “Il vaccino salva la vita e questo è fuori discussione, ma dico no nell’obbligare i bimbi di 12-13 anni alla vaccinazione“, è la posizione del leader del Carroccio.

L’opzione obbligo vaccinale è ancora sul tavolo per quanto riguarda prof e personale scolastico. Il sottosegretario alla Salute, il forzista Andrea Costa, spiega che se il problema delle mancate vaccinazioni del personale scolastico “dovesse persistere, dobbiamo valutare anche l’ipotesi di introdurre l’obbligo vaccinale per questa categoria”. Sono ancora 222mila i non vaccinati tra prof e personale che vanno in qualche modo convinti. Allo studio c’è la sospensione dal lavoro, come già fatto col personale sanitario.

Ma non è soltanto questione di vaccini e green pass, resta il nodo trasporti. Il presidente della Conferenza delle regioni e del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, fa presente che “per riprendere la scuola in presenza per tutti, senza più dover ricorrere alla didattica a distanza, la percentuale di riempimento dei mezzi pubblici dovrà salire all’80“. Ovvio che è improponibile il green pass per prendere bus e metro ma il governo dovrà intervenire per aumentare la capienza in sicurezza. Infine, come fatto presente dai sindacati, resta il problema delle classi-pollaio. La mascherina obbligatoria ovvierà alla mancanza di distanziamento, ma forse saranno comunque necessari turni e scaglionamenti.

Tutti questi nodi dovranno essere affrontati dal Consiglio dei ministri convocato per domani. Una serie di gatte da pelare per il premier Mario Draghi, alle prese con una maggioranza tanto eterogenea quanto divisa.

Adolfo Spezzaferro

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