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Edizione del 22/07/2021
Estratto da pag. 1
GREEN PASS, PER CHI E DOVE: CDM DECRETO COVID ALLE 17/ Obblighi, regole e zone gialle
Green Pass, Decreto Covid alle 17 in CdM: si tratta ancora su parametri zone gialle e proroga stato d''emergenza. Gli obblighi e le regole dal 26 luglio
Da fonti qualificate di Palazzo Chigi all’ANSA è stata stilata la road map della lunga giornata di approvazione del Decreto Covid sul Green Pass: alle ore 15 la Cabina di regia politica con il Premier Draghi, alle ore 17 il Consiglio dei Ministri, al termine invece la conferenza stampa con il Presidente del Consiglio e i Ministri Speranza e Cartabia. Occhi puntati dunque sulla riunione del primo pomeriggio dove tutti i rappresentanti dei partiti porranno le specifiche perplessità in merito all’obbligo del Green Pass da attuare a partire dal lunedì 26 luglio con le gradualità e differenziazioni pronte ad essere modificate in corsa dall’ultima mediazione di questo pomeriggio.

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Prima del CdM è previsto anche un tavolo di confronto tra Governo e Regioni sui parametri di rischio e sull’obbligo di Green pass, che saranno disciplinati dal nuovo decreto Covid: «Noi – spiega il il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga – abbiamo fatto una proposta e su questa discutiamo con il Governo. Non penso debba essere una lotta di forza tra Regioni e Governo, bisogna trovare punto di incontro utile al Paese». Si va verso l’obbligo del pass per tutti i luoghi al chiuso, bar e ristoranti compresi (solo se ci si siede, non per servizio al bancone) con una dose di vaccino: la doppia dose invece sarà richiesta in luoghi molto affollati e con assembramenti. Il Green Pass per il momento non vedrà l’obbligo né a scuola né sui mezzi pubblici locali. «Stiamo lavorando in modo costruttivo con il Governo – conclude Fedriga – ci stiamo sentendo regolarmente. Questo pomeriggio avremo un altro incontro e vediamo che punto di caduta riusciamo a trovare per dare risposte al Paese in questo momento».

Green Pass, domani CdM Decreto Covid/ Regole 26 luglio: caos obblighi e zona gialla

Una convocazione del Consiglio dei Ministri numero 30 del Governo Draghi ancora non c’è ma fonti parlamentari confermano che ci sarà nella giornata di oggi: il tema è quello ormai consueto, il Decreto Covid con l’introduzione di nuove regole e obblighi sul Green Pass, la proroga dello stato di emergenza (al 30 ottobre o al 31 dicembre) e la modifica dei parametri per l’assegnazione delle fasce di rischio (i colori delle Regioni). La discussione e le trattative tra Governo, Regioni e gli stessi partiti prosegue ormai da giorni e dovrebbe vedere il termine ultimo con la sintesi del Premier Draghi nella Cabina di regia prevista in tarda mattinata a Palazzo Chigi.

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«Bisogna intervenire subito per evitare di trovarsi di fronte all’incubo di nuove chiusure», è la linea della Presidenza del Consiglio, anticipata dall’ANSA stamane dopo l’ennesimo annuncio di un rinvio di qualche ora per la Cabina di regia e, conseguentemente, del successivo CdM per il varo del Decreto Covid. La distanza tra i partiti è ancora profonda, con la Lega in particolare che non accetta l’obbligo del Green Pass per accedere praticamente ad ogni attività fuori dalla propria abitazione: «sulla proroga dello stato d’emergenza deciderà il presidente Draghi. A me interessa non rovinare la vita di milioni di italiani che ancora non sono coperti dal vaccino, molti non possono farlo per motivi di salute», ha spiegato stamattina Salvini ad “Agorà Estate”, aggiungendo «obbligo Green Pass? Non scherziamo. Non possiamo fermare a metà luglio una stagione turistica che sta faticosamente ripartendo. Soprattutto in un momento in cui, anche se risalgono i contagi, le terapie intensive restano quasi vuote». Non è da escludersi che in serata, al più tardi domani, possa presentarsi il Premier Draghi in conferenza stampa per illustrare le importanti novità sul Decreto Covid e il Green Pass, visto che tali provvedimenti incideranno direttamente sulle vacanze e le giornate degli italiani.

Al di là dello scontro molto accesso tra le forze politiche, con Forza Italia di Gelmin
i e Carfagna e Cambiamo! di Toti molto più vicini alle tesi di Pd e LeU in merito all’obbligo del Green Pass per quasi tutte le attività, la linea che cercherà di imprimere Palazzo Chigi prevede una differenziazione in 3 livelli di attività (come spiega l’Adnkronos con fonti dell’esecutivo):

– servizi essenziali che non richiedono Green Pass

– servizi ne prevedono una versione ‘light’, con una sola dose con una data già fissata e ravvicinata per la seconda

– elenco attività per cui il Green Pass dovrà attestare la vaccinazione completa

In merito ai contenuti però del “nuovo” Green Pass che si appresta a nascere nel prossimo Decreto Covid, un criterio sembra rimanere stabile per il Governo: obbligatorio con una dose di vaccino per tutti i luoghi al chiuso, compresi i ristoranti e bar se ci si siede, invece sarà doppia dose ovunque ci sia il rischio di assembramenti. Resta da capire con quali regole si potrà salire su aerei, treni, navi ma anche nei trasporti pubblici locali, anche se ieri sera il pre-Consiglio ha indicato chiaramente che non sarà questo Decreto Covid a fissare regole su metro, bus e tram (se ne riparlerà a settembre). Il Green Pass rimarrà valido con la certificazione del vaccino avvenuto, con un tampone negativo nelle 48 ore precedenti, o guariti dal Covid (con durata di 12 mesi dall’ultimo tampone negativo post-malattia). L’ipotesi che si sta facendo strada, secondo l’ANSA, è quella di partire da subito con l’obbligo del pass per tutta una serie di attività non essenziali mentre da settembre estenderlo a quelle essenziali.

Lo scontro è poi stato molto forte anche con le Regioni, visto che la Conferenza convocata ieri ha visto ribadire la proposta dei Governatori sulle modifiche ai parametri del monitoraggio che ogni settimana assegna i colori delle Regioni: per evitare un ingresso in zona gialla a 4-5 Regioni già nella prossima settimana, il Governo approverà il Dl Covid con partenza delle regole da lunedì 26 luglio, mandando in soffitta i vecchi parametri visto il diverso impatto su ospedalizzati e vittime che comporta l’ondata di Variante Delta. La Conferenza delle Regioni propone che per l’ingresso in zona gialla si debba superare il 20% dei posti a disposizione per le terapie intensive e il 30% di quelli nei reparti ordinari: di contro, Cts e Ministero della Salute terrebbero le soglie molto più basse (5% per le terapie intensive e 10% per i reparti medici), con il rischio però di far abbandonare la zona bianca (e dunque far ritornare il coprifuoco e alcune altre restrizioni) in pieno agosto ad un Paese in vacanza. Di contro, i Governatori hanno dato invece via libera all’obbligo della certificazione verde in zona bianca, purché «sia consentito il rilascio anche a chi non ha completato il ciclo vaccinale», fa sapere il Corriere della Sera. Per questo motivo nel Decreto Covid sarà specificato che chi ha già ricevuto la prima dose debba effettuare il richiamo, altrimenti il Green Pass perderà validità.



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