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Edizione del 20/02/2020
Estratto da pag. 1
Mangiacavalli Fnopo: “Un passo avanti importante con qualche ombra, che andr? ben declinato a livello locale”
[front8378868]20 FEB - “Un documento che per noi rappresenta un passo avanti e tra gli esempidegli ambiti di incarichi possibili e nelle quattro aree che prevede ci sonosempre, se non esclusivamente (come nella metà delle tipologieclinico-assistenziali) gli infermieri”.Così Barbara Mangiacavalli, presidente della Fnopi ha commentato il via liberadella Conferenza delle regioni al documento che riconosce alle professionisanitarie, infermieri in testa, le “competenze avanzate” (il primo passo versole specializzazioni) previste dall’ultimo contratto, ma non ancoraregolamentate. “È importante – ha aggiunto – quando si rifà a modelli esteri di Regno Unito,Scozia e Usa in cui il cosiddetto ‘Advanced Practice Nurse’ acquisiscecompetenze specialistiche con l’esperienza clinica e la partecipazione apercorsi formativi di secondo livello: master, corrispondente come livello diistruzione alla laurea magistrale, e dottorato, che consentono non solo diacquisire abilità e conoscenze specialistiche, ma anche di aumentare lecompetenze relative al ragionamento clinico e alla gestione di problemiassistenziali complessi. Un percorso che la Fnopi – aggiunge – sta portandoavanti da tempo ormai con i ministeri competenti perché siano riconosciute pergli infermieri vere e proprie specializzazioni, rispetto alle quali ora leRegioni hanno fatto il primo passo verso il riconoscimento di un modello chegiudicano necessario allo sviluppo ottimale dell’assistenza sul territorio”.“Sostenere le linee di indirizzo regionale – prosegue – è utile per far partireun percorso di riconoscimento e differenziazione delle responsabilitàinfermieristiche. È evidente che la declinazione pratica nelle Regioni dovràpoi essere governata per ridurre le distorsioni applicative rispetto al nostromodello di sviluppo della professione attuale e quello soprattutto per ilfuturo (specializzazioni, laurea magistrale con indirizzo clinico...)”. Ma non mancano nel documento anche aspetti problematici“Il documento approvato è una mediazione che raccoglie non totalmente la nostraproposta. Infatti lascia ancora margini alle Regioni per identificare ‘propriambiti di competenze avanzate/specialistiche’ mentre si auspicava un elencochiaro dell’ambito di esperto e specialista definito dai master” ha commentatoFranco Vallicella, componente esperto del Comitato centrale Fnopi che haspiegato gli aspetti positivi e quelli problematici del documento.Aspetti positivi sono:- si fornisce una base di riferimento unica a tutte le regioni sullametodologia per l'applicazione del contratto che nella parte più "evoluta"rimane ancora totalmente inapplicato;- si dà la possibilità di riconoscere pratiche "avanzare di esperto" già inessere, e questo significa - per i colleghi - la possibilità di unriconoscimento della responsabilità quotidianamente esercitata e supplementarerispetto a quanto richiesto all'infermiere privo di queste competenze;- il documento costituisce importante risposta al ricorso avanzato in Veneto(che ha anticipato i contenuti delle linee di indirizzo) della Cimo. Aspetti problematici sono:- non include un elenco certo di riferimento per le competenze avanzate/specialistiche con possibilità di integrazioni con appositi "meccanismi",questo rischia di creare una frammentazione di competenze che potrebbero esserericonosciute in alcune aziende e non in altre dove potrebbero addiritturaessere attribuite ad altri profili;- si introduce una differenziazione delle competenze (di base, livello 1,2) chepoi non trovano puntuale riferimento pratico e rischiano solo di fareconfusione;- si introduce una "prima" applicazione in cui si tengono uniti esperti especialisti ( anche se poi spero ci sarà il titolo a fare la differenza);- la tabella allegata è stata pensata per tutte le professioni, ma èindiscutibile che i concetti di esperto e specialista trovano la piena a emassima applicabilità a qualche profilo (infermiere, fisioterapista...) edifficilmente per altri, e quindi "sacrifica" la nostra enorme potenzialità. Ora, dopo l'approvazione del documento la Commissione Salute potrà avviareint
erlocuzioni con le rappresentanze degli Ordini nazionali delle professionisanitarie (Fnopi, Fn Tsrm-Pstrp, Fnopo) e con il Consiglio nazionale degliOrdini degli Assistenti Sociali e i sindacati del comparto sanità per lapresentazione dello stesso documento e il confronto su possibili tematiche dicarattere generale per la formazione complementare regionale. 20 febbraio 2020