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Edizione del 26/07/2021
Estratto da pag. 1
Pale eoliche, ricorso al Tar del comune di Bagnoregio contro la determina della provincia - Tusciaweb.eu
Pale eoliche, ricorso al Tar del comune di Bagnoregio contro la determina della provincia. Ambiente - Il sindaco Luca Profili sulla realizzazione di impianti nella Tuscia: "Serve una programmazione nazionale..."
Ambiente - Il sindaco Luca Profili sulla realizzazione di impianti nella Tuscia: "Serve una programmazione nazionale..."Pale eoliche, ricorso al Tar del comune di Bagnoregio contro la determina della provincia di Maurizia MarcoaldiCondividi la notizia:Bagnoregio –  “Credo sia giusto fare una programmazione nazionale per individuare i luoghi più idonei ad ospitare le pale eoliche. Penso a un tavolo che possa riguardare l’Anci, come associazione dei comuni, il ministro della Transizione ecologica, come punto di vista del governo, e la conferenza delle regioni. Credo che si possa lavorare in questa direzione per agire insieme e mettere al centro la cura del territorio e il paesaggio”. Il sindaco di Bagnoregio Luca Profili lancia una proposta. L’obiettivo è quello di una partecipazione condivisa per affrontare insieme il tema dell’energia rinnovabile. Il sindaco vorrebbe infatti scongiurare una proliferazione di impianti sul territorio della Tuscia.Luca Profili, sindaco di BagnoregioIn particolare il comune di Bagnoregio ha fatto ricorso al Tar per annullare la determina provinciale, del 22 febbraio scorso, che autorizzava la realizzazione di un aerogeneratore in località Podere Rosignolo. La Provincia a sua volta, dopo il ricorso presentato del comune, si è costituita in giudizio il 19 luglio scorso,  L’istanza cautelare sarà discussa dal Tar il 3 agosto. Il progetto riguarderebbe la realizzazione di una pala eolica alta 100 metri, con diametro rotore di 61 metri e una potenza di 0,975 Mwp.“Non siamo contrari alle energie rinnovabili – chiarisce il sindaco -, ma va fatta una programmazione nazionale, coordinata ed omogenea, per individuare dove realizzare gli impianti. Servirebbe una partecipazione condivisa con un tavolo che possa coinvolgere Anci, governo e conferenza delle regioni. Sarebbe un’importante opportunità di confronto, considerando che ora c’è anche un apposito ministero della Transizione ecologica. Insieme vanno individuate le zone più opportune per ospitare gli impianti”.“Andrebbe coinvolto anche il settore agricolo, fortemente interessato da questa problematica – aggiunge Profili -. È infatti evidente che se ad un agricoltore vengono offerte cifre molto alte per l’affitto dei terreni o l’acquisto degli stessi,  quell’agricoltore possa essere tentato dal cedere il terreno. Bisognerà quindi fare un ragionamento che comprenda anche il comparto agricolo”. Il sindaco vuole scongiurare il moltiplicarsi di progetti singoli. “La nostra paura è che, per eludere il discorso dei parchi eolici, vengano presentati questi progetti singoli che alla fine rischiano comunque di installare pale eoliche a distanza ravvicinata – aggiunge il sindaco -. Sul territorio di Bagnoregio, per esempio, è in programma la realizzazione anche di un’altra pala eolica. L’iter è già partito, ma anche in questo caso vedremo cosa sarà possibile fare”.Il comune di Bagnoregio ha comunque un proprio regolamento in merito. “Noi abbiamo un regolamento molto stringente sulle energie rinnovabili. Ma, per quanto il nostro regolamento possa essere fatto bene, è comunque comunale ed ha un valore relativo di fronte a normative regionali e nazionali – spiega Profili -. Ribadisco che noi non siamo contrari a prescindere, ma è anche evidentemente che Civita ha intrapreso un percorso delicato e la nostra attenzione è massima”.Il riferimento è alla candidatura di Civita di Bagnoregio nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. “La possibile realizzazione della pala eolica non pregiudica la candidatura all’Unesco. È però evidente che ci vuole attenzione nel preservare dei siti di particolare interesse turistico come può essere Civita. È bene indirizzarsi verso altre zone, anche se capisco la difficoltà dal momento che l’Italia è piena di bellezze. Non è facile e non voglio scaricare questo peso su altre zone. Però, essendo Civita candidata Unesco, è evidente che va posta particolare attenzione nei suoi confronti”. Maurizia Marcoaldi Condividi la notizia:Tweet 26 luglio, 2021