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Edizione del 20/02/2020
Estratto da pag. 1
Ospedale di comunit?. Le Regioni trovano l’intesa che spiana la starda all’ok in Stato Regioni. Bonaccini: “Una conquista sociale”
Via libera dopo l'impasse dei mesi scorsi agli ospedali di comunità che sarannogestiti dagli infermieri per quanto riguarda l'assistenza con la responsabilitàclinica affidata a un medico di medicina generale o a un pediatra. Era untraguardo già fissato nel Patto per la salute 2014-2016 che ora viene raggiunto“grazie all’intenso lavoro congiunto delle Regioni e del Governo” ricorda ilpresidente delle Regioni.[front2826518]20 FEB - “Con l’intesa di oggi in Conferenza Stato-Regioni nascerà l’Ospedaledi Comunità. È una conquista sociale molto attesa che caratterizzerà in meglioil nostro servizio sanitario”. Questo il commento del Presidente della Conferenza delle Regioni, StefanoBonaccini all’approvazione, dopo lo stop dello scorso luglio, da parte delleRegioni del documento anticipato ieri da Quotidiano Sanità che dà semaforoverde alla creazione dell’Ospedale di Comunità. “Sarà una struttura di ricovero breve per quei pazienti che, a seguito di unepisodio di acuzie minori o per la riacutizzazione di patologie croniche,necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica – ha spiegato –L’ospedale di comunità svolgerà insomma una funzione intermedia tra la curadomiciliare e il ricovero ospedaliero. Con questa intesa abbiamo definito irequisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi per l’autorizzazioneall’esercizio degli Ospedali di comunità pubblici o privati. Era un traguardogià fissato nel Patto per la salute 2014-2016 che ora – conclude Bonaccini –viene raggiunto grazie all’intenso lavoro congiunto delle Regioni e delGoverno”. L’Ospedale di Comunità: scheda di sintesiSEDE - L’Odc può avere una sede propria, essere collocato in strutturesanitarie polifunzionali, presso presidi ospedalieri riconvertiti, pressostrutture residenziali oppure essere situato in una struttura ospedaliera, ma èsempre riconducibile all’ assistenza territoriale. POSTI LETTO - L’Odc ha un numero limitato di posti letto, di norma tra 15 e 20.É possibile prevedere l’estensione fino a due moduli e non oltre. L’ACCESSO - Possono accedere all’Odc pazienti con patologia acuta minore chenon necessitano di ricovero in ospedale o con patologie croniche riacutizzateche devono completare il processo di stabilizzazione clinica, con unavalutazione prognostica di risoluzione a breve termine (15-20 giorni),provenienti dal domicilio o da altre strutture residenziali, dal Prontosoccorso o dimessi da presidi ospedalieri per acuti. I pazienti ospitatinecessitano di assistenza infermieristica continuativa e assistenza medicaprogrammata o su specifica necessità. Tra gli obiettivi primari del ricoverodeve essere posto anche l’aumento di consapevolezza dei pazienti e delfamiliare/caregiver, attraverso l’addestramento alla migliore gestionepossibile delle nuove condizioni cliniche e terapeutiche e al riconoscimentoprecoce di eventuali sintomi di instabilità. Per l’accesso all’O.d.C. ènecessario che siano soddisfatti i seguenti criteri: diagnosi già definita;prognosi già definita; valutazione del carico assistenziale e della stabilitàclinica eventualmente attraverso scale standardizzate; programma di trattamentogià stilato e condiviso con il paziente e/o con la famiglia (ad eccezione delPronto Soccorso). ORGANIZZAZIONE E RESPONSABILITA’- La gestione delle attività dell’OdC èriconducibile all’organizzazione distrettuale e/o territoriale delle aziendesanitarie. La responsabilità gestionale-organizzativa complessiva dell’O.d.C. èin capo ad una figura individuata anche tra le professioni sanitarie dallaarticolazione territoriale aziendale di riferimento e svolge a che una funzionedi collegamento con i responsabili sanitari, clinici ed assistenziali, e ladirezione aziendaleLa responsabilità clinica dei pazienti è attribuita aUn medico di medicinagenerale (pediatra di libera scelta se O.d.C. pediatrico) oppure ad un medicooperante nella struttura scelto tra i medici dipendenti o convenzionati con ilSSN o appositamente incaricato dalla direzione della struttura (Per lestrutture private, un medico incaricato dalla struttura).La responsabilità assistenziale è
in capo all’infermiere secondo le propriecompetenze. L’assistenza/sorveglianza sanitaria infermieristica è garantitanelle 24 ore. ASPETTI STRUTTURALI - L’identificazione della struttura da utilizzare comeOspedale di Comunità deve seguire il criterio dell’economicità e razionalità ela progettazione degli spazi è orientata principalmente a garantire ilbenessere fisico e psicologico del paziente. Aspetti strutturali da contemplarenei requisiti regionali: Spazio attesa visitatori; Strutture di degenza concamere singole e camere da 2 a 4 posti letto aventi accesso diretto al bagno epoltrona comfort per il familiare e/o per la mobilizzazione del paziente; Areesoggiorno/consumo pasti; Locale per visite e medicazioni; Locali di lavoro perpersonale; Spogliatoio per il personale con servizio igienico; Locale/spazio dideposito materiale pulito; Locale/spazio di materiale sporco; Locale sosta eosservazione salme, in assenza di servizio mortuario. TECNOLOGIA - Aspetti tecnologici da contemplare nei requisiti regionali:Impianto di climatizzazione tale da garantire che la temperatura estiva einvernale sia compatibile con il benessere termico dei ricoverati; Impianto dierogazione ossigeno stabile o mobile; Impianto di comunicazione e chiamata consegnalazione acustica e luminosa al letto; Dotazioni tecnologiche idonee agarantire assistenza ordinaria e in emergenza, compresi dispositividiagnostici; Presidi antidecubito; Attrezzature per mobilizzazione/mobilitàcompresi gli ausili tecnici per la mobilità (corrimano, deambulatori) etrasporto dei pazienti. REQUISITI ORGANIZZATIVI E STANDARD CLINICO-ASSISTENZIALI - L’Odc pur avendoun’autonomia funzionale, opera in forte integrazione con gli altri servizisanitari, come i servizi di assistenza specialistica ambulatoriale e compresi iServizi di Emergenza Urgenza territoriali. L’Ospedale di Comunità costituisceun setting ideale per promuovere una maggior integrazione sia con la ComunitàLocale (associazioni di volontariato) che con i Servizi Sociali. Lacollaborazione tra ambito sanitario e sociale e la comunità locale rappresentaun elemento qualificante dell’Ospedale di Comunità a garanzia di una rispostaad un ampio insieme di bisogni e di tempestiva programmazione delle dimissioni.Inoltre, la collaborazione con le associazioni di volontariato potrà offrire unutile contributo anche nella rilevazione della qualità percepita dei pazienti edei familiari/caregiver.20 febbraio 2020