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Edizione del 14/07/2021
Estratto da pag. 1
COMUNICATO STAMPA NURSING UP SINDACATO NAZIONALE INFERMIERI 14 LUGLIO 2021. Il servizio di emergenza territoriale del 118 Asl Napoli 1 Centro e Asl Napoli 3 Sud è letteralmente allo sbando
(AGENPARL) – mer 14 luglio 2021 IL REFERENTE DEL NURSING UP PER LA STAMPA
ROMA, 14 LUGLIO 2021
COMUNICATO STAMPA
Sanità, Nursing Up De Palma: «Il
servizio di emergenza territoriale del 118
Asl Napoli 1 Centro e Asl Napoli 3 Sud è
letteralmente allo sbando perchè
mancano da troppo tempo infermieri. Il
nostro sindacato si rivolge pubblicamente
al Ministro Speranza ed al Presidente
della Conferenza delle Regioni Fedriga
per denunciare la gravissima carenza»
ROMA 14 LUG 2021 – «Ho letto con
apprensione e viva preoccupazione
l’accorato appello giunto sulla mia scrivania
nella serata di ieri da parte di una delle più
importanti società che in Campania si
occupa di gestire il servizio territoriale 118
per conto delle Asl Napoli 1 Centro e
Napoli 3 Sud. Ho voluto approfondirne
immediatamente i contenuti acquisendo
informazioni, purtroppo tutt’altro che
confortanti, che ci sono giunte attraverso le
indagini dei nostri referenti territoriali.
Da mesi, ci raccontano dalla direzione delle
società che gestiscono il servizio delle
ambulanze, l’emorragia di personale pesa
come macigni. E non si tratta certo di
tematiche nuove, perchè i quasi 10 mila
infermieri che oggi mancano all’appello in
Campania non rappresentano una cifra che
può certo sorprendere chi conosce
profondamente il dramma della realtà
sanitaria regionale.
E’ ancor più grave che le pubbliche
amministrazioni facciano finta di non
vedere, che voltino la faccia proprio nei
momenti topici, quelli in cui invece
andrebbero unite le forze per fronteggiare la
copertura di buchi che stanno diventando
poco a poco voragini, perchè qui si parla di
carenze strutturali di personale che
risalgono a molto prima della pandemia.
Non è certo una novità, ci viene da
riflettere, che nella regione Campania il
rapporto infermieri-pazienti, secondo i dati
OCSE, sia pari a 1 a 17 a fronte di una
media UE di 1 a 8. Ma d’altronde cosa ci si
poteva aspettare dopo anni ed anni di
austerity, in una delle regioni maggiormente
obbligate a disastrosi piani di rientro?».
Così Antonio De Palma, Presidente
Nazionale del Nursing Up.
«Quanto oggi accade non fa altro che dar
corpo alle nostre denunce pubbliche degli
ultimi giorni: a patire le pene dell’inferno
sono più che mai le realtà private, molto più
di quelle pubbliche. Alla fine, la fuga di
infermieri verso gli ospedali del nostro
SSN, non certo isole felici, rappresenta la
parte evidente di quella che è una vera e
propria piaga da sanare.
E così ci ritroviamo nelle mani le
segnalazioni agghiaccianti di coloro che
hanno la pesante responsabilità di
gestire alcuni servizi fondamentali,
“parliamo di chi resta con il cerino tra le
mani”, ovvero società private che si
ritrovano, loro malgrado, in queste
condizioni di caos, che denunciano e
chiedono soluzioni urgenti per la
scarsissima presenza di professionisti a
bordo delle ambulanze, soprattutto per
quanto concerne il prioritario servizio del
Dalle loro parole traspare una pericolosa
rassegnazione: “Non c’è stata minimamente
neanche la possibilità di ingaggiare nuove
maestranze poiché i compensi che possiamo
offrire, dicono, sono nettamente inferiori
rispetto a quelli proposti dalle Aziende
Pubbliche”.
In questo marasma, le società che
gestiscono il servizio ambulanze, continua
De Palma, sono state anche costrette ad
impiegare, seppur sporadicamente, OSS
al
posto di infermieri, con tutto quello che
questo comporta per la qualità
dell’assistenza e per la sicurezza dei
cittadini.
Non possiamo e non vogliamo, incalza De
Palma, dare la colpa a chi gestisce questi
servizi e si ritrova senza un solo infermiere
a bordo delle ambulanze, e purtroppo il
problema non riguarda solo la
regione Campania, tutt’altro.
Il Governo può e deve assumersi la
responsabilità di intervenire.
Al Ministro Speranza chiediamo di non
indugiare ulteriormente, e lo invitiamo a
dare il necessario impulso all’introduzione
delle modifiche normative che come
sindacato chiediamo da tempo, in
particolare quelle che consentano agli
infermieri pubblici dipendenti di svolgere la
libera professione, perchè la loro adozione
permetterebbe di liberare immediatamente
un numero elevato professionisti, che a loro
volta potrebbero compensare la grave
emergenza nei settori privati che gestiscono
servizi di pubblica utilità, come il 118 del
quale si parla, e negli altri contesti della
sanità privata.
Alla regione Campania, così come alle altre
regioni che versano nelle medesime
condizioni chiediamo di verificare i
contratti stipulati con i soggetti privati che
garantiscono pubblici servizi, integrandone
le risorse se ciò si rende indispensabile al
fine di omogeneizzare i trattamenti
retributivi del personale interessato, con
quelli dei colleghi operanti nelle Aziende
Sanitarie, e per evitare il perpetrarsi delle
pericolose fughe di professionisti verso le
strutture pubbliche.
Da ultimo, e non certo per importanza,
invitiamo il Presidente Fedriga, nella sua
qualità di Presidente della Conferenza delle
Regioni, a fornire il massimo impulso
affinchè vengano modificate le politiche
organizzative dei singoli sistemi sanitari
regionali, “ed affinchè le aziende sanitarie
tornino a gestire direttamente i servizi di
pubblica utilità”, assumendosene, come da
tempo chiediamo, i relativi oneri e
responsabilità.
Insomma, chiosa De Palma preoccupato, la
politica si adoperi affinchè la salute degli
Italiani torni al posto che le compete: al di
sopra di tutto!
Il Referente del Nursing Up per la stampa
Alfredo Iannaccone
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