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Edizione del 20/07/2021
Estratto da pag. 1
Il ritardo sulle vaccinazioni e le divisioni sul green pass. Mentre di Covid si ammalano i 50enni no vax
Una “no vax” di 52 anni proveniente dalla costa Jonica cosentina è finita intubata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza a causa di una pericolosa polmonite provocata dal coronavirus.

La donna avvertiva febbre alta e problemi respiratori ed i parenti hanno deciso di portarla in pronto soccorso all’ospedale di Rossano. Qui è stato praticato il tampone e constatato che la signora era stata colpita dal covid.

La signora – secondo quanto si è appreso – sarebbe una convinta “no vax”. Proveniente da Terranova di Sibari, intanto, un’altra positiva in condizioni considerate preoccupanti è stata ricoverata nel reparto Malattie infettive dello stesso ospedale provinciale “Hub” di Cosenza

Sarebbe bene riflettere su episodi come questi mentre la risalita dei casi, ad oltre 2000 nuovi contagi, misurata oggi, dimostra che il virus circola di nuovo in modo massiccio nel nostro paese dove solo meno di metà della popolazione è vaccinato con le due dosi.

Siamo insomma alla vigilia di una nuova emergenza. E il governo giustamente vuole bruciare i tempi: la curva dei contagi con la variante Delta rischia infatti di mettere l’Italia nella stessa condizioni di altri Paesi e per evitare di tornare a chiudere e bloccare la ripresa economica occorre subito prendere provvedimenti.

Dunque la linea del ‘green pass subito’ si rafforza sempre di più nel governo, anche se restano le contrarietà della Lega e le perplessità delle Regioni di inserire criteri eccessivamente rigidi.

Fonti della maggioranza – scrive Agi – riferiscono che il premier Mario Draghi è intenzionato a stringere sulle misure per evitare che si debba ritornare al coprifuoco. E quindi l’orientamento sarebbe quello di utilizzare il green pass anche per i ristoranti al chiuso. Il Comitato tecnico scientifico oggi non si è riunito ma avrebbe dato questa indicazione nei giorni scorsi.

Chiedendo inoltre che si acceleri sulla somministrazione dei vaccini nelle scuole, tanto che non è escluso che si vada sull’obbligo per quanto riguarda il personale scolastico. Mercoledì si terrà prima la cabina di regia e poi il Cdm che dovrebbe varare e probabilmente rendere operativo in tempi brevissimi un sistema premiale che favorisca un incremento delle vaccinazioni. Così chi non ha voluto farsi il vaccino sarà svantaggiato.

Anche il presidente del Consiglio quindi sarebbe per la linea dell’ampliamento del green pass, anche se si cercherà di trovare una ‘via italiana’. L’ipotesi d’inserire regole più ferree per il green pass a seconda del quadro epidemiologico e le fasce a colore delle Regioni, contestualmente al cambio dei parametri, è una delle opzioni sul tavolo. Ma la soluzione potrebbe essere quella di estendere il green pass senza distinzioni.

In ogni caso l’esecutivo dovrà trovare in queste ore un punto di caduta perché ci sono molte resistenze da parte delle forze politiche che sostengono l’esecutivo. La Lega è contraria e Salvini si oppone nettamente anche all’idea di Letta d’inserire l’obbligatorietà dei vaccini. Sul green pass “penso sia necessario dare il più rapidamente possibile un quadro di certezza ai cittadini e agli esercenti”, dice il segretario dem. “L’allargamento dell’utilizzo del Green pass non ha senso, non c’e’ in quasi nessun paese d’Europa”, il parere di Salvini.

“Il green pass esteso può essere la soluzione per affrontare un aumento di contagi ed evitare una nuova stagione di restrizioni e chiusure che, purtroppo, si sta giacca affacciando in altri Paesi europei”, la posizione del Movimento 5 stelle. Anche se pure i pentastellati punterebbero a non forzare la mano. “Al lavoro sulla via italiana all’estensione del Green Pass, per consolidare gli spazi di libertà conquistati e per non tornare a chiudere il Paese”, ha spiegato il ministro Gelmini che oggi ha avuto una riunione con i vertici del partito.

Intanto il presidente Fedriga ha convocato la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per domani pomeriggio. Mercoledì ci sar
à la conferenza unificata straordinaria. Molti ‘governatori’ non nascondono i propri dubbi sulla eventualità di utilizzare il green pass per esempio per i ristoranti al chiuso. Si discuterà nel governo e nella maggioranza anche sul ‘timing’.

Lo scontro è sempre più acceso. “Immaginare di applicare un green Pass come quello di Macron in Italia sarebbe un provvedimento economicida”, sostienr la Meloni. Nelle prossime ore in ogni caso cambieranno i parametri per le Regioni. Conteranno di più le ospedalizzazioni. Si andra’ in zona gialla con un’occupazione delle terapie intensive superiore al 5% dei posti letto a disposizione e con quella dei reparti ordinari superiore al 10%. Il governo inoltre dovrebbe estendere la proroga dello stato di emergenza fino alla fine di ottobre.

Il coordinatore del Comitato, Franco Locatelli, ribadisce che la strategia per rallentare la ripresa del Covid legata alla variante Delta “è inevitabile” e che questo passa per la limitazione di alcune attività soltanto a chi ha il certificato verde, ristoranti al chiuso compresi.

In Francia intanto sono state contate 136 manifestazioni contro l’obbligo del Green pass e in 114mila sono scesi in piazza per protestare contro Macron e le rigide misure anti-Covid.